2021-11-30
Mare di emendamenti sulle bollette ma i fondi sono finiti
Il ministro dell'Economia, Daniele Franco (Ansa)
I partiti vogliono inserire in manovra misure anti inflazione. Però dispongono di soli 600 milioni. Oggi incontro Lega-Draghi.Il confronto sulla legge di bilancio entra nel vivo. Ieri è stato l’ultimo giorno per presentare gli emendamenti da parte dei vari partiti in commissione bilancio al Senato. Sul piatto ci sono 600 milioni di euro per apportare modifiche alla manovra. I tempi però stringono (si ha un mese per convertire in legge il testo) e impongono al governo un calendario serrato per l’approvazione definitiva in modo da evitare di portare il Paese nell’esercizio provvisorio. Ed è proprio per questo motivo che Mario Draghi nei prossimi giorni incontrerà le varie forze della maggioranza e le parti sociali in modo da poter blindare i temi principali della manovra e procedere in modo celere verso l’approvazione finale. Ieri il premier, il ministro dell’Economia Daniele Franco e quello per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà hanno iniziato gli incontri con il M5s. Sempre nella giornata di ieri Franco si è interfacciato anche con i sindacati sopratutto sul tema fiscale: «Credo sia stata giusta la scelta di riaprire un dialogo su alcune grandi scelte che riguardano anche questa legge di bilancio e su quelle che si dovranno fare in futuro su temi importanti come il fisco e la previdenza», ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, all’iniziativa I giovani in Cisl per guardare al futuro insieme. Oggi saranno invece sentiti la Lega, Forza Italia e il Pd e domani il gruppo Autonomia (Ci, Iv e Leu). Il M5s, il primo partito a essere ascoltato da Draghi, ha dunque ribadito la necessità di estendere il Superbonus a tutto il 2022 anche per le villette unifamiliari senza limiti di Isee e di inserire il rimborso immediato delle spese detraibili usando la piattaforma del cashback fiscale. Si è chiesto anche di ampliare il fondo da 2 miliardi per contrastare l’aumento delle bollette nel 2022. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza il capo delegazione, Stefano Patuanelli, al termine dell’incontro con il premier ha sottolineato che Draghi è d’accordo nel non modificare la misura «nel percorso parlamentare né nel merito né nella dotazione economica». Una prospettiva che non piace alla Lega. Ieri Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, ha infatti spiegato come «a bilancio c’è 1 miliardo in più per il reddito, in commissione lavoreremo per destinare meglio queste risorse. Proporremo di tagliare gli sprechi dei furbetti del reddito di cittadinanza per trasformarli in fondi per persone autistiche e per la disabilità». Un’altra priorità che il Carroccio porterà domani all’incontro con Draghi è il caro bollette. «I 2 miliardi che il governo ha stanziato in legge di bilancio per contenere gli aumenti del primo trimestre del 2022 sono importanti ma decisamente insufficienti e devono essere almeno triplicati», ha detto il senatore Paolo Arrigoni, responsabile energia della Lega. Ma non solo, perché in materia fiscale la Lega vorrebbe la flat tax a 100.000 euro con una tassazione al 20%, la rateizzazione della maxi rata della rottamazione ter e l’introduzione di una rottamazione quater. Un altro tema riguarda poi il Superbonus, con l’idea di abbassare l’agevolazione all’80% e togliere il tetto dell’Isee per le villette. Forza Italia punta molto sul lato fiscale. Per il partito di Silvio Berlusconi servono altri 2 miliardi da dedicare al taglio del tasse, da destinare all’ampliamento della no tax area e all’estensione della platea di soggetti a cui può essere tolto l’Irap. Altro punto sono le cartelle esattoriale. La scadenza al 9 dicembre deve essere spostata più avanti e il governo deve garantire la certezza dei vari bonus per la casa. Infine oggi Forza Italia presenterà a Draghi anche una proposta per cerca di aiutare i pensionati. Il Pd, che da solo ha presentato circa 800 emendamenti, punta invece a una proroga del Superbonus, all’ampliamento dell’Ape sociale e alla Naspi per i giovani e una modulazione del reddito di cittadinanza per meglio calibrarne la dimensione territoriale . Altri emendamenti riguardano il sostegno alle imprese con misure contro il caro bollette e per la riduzione degli oneri contributivi per le Pmi nonché per l’accesso al credito. Chiede poi a tutte le forze politiche di blindare la legge di bilancio: «Dobbiamo garantire l’approvazione della manovra nei tempi previsti. Ecco perché dopo l’incontro con il presidente del Consiglio riteniamo opportuno l’insediamento di un coordinamento politico dei capigruppo di maggioranza che insieme ai relatori individuino le diverse priorità, i temi comuni sui quali costruire l’intesa per una buona ed efficace approvazione della legge di Bilancio», ha detto il capogruppo Pd in commissione bilancio al Senato, Daniele Manca.