2024-07-17
Ora i milanesi protestano con Sala per i troppi «palazzoni» in centro
Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
Intanto in Commissione alla Camera stralciato l’atteso emendamento «salva Milano».Non c’è solo la Procura di Milano che indaga sul cosiddetto «sistema Sala» nella gestione dell’urbanistica cittadina, dopo le decine di inchieste nate negli ultimi mesi su presunte costruzioni edilizie abusive. In Parlamento si ragiona su un possibile emendamento che condoni e risolva la paralisi amministrativa in cui si trova il capoluogo lombardo. Ma ieri dal testo del decreto Casa approvato dalla commissione Ambiente della Camera è sparito l’emendamento noto come «Salva Milano», che avrebbe garantito i cantieri dei grattacieli nel capoluogo lombardo. Ora, però, oltre alle indagini, sono anche i cittadini che protestano. Succede così che nel centralissimo piazzale Libia, a due passi dal teatro Parenti di Andrée Ruth Shammah dove in questi giorni i milanesi affollano la piscina dei Bagni misteriosi, sia scoppiata una protesta contro una costruzione edilizia, un nuovo ecomostro, su cui lo stesso palazzo Marino non sembra voler fare chiarezza. Giovedì scorso c’è stata persino una manifestazione di fronte al consiglio di zona 4 per protestare contro un progetto di costruzione dal gruppo immobiliare Bel. Si tratta di un palazzo di cinque piani che dovrebbe sorgere in uno spazio molto stretto dove al momento c’è un garage di appena due piani. L’area è circondata da un quadrilatero di palazzi, edifici che rischiano di rimanere soffocati dalla costruzione del nuovo grattacielo, che toglierebbe, scrive il comitato residenti una lettera inviata al sindaco Giuseppe Sala e agli assessori «così aria, luce, spazio, vivibilità alle cento famiglie (circa 300 persone) che vi risiedono». La storia ricorda quella del palazzo di via Lepontina all’Isola, dove il cantiere è stato sequestrato dopo l’ordinanza del gip Mattia Fiorentini, il primo giudice a riconoscere in un procedimento l’esistenza, sin dal 2015, di «un sistema urbanistico e di titoli edilizi «semplificati e in deroga» ai principi fondamentali della materia, in tema di pianificazione e cessione di aree[…]» per di più fondato fondato «su determine dirigenziali e circolari di direttori e dirigenti dello stesso settore del Comune». Stando alle indagini della Guardia di finanza, il progetto del quartiere Isola era stato approvato dal Comune di Milano come ristrutturazione, quindi con una semplice Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), invece che come nuova costruzione. E’ una caratteristica delle tante costruzioni che sono sorte in questi anni nel capoluogo lombardo. Per piazzale Libia si teme lo stesso, per di più con la congestione del traffico e dei parcheggi selvaggi, «in un quartiere (via Pie lombardo-via Tiraboschi)» si legge nella lettera firmata da Marialilia Speretta, Laura Garini, Michela Giorgi, Fiona Diwan e Luca Franco «in cui la pressione umana e delle auto è già alle stelle per via della presenza di una scuola con più sezioni, dal nido alla scuola secondaria di primo grado (la scuola privata delle Mantellate), del Teatro Franco Parenti, della Piscina Bagni Misteriosi, della Clinica Auxologica, della Rsa villa Patrizia e di un numero spropositato e in crescita di bar, ristoranti e movida». Il progetto va avanti da ormai 10 anni. «All’epoca» si legge ancora nella lettera del comitato «il progetto presentato dalla Bel Group prevedeva un edificio di otto piani a destinazione civile e appartamenti; oggi il progetto è stato ridimensionato e modificato, i piani sono diventati cinque, di cui l’ultimo dovrebbe essere un superattico con piscina, ma la perniciosità non cambia e il deficit di vivibilità resta identicamente preoccupante». Per di più «Il gazebo per la vendita delle unità abitative è stato già aperto ed è funzionante in piazzale Libia». «Negli ultimi mesi sono stati fatti almeno tre accessi agli atti ma il comune di Milano non ha mai risposto», spiega Fiona Diwan alla Verità. Dal marzo 2023 lo Studio Legale Greco-Muscardini ha presentato al Comune di Milano una memoria contro l’ecomostro. E uno Studio di Architetti Urbanisti di Milano ha il compito di monitorare la suddetta situazione.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.