Ma i ministri vanno per conto loro e si sganciano dalla linea dei partiti
Mariastella Gelmini (Ansa)
Gli esponenti del governo sembrano ormai viaggiare su altre frequenze rispetto alle loro sigle di appartenenza. Ha funzionato la tattica del premier di scegliere gli oustsider dei movimenti.
Da sempre i progressisti osteggiano i finanziamenti pubblici alle compagnie sanitarie. Eppure, ora frignano per il taglio dei fondi statali Usa a Planned Parenthood, colosso milionario delle interruzioni di gravidanza.
Giuseppi, nell’intervista alla «Verità», ha sconfessato le leggi di Mario Draghi. Eppure le votò e non condannò mai i colleghi più integralisti, come Pierpaolo Sileri. Scontentando mezzo partito.
Il presidente Usa, dopo le bombe sugli impianti «atomici» di Teheran, vuole tornare ai negoziati con i rappresentanti locali. Sul tavolo un massiccio finanziamento per lo sviluppo di un programma nucleare civile, senza arricchimento di uranio.