2025-09-30
La Marina israeliana pronta a intervenire per fermare la Flotilla. I dem verso la resa
Fonti militari: chi è a bordo sarà spostato e alcune navi affondate. Meloni: gli attivisti non diano scuse per sabotare il piano Trump.Calava il sole e la Marina israeliana era già pronta a prendere il controllo in alto mare delle oltre 50 imbarcazioni della Flotilla entrate nel raggio di intercettazione dell’esercito. Il piano è dichiarato: trasferire gli attivisti su una grande nave militare, all’interno della quale si trovano delle celle per i prigionieri, e rimorchiare le imbarcazioni verso il porto di Ashdod, con la possibilità che alcune vengano affondate in mare. Fonti militari hanno confessato il timore di un possibile incidente che potrebbe provocare un’escalation. D’altronde Israele non intende permettere alla flottiglia di entrare nelle acque della Striscia di Gaza. Questo è chiaro, anche perché l’Idf ha lanciato un’accusa chiara e circostanziata: esiste «un legame diretto tra i leader della flottiglia e l’organizzazione terroristica Hamas». Lo evidenziano due documenti ufficiali di Hamas rinvenuti dall’Idf nella striscia di Gaza e diffusi ieri. Il primo è una lettera del 2021 firmata dall’ex capo di Hamas, Ismail Haniyeh, in cui sostiene pubblicamente il Pcpa (Conferenza islamica per i Palestinesi all’Estero) invitandoli all’unità. Il Pcpa dal 2021 per Israele è «un’organizzazione terroristica ala di Hamas». Nel secondo documento è riportato un elenco di agenti del Pcpa, alcuni dei quali sono noti agenti di Hamas di alto rango. Tra i nomi presenti nell’elenco figurano Zaher Birawi, capo Pcpa nel Regno Unito e noto per aver guidato le flottiglie nella Striscia di Gaza negli ultimi 15 anni, e Saif Abu Kashk agente dell’organizzazione in Spagna. Quest’ultimo è anche l’Ad di Cyber Neptune, una società di facciata spagnola proprietaria di decine di navi che partecipano alla flottiglia «Sumud». «È una società di facciata, queste navi sono segretamente di proprietà di Hamas» l’accusa di Israele. Birawi, tra i fondatori della Freedom Flotilla international coalition, ha anche guidato il Palestinian return center, per Israele parte di Hamas. È membro dell’Union of good, per il Tesoro Usa dal 2008 un’organizzazione che sostiene il terrorismo. «Ha mantenuto stretti legami con Hanyieh, con cui è stato fotografato nel 2012. E ancora, incarichi nella British muslim initiative e nella Muslim association of Britain, affiliate ai Fratelli Musulmani» scrive Israele. Su questo dossier è intervenuta Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia con un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Nel testo, cofirmato dal collega Francesco Filini e dal capogruppo Fdi alla Camera, Galeazzo Bignami, si chiede se il governo intende approfondire la denuncia dell’Idf. La Flotilla intanto prosegue dritta verso il blocco navale e la Marina israeliana. La fregata italiana Alpino ha invitato chiunque volesse a salire a bordo prima del raggiungimento delle 150 miglia da Gaza quando, come annunciato, si fermerà. «Se li toccano o li bloccano, sarà sciopero generale» minacciano Cgil e Usb mentre la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia invoca l’agitazione: «nel momento stesso in cui uno di loro sarà arrestato vi prego, vi preghiamo: scendiamo nelle strade, scendiamo nelle piazze, creiamo dei presidi, andiamo a chiedere che venga applicato tutto il diritto internazionale».«Giovedì (domani, ndr) in Aula ci saranno delle mozioni in cui si parlerà della questione palestinese: mi piacerebbe che l’Italia votasse compatta per dimostrare che la pace la si vuole davvero» ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che poi ha chiarito: «Con il piano di pace per il Medio Oriente proposto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è finalmente aperta una speranza di accordo per porre fine alla guerra e alla sofferenza della popolazione civile palestinese e stabilizzare la regione. Questa speranza poggia su un equilibrio fragile, che in molti sarebbero felici di poter far saltare. Temo che un pretesto possa essere dato proprio dal tentativo della Flotilla di forzare il blocco navale israeliano. Anche per questo ritengo che la Flotilla dovrebbe fermarsi ora e accettare una delle diverse proposte avanzate per la consegna, in sicurezza, degli aiuti».. Proseguono anche gli appelli del ministro della Difesa Guido Crosetto: «Prendano atto di ciò che sta accadendo e affinché utilizzino una delle soluzioni alternative prospettate da più parti, in primis il Patriarcato della Chiesa cattolica». Il vicepremier Matteo Salvini si augura «che nessuno cerchi lo scontro. Un conto è manifestare le proprie idee, altro pensare di entrare illegalmente in una zona di guerra: ovviamente non è né saggio, né prudente. Mi sembra che il messaggio che gli organizzatori volevano mandare sia stato mandato, un altro paio di maniche se uno cerca l’incidente diplomatico, lo scontro, la guerra: mi auguro che non sia così, facciamo di tutto per tutelare ogni vita umana». Arturo Scotto, il parlamentare dem a bordo della Flotilla è pronto ad affrontare un arresto. «Ce lo aspettiamo e sarebbe un fatto molto grave. Significherebbe colpire degli attivisti che non hanno altro che una postura pacifica e non violenta. Per quello che mi riguarda se dovesse accadere penserei di aver fatto la cosa giusta». Scotto nelle ultime ore aveva però detto che «al primo alt di Israele ci fermeremo, non abbiamo intenzione di alimentare reazioni belligeranti».Anche il leader pentastellato Giuseppe Conte continua a tirare i remi in barca e spiega: «Quello che suggerisco anch’io è di non mettere a rischio l’incolumità nel caso in cui si trovassero, come immaginiamo tutti, un blocco navale davanti. Ma credo che loro, da questo punto di vista, abbiano le idee ben chiare».
Brunello Cucinelli (Ansa)
Emmanuel Macron e Friedrich Merz (Ansa)
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