2025-04-19
I media americani promuovono la Meloni
Per il progressista «Nyt», il presidente del Consiglio potrà essere il ponte tra Bruxelles e Washington. La Cnn: «Sono anime affini». Il «New York Post»: «Benvenuta Europa».Mentre in Italia c’è chi sminuisce l’incontro di giovedì a Washington tra Giorgia Meloni e Donald Trump, la stampa statunitense ha accolto con entusiasmo la visita del premier, sottolineando il ruolo chiave del nostro Paese in questa fase. E non si tratta solo delle testate tradizionalmente vicine al tycoon, ma anche di quelle progressiste ostili all’attuale amministrazione.«Trump accoglie un leader europeo che apprezza: Meloni dall’Italia», titola il New York Times, considerato il più autorevole quotidiano Usa. Il foglio progressista non manca di lodare l’abilità del presidente del Consiglio nel «gestire un incontro nello studio ovale»: «Nessuna richiesta che potesse portare a un’esplosione come quella affrontata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, solo elogi per Trump e riferimenti alle sue cause preferite». Per il Nyt, sottolineare i punti in comune all’interno di un negoziato è abilità diplomatica, non «zerbinaggio» (come alcuni vorrebbero far passare). «Mentre Meloni è venuta a Washington rappresentando l’Italia», continua, «la sua visita è stata in molti modi a nome del resto dell’Europa, che cerca un sollievo più duraturo dai dazi di Trump». Il quotidiano evidenzia il ruolo di ponte che Meloni può giocare tra la Casa Bianca e l’Ue, citando la promessa di Trump: «Ci sarà un accordo commerciale al 100%» prima della scadenza della pausa di 90 giorni sui dazi. Inoltre, il premier «non ha - come alcuni temevano - voltato le spalle all’Europa», riuscendo a invitare Trump a Roma per possibili negoziati con Bruxelles.Il New York Post, voce conservatrice, inquadra Meloni come portavoce del Vecchio continente: «Oh, Europa benvenuta!», recita il titolo, con un gioco di parole su «Euro». E il catenaccio: «La visita del primo ministro italiano alimenta le speranze sui dazi». Il quotidiano sottolinea come il premier sia il primo leader europeo a incontrare Trump dall’annuncio della pausa di 90 giorni. Parla di un «dialogo caloroso per tutto il giorno» e di Meloni come «una stretta alleata dell’amministrazione, il miglior canale per il presidente per avviare colloqui con il blocco dei 27 membri su un cosiddetto accordo commerciale “su misura”».Anche il Los Angeles Times, giornale liberal critico verso Trump, riconosce l’importanza dell’incontro. Pur titolando sull’affermazione del presidente Usa di non aver «fretta» nel porre fine ai dazi, ammette che il dialogo tra i due favorirà il raggiungimento di un accordo con l’Ue. La testata californiana evidenza anche l’investitura ricevuta per rappresentare l’Europa in un momento così critico e che, nonostante le divergenze sull’Ucraina, l’amministrazione vede in Meloni un ponte «vitale» verso il Vecchio continente. «È stato l’unico leader europeo a partecipare all’inaugurazione di Trump il 20 gennaio», scrive, «e ha risposto con moderazione mentre i cambiamenti nella politica statunitense sotto Trump hanno logorato l’alleanza tra Stati Uniti ed Europa». Questo, aggiunge, nonostante il surplus commerciale di 45 miliardi di dollari.«Trump trova in Meloni uno spirito affine europeo», titola la Cnn, rete notoriamente poco favorevole al presidente Usa. «Sono bastate due frasi al presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, nell’ufficio ovale giovedì per segnalare al suo ospite che era un’anima affine», si legge nell’articolo, che si riferisce alla lotta contro l’ideologia woke e i programmi Dei (diversità, equità e inclusione): «Parole chiave preferite del presidente Donald Trump per descrivere la sua battaglia contro quelli che entrambi vedono come ideali progressisti fuori controllo».Usa Today aggiunge: «Mentre Trump è freddo con molti leader europei, lui e Meloni, conservatrice di 48 anni, hanno creato un legame». Il Washington Post si limita a fare un cenno all’incontro, in un pezzo dedicato all’arrivo del vicepreside J.D. Vance, convertito al cattolicesimo, in Italia per le vacanze di Pasqua. Per il Wall Street Journal, infine, «Meloni è in una posizione migliore rispetto a quasi tutti i suoi omologhi per convincere Trump ad andarci leggero con l’Europa». Non male, per una spedizione fallimentare.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.