2022-10-25
A Milano i soccorsi arrivano in moto
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Il motosoccorso in azione a Milano (Areu)
Areu inizia la sperimentazione di un mezzo speciale per affrontare le emergenze gestite dal 118 nella caotica area metropolitana. Come è, come funziona e tutti i vantaggi per i pazienti e per gli ospedali costantemente congestionati. Il primo servizio sperimentale di motosoccorso a Milano è partito, e di corsa. Pochi minuti dopo l’attivazione ufficiale da parte della Soreu metropolitana (la centrale operativa del 118 di Niguarda) il Piaggio Mp3 con le bande fluo si fa largo sul sagrato con i lampeggianti blu e le tute arancio dei due soccorritori a bordo che contrastano il cielo grigio all’ombra della Madonnina. Sgusciano via rapidi. Il traffico del lunedì mattina in pieno centro storico (anche se in Area C) non li ostacola. A chiedere strada, una sirena bitonale potente come quelle delle sorelle maggiori a quattro ruote, le ambulanze. Per il momento la prima motoambulanza italiana in servizio di convenzione con Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (Areu) sarà operativa dalle 10:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì, limitatamente alla cerchia dei Bastioni.Il servizio nasce da una stretta collaborazione tra Areu e una delle più importanti realtà del soccorso nel capoluogo lombardo, Intervol Ambulanze OdV aderente a Anpas, l’associazione nazionale delle pubbliche assistenze. Il progetto è partito all’inizio del 2022 dal giovane medico e volontario Intervol Jacopo Jona Falco, che ha curato la progettazione ed i seguito l’allestimento dello scooter a tre ruote Piaggio Mp3 da 500cc di cilindrata. Dalle borse portaoggetti appositamente realizzate in Germania all’allestimento sanitario completo, perfettamente alloggiato negli scomparti sottosella e nel bauletto posteriore. Sulla motoambulanza di Areu/Intervol (barella a parte) c’è il materiale equivalente a quello in dotazione ad ogni mezzo di soccorso di base. Sotto la sella trovano posto il defibrillatore semiautomatico, il telo portaferiti (in caso di necessità di un’evacuazione rapida), l’elettrocardiografo e l’aspiratore, mentre nel baule si trova lo zaino con il materiale per le medicazioni e per le emergenze (rianimazione cardiopolmonare). Due borse aggiuntive laterali completano l’equipaggiamento con i dispositivi di protezione individuale per l’equipaggio e con i dispositivi di segnalazione in caso di pericolo. Il mezzo in convenzione con Areu per 8 ore dal lunedì al venerdì (per il periodo della sperimentazione) potrebbe rivelarsi innovativo nel panorama del soccorso extraospedaliero. I vantaggi del soccorso in moto li ha spiegati molto chiaramente il dottor Alberto Stucchi, direttore AAT 118 di Milano, il principale referente del progetto all’interno dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza. Il valore aggiunto è senza dubbio l’agilità nel traffico cittadino della moto, che permette al nuovo mezzo di soccorso di essere sensibilmente più rapido e competitivo nei confronti delle ambulanze tradizionali. Un plusvalore che indubbiamente si traduce in una maggior efficacia nelle emergenze che comprendono patologie tempo-dipendenti (infarto, ictus) o nel trattamento precoce extraospedaliero dell’arresto cardiocircolatorio. Ma non soltanto. La motoambulanza presenta vantaggi anche su servizi non urgenti (che riguardano un numero non trascurabile delle missioni di soccorso a Milano) il cui esito potrebbe escludere l’ospedalizzazione del paziente. L’equipaggio, dotato di strumenti diagnostici e in costante contatto con la centrale operativa, può così valutare il paziente e, se il caso le permette, dirottarlo su altri servizi come la guardia medica evitando di impegnare un ambulanza e un posto letto nei già congestionati pronto soccorso della città. A questo vantaggio evidente si aggiunge infine un terzo utilizzo della moto come ausilio a mezzi di soccorso impegnati in servizi particolari, il cui svolgimento trarrebbe beneficio in termini di sicurezza e rapidità con la presenza di due soccorritori aggiuntivi (evacuazioni rapide dalle scale o da luoghi difficoltosi o in caso di pazienti bariatrici). Senza contare l'efficacia nel caso la missione preveda il soccorso di più pazienti contemporaneamente, situazione che fino ad oggi necessitava dell'invio di una seconda ambulanza.Il motosoccorso, già positivamente sperimentato in alcune realtà estere, potrebbe diventare parte integrante del sistema di emergenza sanitaria in una realtà come quella della Città Metropolitana di Milano che, dati il numero e la complessità degli interventi quotidiani di soccorso, ne trarrebbe sensibile vantaggio. Così anche per gli ospedali, che avrebbero un poco di respiro in più (e posti letto in pronto soccorso). E naturalmente sarebbe di aiuto anche per i soccorritori delle ambulanze, in costante pressione in una città per molti versi sempre più complicata.