2024-10-02
Vendetta iraniana: 2.000 razzi su Israele per l’eliminazione di Nasrallah e Haniyeh
Missili iraniani nel cielo di Hebron, Israele (Getty Images)
Pioggia di missili, coordinata con Hezbollah, per far collassare Iron Dome, che però regge. Attentato di Hamas a Jaffa: 8 morti.Come si attendeva ieri sera, l’Iran intorno alle 18.30 (ora italiana), ha lanciato il suo attacco contro Israele e mentre scriviamo le sirene continuano a suonare in tutto il Paese. Secondo alcuni resoconti dei media israeliani, nell’attacco coordinato con Hezbollah sarebbero stati lanciati oltre 200 tra missili balistici e a corto raggio dal Libano (gli iraniani dicono 400), ma attenzione perché gli alert ricevuti dal sistema Iron Dome sono stati almeno 2.000. Nei video che circolano in Rete si vedono le intercettazioni e le schegge che cadono sulle città israeliane. «Abbiamo preso di mira il cuore dei territori occupati oggi in risposta all’assassinio del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah e di un comandante di alto rango della forza Quds, Abbas Nilforoushan, da parte di Israele», scrivono in una nota le Guardie della rivoluzione iraniane, che volevano vendicare anche Haniyeh. I pasdaran hanno poi avvertito che «ci saranno attacchi devastanti se Israele risponderà». Quello che è chiaro è che l’Iran e gli Hezbollah (che mentre scriviamo continuano a lanciare missili), puntavano alla saturazione del sistema di intercettazione Iron Dome (Cupola di ferro), che fino a oggi ha protetto Israele. Testimoni oculari hanno raccontato al sito Al-Arabi Al-Jadid di un’atmosfera gioiosa nelle città dell’Iran e che le auto iraniane scendono in strada per celebrare gli attacchi. Mentre andiamo in stampa è impossibile fare una stima precisa dei danni delle eventuali vittime e dei feriti tuttavia, le difese aeree israeliane e l’abitudine degli israeliani che si sono subito recati nei rifugi antiaerei, hanno mantenuto il bilancio delle vittime nell’assalto iraniano molto basso. Quindi molto rumore, molte immagini drammatiche, ma effetto minimo e secondo i primi resoconti la maggior parte dei missili sono stati abbattuti. L’ordine di lanciare missili contro Israele è stato dato dal leader supremo iraniano, Ali Khamenei. Lo scrive la Reuters nel suo sito Web, precisando di averlo appreso da un alto funzionario e aggiungendo che dopo l’attacco missilistico di questa sera Khamenei resta in un luogo sicuro, sempre secondo quanto ha affermato un alto funzionario iraniano. Il presidente e il vicepresidente degli Stati Uniti stanno monitorando l’attacco iraniano contro Israele dalla Situation room e ricevono aggiornamenti. «Il presidente Joe Biden ha dato indicazione all’esercito americano di aiutare Israele nella difesa e abbattere i missili che puntano verso Israele». Lo afferma Sean Savett, portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale. In effetti gli Usa hanno aiutato Israele a intercettare i missili ed erano stati avvisati da Teheran - come la Russia - poco prima dell’attacco. Lo spazio aereo israeliano è stato chiuso e i voli sono stati deviati, dopo che l’Iran e Hezbollah hanno lanciato l’attacco missilistico. Alle 19.26 (ora italiana) l’Idf ha inviato avvisi telefonici dicendo che a questo punto, tutti potevano lasciare i loro spazi protetti. Pochi minuti dopo, il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’Idf, ha confermato «che al momento non ci sono ulteriori minacce dall’Iran». Anche Hamas ha dato il suo contributo dato che poco prima dell’attacco missilistico a Jaffa, due uomini armati hanno ucciso almeno otto persone e ne hanno ferite dieci nell’ennesimo attacco terroristico contro civili israeliani inermi. L’attacco di ieri sera, che potrebbe avere conseguenza gravissime per l’Iran, ed è evidente come tra la guida suprema, Ali Khamenei, e il presidente della Repubblica islamica, Masoud Pezeshkian, le posizioni sono divergenti. Khamenei, anziano e malato, vuole la guerra totale contro Israele, mentre Pezeshkian lo ha più volte avvertito che non solo l’Iran non reggerebbe il confronto bellico, ma che ci sarebbero anche pesantissime conseguenze economiche che si abbatterebbero su una popolazione già stremata dalla crisi economica, che a quel punto potrebbe rivoltarsi contro i mullah. Un funzionario della Casa Bianca poco prima degli attacchi ha affermato: «Stiamo attivamente supportando i preparativi difensivi per difendere Israele da questo attacco. Un attacco militare diretto dall’Iran contro Israele avrà gravi conseguenze per l’Iran». Ora che l’attacco è avvenuto le prossime ore ci diranno come reagirà lo Stato ebraico e se Arabia Saudita e Giordania (come sembra) hanno collaborato anche stavolta con gli Usa e Israele. Se così fosse, per l’Iran dei mullah è davvero l’inizio della fine.
Jose Mourinho (Getty Images)