2023-10-06
Asse con Londra contro i trafficanti. E pure Macron giura d’impegnarsi
Rishi Sunak e Giorgia Meloni (Ansa)
Al summit di Granada incontro tra la Meloni, Sunak e i leader di Olanda e Albania per una strategia anti assalto alle frontiere. La Von der Leyen: «Necessario sostenersi a vicenda per spirito di solidarietà».«La percezione e gli intenti dell’Europa stanno evolvendo verso una linea più pragmatica di legalità, che vuole fermare i trafficanti, fermare la migrazione illegale e gestire quella legale, che è l’unico modo per dare una vita dignitosa alle persone»: il presidente del Consiglio Giorgia Meloni non nasconde la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto in Ue sul regolamento delle crisi migratorie. La Meloni, a Granada per il vertice della Comunità politica europea, oggi incontrerà il cancelliere tedesco Olaf Scholz: «Con Scholz», ha detto la Meloni, «abbiamo un bilaterale domani mattina (oggi, ndr). Ci siamo sentiti nei giorni scorsi. Sarà un’occasione per ragionare su come fare passi in avanti, soprattutto su quello che interessa all’Italia, che è la dimensione esterna, gli accordi con il Nord Africa e la guerra ai trafficanti. Si può fare sempre meglio. Sicuramente sono soddisfatta della piega che ha preso il dibattito sul Patto sulla migrazione, sulla dimensione esterna bisogna correre un po’ di più».L’accordo ha di fatto superato le frizioni dei giorni scorsi tra Roma e Berlino, in particolare sul ruolo delle Ong. Il premier è stato poi protagonista di una iniziativa dal grande significato geopolitico: la Meloni, insieme al primo ministro inglese Rishi Sunak, ha co-ospitato un incontro ristretto con il leader olandese Mark Rutte e quello albanese Edi Rama, organizzato per discutere di possibili iniziative operative, in ambito bilaterale e multilaterale, a contrasto del traffico di esseri umani. La scelta del formato è stata dettata dalla volontà di riunire allo stesso tavolo i leader di due Paesi Ue e due non Ue, due del Nord Europa oggetto di movimenti secondari, due del Sud Europa principalmente oggetto di movimenti primari. Al summit, che si è svolto nel pomeriggio, si sono poi aggiunti anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente francese Emmanuel Macron. «Abbiamo avuto un buon incontro di coordinamento sulla migrazione con Francia, Regno Unito, Italia, Paesi Bassi e Albania», ha spiegato la von der Leyen, «che sono impegnati a sostenersi a vicenda per affrontare le sfide della migrazione irregolare, combattere il traffico di migranti e sviluppare partenariati globali. Questa è la solidarietà europea in azione: lo spirito della Comunità politica europea». Mentre l’inquilino dell’Eliseo ha promesso «azioni comuni» contro l’emergenza sbarchi al fine di «prevenire i traffici illegali ma anche di lavorare con Paesi terzi d’origine e di transito».La consapevolezza comune dei partecipanti al vertice è che il problema è lo stesso per tutti, che siano i Paesi di primo approdo che quelli coinvolti nei movimenti secondari, e che bisogna passare alla fase operativa delle misure di contrasto alla immigrazione illegale in Europa. «L’Italia», ha detto la Meloni a proposito del rifiuto del leader tunisino Kais Saied a incassare la prima tranche di aiuti della Ue, definiti come una sorta di carità, «vuole che ci sia un approccio non paternalista per l’Africa ma abbiamo bisogno si un’Europa che ci crede nel suo complesso. Credo che Saied, con cui ho un buon rapporto, abbia parlato innanzitutto alla sua opinione pubblica, quello che ha detto lo comprendo. La Tunisia ha un problema che non è diverso dal nostro c’è una immigrazione illegale anche da loro. Alcuni approcci ideologici non hanno aiutato in questi giorni. Se noi non aiutiamo la Tunisia con un partenariato strategico da pari a pari», ha sottolineato il premier, «sarà difficile fare un ragionamento serio». La Meloni è tornata a parlare del suo piano Mattei per L’Africa: «Ho spiegato già varie volte», ha detto il capo del governo, «il suo approccio. Siamo in dirittura d’arrivo anche con una norma relativa alla governance di questo nostro piano, ci vogliamo confrontare, prevalentemente con i Paesi europei, nella conferenza che abbiamo ai primi di novembre, Italia-Africa, e che poi io presenterò in Parlamento e porterò alle istituzioni europee».Riflettori accesi, come è naturale, sulla guerra in Ucraina. Giorgia Meloni ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky, presente a Granada e impegnato nella richiesta di altre armi: «Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni», fa sapere Palazzo Chigi, «ha avuto a margine del vertice della comunità politica europea di Granada un cordiale incontro con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Il presidente Meloni ha confermato il continuo e convinto sostegno a 360 gradi del governo italiano alle autorità ucraine per la difesa delle infrastrutture critiche e per le esigenze di Kiev in vista della stagione invernale finché sarà necessario e con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta, duratura e complessiva». Più dettagliato il resoconto di Zelensky: «Nell’incontro con Giorgia Meloni», ha scritto su X il leader ucraino, «si è discusso del prossimo pacchetto di aiuti militari dell’Italia, comprese le modalità per rafforzare la nostra difesa aerea e abbiamo riaffermato la forte partnership italo-ucraina. Ho ringraziato l’Italia per il suo sostegno coerente e di principio nel proteggere la nostra libertà, la nostra gente, le nostre famiglie. Ho informato il primo ministro dello stato di avanzamento della nostra controffensiva e delle nostre priorità di difesa», ha sottolineato Zelensky, «ci siamo inoltre concentrati sulle principali sfide alla sicurezza europea. Sono grato alla mia collega italiana per aver affermato che il sostegno all’Ucraina sarà tra le massime priorità dell’Italia. Ho anche ringraziato la premier per la disponibilità dell’Italia a prendere l’iniziativa nella ricostruzione di Odessa».
Edoardo Raspelli (Getty Images)
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti (Ansa)