2019-03-16
Moody's rinvia il voto sull'Italia. Fra 20 giorni si aspetta il Def
True
Era atteso per ieri sera all'ora di cena italiana il giudizio di Moody's, ma, come non di rado capita per le principali agenzie di rating, l'oracolo ha deciso di non esprimersi, di fatto rinviando la decisione. Non solo: come accade in questi casi, secondo il ben noto codice di comportamento, l'agenzia si è astenuta da note, dichiarazioni, commenti. In molti ci hanno visto una scelta benevole o malevola. In realtà è solo tecnica in vista di eventi rilevanti per il Pil.Un rinvio, dunque. E un rinvio è un rinvio, appunto: senza bisogno di inventarsi, come alcuni media italiani hanno fatto, le stravaganti categorie del «rinvio benevolo» o del «rinvio malevolo».Alla prima scuola di pensiero si è iscritto Il Corriere della Sera, secondo cui l'Italia «tira un sospiro di sollievo». Altre testate hanno preferito la seconda interpretazione: non potendo per il momento raccontare sciagure reali, ventilando sciagure eventuali e future. A noi pare che entrambi i metodi non aiutino granché a comprendere la situazione. Semmai - e qui inseriamo la nostra lettura, assolutamente fattuale e non immaginifica - è ipotizzabile che Moody's abbia fatto una (ragionevole) scelta di attesa, davanti a una situazione che è essa stessa di attesa. Un'attesa riassumibile almeno in quattro punti.1. Entro il 10 aprile, il governo deve presentare il Def. Ovviamente non c'è da attendersi decisioni definite e definitive, ma - questo sì - la cornice piuttosto precisa entro la quale l'esecutivo si prepara a impostare la prossima manovra. Come reagirà il Mef ai due trimestri consecutivi di arretramento? Come "leggerà" il quasi certo rattrappimento delle previsioni di crescita per il 2019? Cosa dirà sulle proprie intenzioni rispetto alle pesanti clausole di salvaguardia da disinnescare (23 miliardi quest'anno e 28 il prossimo)?2. Il 26 maggio ci sono elezioni europee che diranno molto sul destino politico dell'Italia. Se i risultati fotografassero i sondaggi di oggi, Matteo Salvini sarebbe sempre più il player decisivo del teatro politico nazionale. Ma come giocherebbe le sue carte a quel punto? Scommettendo con peso ancora maggiore su questo schema di governo o puntando a elezioni?3. Le europee diranno molto anche sul destino politico dell'Ue. Le forze preponderanti nell'attuale Parlamento (Ppe e Pse), eventualmente allargandosi ad altri "eurolirici" come Alde e Verdi, riusciranno a conservare una qualche "golden share" sulla prossima Commissione europea oppure l'avanzata sovranista sconvolgerà i loro piani? Questo produrrà inevitabili riflessi anche sulla finanziaria italiana, che formalmente sarà esaminata dai vecchi commissari, i quali però saranno letteralmente con gli scatoloni in mano, e non potranno non considerare la nuova atmosfera politica. 4. Come finirà la partita Italia-Cina e come finirà il più grande match Trump-Xi? È evidente che queste vicende saranno un fattore decisivo nelle scelte sul debito italiano delle istituzioni finanziare Usa (Jp Morgan in testa), che in autunno decisero di aprire un ombrello protettivo sull'Italia, annunciando un aumento della loro esposizione in Btp proprio nei giorni della massima tensione tra Roma e Bruxelles, mentre Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis sparavano quotidianamente contro l'Italia a Borse aperte. Davanti a queste quattro incognite, era naturale che un'agenzia di rating potesse porsi in una posizione di attesa, che come tale - appunto - va interpretata.A maggior ragione se, com'era accaduto per Moody's, a ottobre scorso, l'agenzia era già stata particolarmente (eccessivamente) severa con l'Italia, tagliando il rating da Baa2 a Baa3, con l'unica consolazione di un outlook stabile. Non si capisce davvero il motivo per cui, in presenza di così tante incognite, e in assenza di certezze consolidate, Moody's avrebbe dovuto infliggere all'Italia l'umiliazione di un downgrading che ci avrebbe portato alla soglia del «non investment».
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
Continua a leggereRiduci
Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)