2025-07-26
A Monaco un aeroporto per le espulsioni
Lo scalo tedesco ha aperto un bando per costruire un nuovo spazio dedicato esclusivamente ai voli di rimpatrio dei migranti. A Gran Canaria, inchiesta sulle comunità per minori stranieri. Attesa per il 1° agosto la sentenza della Corte Ue sui centri in Albania.All’aeroporto di Monaco di Baviera verrà realizzato un terminal gestito dalla polizia federale per rendere più rapide le espulsioni dei richiedenti asilo respinti o che hanno subito condanne penali. La domanda di costruzione è stata presentata a inizio giugno dalla società che gestisce lo scalo aereo, la Flughafen München gmbh (Fmg), come riferiscono i quotidiani tedeschi. L’appalto è per un terminal di due piani su un’area di 66 per 60 metri, che sarà in grado di gestire «fino a 100 arrivi e partenze, con un massimo di 50 operazioni individuali e voli charter di gruppo al giorno». Potrà contare sul supporto offerto da 240-300 agenti della polizia statale, 145 guardie di sicurezza e altri 90 agenti di polizia e dipendenti di altre autorità e aziende, appositamente destinati a questa operazione di allontanamenti dalla Germania. Il completamento del «terminal per i rimpatri» è previsto entro la fine del 2028. Secondo la polizia federale, in Baviera ci sono circa 33.000 «persone che hanno l’obbligo di lasciare il Paese». Fino a oggi le espulsioni venivano gestite tramite la sala F del terminal 1 dell’aeroporto, però questo spazio non può essere ampliato perché non soddisfa gli standard attuali. Inoltre, è diventato necessario per gestire voli che rappresentano un rischio per la sicurezza. Quattro possibili ubicazioni del nuovo terminal sarebbero all’interno dell’area aeroportuale, la quinta rientra nel piano regolatore della città di Freising, situata a Nord di Monaco e sul cui territorio si trovano alcune parti dell’aeroporto. Sarebbe questa la soluzione preferita da Fmg, in quanto vicina al centro di detenzione combinato per transito ed espulsione dell’aeroporto, inaugurato nel 2022. Mercoledì, la commissione edilizia l’ha però scartata per motivi di pianificazione urbanistica. «Avrebbe invaso la riserva ornitologica europea di Erdinger Moos e pertanto sarebbe opportuno coinvolgere anche le associazioni per la tutela della natura», ha fatto sapere la Süddeutsche Zeitung. Si stanno valutando altre opzioni.Il Partito verde ha duramente criticato l’idea del terminal chiedendo al primo cittadino di «impedire il progetto», dal momento che lo Stato libero di Baviera è l’azionista di maggioranza dell’aeroporto e Monaco possiede il 23% delle quote, ma il sindaco Dieter Reiter (Spd) la vede diversamente. «Da un punto di vista politico, ha perfettamente senso rimpatriare i criminali, in particolare, nei loro Paesi d’origine, e disporre delle condizioni necessarie a tal fine», ha dichiarato.Nei giorni scorsi, la polizia federale ha evidenziato che c’è «una lacuna assurda negli aeroporti» e ha chiesto «maggiori poteri per controllare e anche per respingere» richiedenti asilo che raggiungono la Germania in aereo, aggirando così i controlli più severi alle frontiere terrestri.Intanto nel Regno Unito è battaglia sugli hotel destinati a ospitare i richiedenti asilo. Il consiglio distrettuale di Epping Forest, nell’Essex, ha votato all’unanimità la mozione di richiesta al governo perché chiuda il Bell hotel, una delle strutture utilizzate per l’accoglienza. In questa località inglese sono scoppiate proteste dopo che Hadush Gerberslasie Kebatu, un richiedente asilo etiope di 38 anni, è stato accusato di violenza sessuale su una ragazza di 14 anni. L’uomo ha respinto le accuse ma la popolazione è insorta, sebbene in maniera pacifica, con circa 200 persone che sotto la pioggia gridavano: «Salviamo i nostri bambini», come segnala il Thelegraph. Gli scontri fuori dall’hotel sarebbero stati provocati da estremisti, con una reazione delle Forze dell’ordine particolarmente dura culminata in 18 arresti e nell’incriminazione di sette persone. Un altro hotel a Diss, nella contea del Norfolk, ha dichiarato che chiuderà se il ministero dell’Interno inizierà a collocare nella struttura uomini adulti richiedenti asilo. E giovedì la polizia è intervenuta per la seconda notte di proteste davanti al Britannia international di Canary Wharf, nella zona Est di Londra, dopo che si è saputo che nell’hotel sarebbero stati ospitati rifugiati. Se la sistemazione per i richiedenti asilo è diventata fonte di preoccupazione un po’ ovunque, anche il problema dei migranti minorenni rischia di diventare esplosivo. Se ne sta accorgendo la Spagna, dove il premier Pedro Sánchez si agita per i bimbi di Gaza ma lascia che ci si sia un uomo del suo partito a occuparsi di centri finiti sotto inchiesta. Questa settimana, il Tribunale investigativo numero 3 di Las Palmas de Gran Canaria ha disposto perquisizioni in sei centri per minori stranieri non accompagnati e ha fatto chiudere la struttura di primo ingresso sulla spiaggia di El Cabrón ad Arinaga, frazione del comune di Agüimes.Sono stati dirottati in altri centri, già sotto pressione, i 148 minori allontanati e il giudice Tomás Martín ha disposto l’arresto del presidente dell’Ong Quorum social 77, Delia García, e del direttore dei centri, Enrique Quintana Ramos, personaggio di spicco del Psoe, dal 2022 segretario di Azione sociale nel comitato esecutivo del Psoe di Gáldar. I due dirigenti sono poi stati rilasciati dietro cauzione. Le accuse sono di continui abusi, insulti, umiliazioni e della mancanza di professionisti qualificati. L’indagine era partita il 19 maggio con la chiusura di un altro centro per minori, La Fortaleza I, di cui si occupava la medesima Ong.Quorum social 77 è responsabile della gestione di un totale di 31 centri per minori con 1.925 posti alle Isole Canarie (il 46,5% del totale) e dal 2019 ha ottenuto 23 contratti per un valore di 22,1 milioni di euro secondo il sito web del Gobierno Contratación, che raccoglie i dati sugli appalti pubblici. I nuovi interrogativi sono su possibili legami politici e la mancanza di controllo amministrativo nell’assegnazione degli appalti. Intanto, giovedì la Corte suprema ha ribadito al governo Sánchez il dovere di assistere i 1.008 minori non accompagnati che si trovano senza sistemazione a causa della «situazione di sovraffollamento» alle Canarie.Intanto si avvicina il 1° agosto, data chiave per il futuro delle politiche migratorie europee: è attesa per quel giorno la pronuncia della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea sul ricorso di alcuni migranti che erano stati portati nei centri di permanenza per il rimpatrio in Albania dopo essere stati intercettati in mare. La causa è in particolare sulla definizione del concetto di Paese sicuro e la relativa procedura di frontiera per la gestione delle richieste d’asilo.
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità
Charlie Kirk con la moglie Erika Frantzve (Getty Images)
L’AIE cambia idea, niente picco di domanda. Tassonomia Ue, gas e nucleare restano. Stagione atlantica avara di uragani. La Germania chiede più quote di emissione. Cina in ritardo sul Net Zero. Maxi-diga in Etiopia.