2023-08-16
Marilyn e gli altri. «Gli Spostati» by Magnum Photographers in mostra al Forte di Bard
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Marilyn Monroe sul set di «The Misfits», Reno, Nevada, USA, 1960 © Eve Arnold/Magnum Photos
Ad Aosta, fino al 17 settembre 2023, The Misfits by Magnum Photographers, la straordinaria mostra fotografica dedicata al dietro le quinte del celebre film Gli Spostati (1961), diretto dal regista John Huston e interpretato da Marilyn Monroe, Clark Gable e Montgomery Clift. A immortalare i divi hollywoodiani 9 star dell’Agenzia Magnum Photos, tra cui Henri Cartier-Bresson, Inge Morath ed Elliott Erwitt.Un cast stellare quello de Gli Spostati: Marilyn Monroe e Clark Gable, per la prima e ultima volta insieme sullo schermo e poi Montgomery Clift, altro attore tormentato e prematuramente scomparso. Sceneggiatore alla sua prima - e ultima - esperienza interamente cinematografica Arthur Miller, all’epoca marito della diva platinata, già leggenda del cinema americano. Un film di non facile realizzazione (la Monroe, psicologicamente fragile, fu ricoverata per un crollo nervoso durante le riprese), bollato anche come maledetto ( i protagonisti principali morirono tutti in breve tempo), ma talmente eccezionale da suscitare l’interesse dell’Agenzia fotografica Magnum Photos, che inviò sul set nove tra i suoi fotografi più talentuosi, vere e proprie icone della fotografia mondiale: Eve Arnold, Cornell Capa, Henri Cartier-Bresson, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ernst Haas, Erich Hartmann, Inge Morath e Dennis Stock. I loro obiettivi immortalarono sguardi, pause, tensioni, baci, sorrisi, abbracci. Bellezza e fascino. Ansie e insicurezze. Colsero ombre di tristezza negli occhi di Marilyn (a fine riprese, venne annunciato il suo divorzio da Arthur Miller) , stanchezza in quelli di un fascinoso Clark Gable, dolcezza nelle iridi azzurre di Clift. Seguirono gli attori nelle pause, sul set e fuori, fissandoli per sempre in immagini di inestimabile valore artistico. Di questo reportage di vere e proprie opere d’arte, la mostra in corso al Forte di Bard – curata da Andrea Holzherr in collaborazione con dl’Agenzia Magnum Photos di Parigi - ne propone 60, note e meno note, ma tutte di un’umanità che arriva direttamente al cuore. Sarà perché Gable morì per un attacco cardiaco solo 12 giorni dopo la fine del film o perchè la Monroe lo seguì appena un anno dopo, ma queste immagini hanno un magnetismo particolare, che attira e incanta il visitatore. Sono foto che raccontano una storia, o meglio, una storia nella storia: narrano di Marilyn /Roslyn, di Clark/Gay, di Montgomery/Perce. E di tutti, nella verità e nella finzione, ne colgono l’anima. E su tutti, ad aleggiare, il fascino triste e immortale di Marilyn, sensualissima e burrosa, ironica e capricciosa, oca per finta e intelligente per davvero, attrice osannata e donna incompresa, più divina di una dea e più fragile di una porcellana, la cui tragica (e ancora oggi misteriosa) fine ha stroncato per sempre una delle carriere più importanti e sfolgoranti di Hollywood.