2024-10-17
Tutte le misure pro famiglia: più contributi per i nidi e bonus bebè da 1.000 euro
Stimoli alla natalità al centro della legge di bilancio. La Carta per i nuovi nati assicura un aiuto ai genitori meno abbienti per coprire le prime spese post parto.Anche la legge di bilancio 2025 mette la famiglia al centro dei valori e dei finanziamenti. Lo stanziamento vale un miliardo e mezzo, pari allo 0,078% del Pil. La cifra emerge dal Documento inviato a Bruxelles.Un tema centrale è rappresentato dal sostegno alla natalità, un aspetto cruciale per il futuro demografico dell’Italia. Tra le misure più significative c’è l’introduzione della Carta per i nuovi nati, un bonus di 1.000 euro riservato ai genitori con un Isee non superiore a 40.000 euro.L’assegno, seppur limitato alla fascia di reddito meno fortunata, rappresenta un passo importante per riconoscere l’importanza di investire nel futuro delle nuove generazioni.Oltre alla «Carta per i nuovi nati» la manovra prevede un rafforzamento del bonus asilo nido per bambini fino ai 3 anni. Attualmente l’assegno è di 3.000 euro l’anno con Isee è inferiore a 25.000 euro, scende a 2.500 con Isee di 40.000 euro, e a 1.500 per i redditi superiori. La manovra dello scorso anno aveva alzato l’importo a 3.600 euro l’anno per gli Isee fino a 40.000 euro, ma solo per i nati nel 2024 in nuclei familiari nei quali è già presente almeno un figlio con meno di 10 anni. Ora sono previsti miglioramenti, a partire dal fatto che l’assegno unico percepito dalle famiglie non verrà più calcolato nella definizione del valore Isee.Un’altra novità molto significativa per i genitori riguarda la riforma delle detrazioni fiscali. Il governo lo chiama «quoziente familiare». Il pacchetto è ancora in via di definizione, ma nella sostanza sulle detrazioni sarà individuato un tetto massimo di spesa che sarà modulato due volte: prima per fasce di reddito (forse tre) e poi fissando a 30 anni il limite d’età per i figli a carico. Dunque ci saranno tagli alle detrazioni, ma con più figli si potranno evitare alcune di queste limitazioni oppure avere dei benefici. La nuova legge stabilisce che le somme percepite a titolo di assegno unico universale non verranno più incluse nel calcolo dell’Isee, aumentando così il numero di famiglie che avranno diritto al bonus.La manovra prevede anche un potenziamento dei congedi parentali. Il limite è dieci mesi, ma il governo ha deciso di estendere da due a tre mesi il periodo di assenza retribuito all’80%. In aggiunta, il governo ha confermato la decontribuzione per le mamme con due o tre figli, per incentivare una maggiore partecipazione femminile nel mercato del lavoro. Questa decisione riflette una crescente consapevolezza dell’importanza del supporto alle madri lavoratrici nel processo di integrazione tra carriera e famiglia.Introdotto un nuovo sistema di detrazioni fiscali che tiene conto del numero di familiari a carico. Questo cambiamento mira a premiare le famiglie numerose, riconoscendo il valore economico e sociale del lavoro di cura e della genitorialità. Più componenti ci sono nella famiglia, maggiori saranno le possibilità di detrazioni fiscali.La manovra non si limita a incentivare la natalità e a riformare il sistema fiscale, ma prevede anche un insieme di misure sociali pensate per supportare le famiglie in difficoltà economica. Tra queste, la carta Dedicata a te, rifinanziata per il 2025 con un investimento di 500 milioni. Offre un supporto alle famiglie a basso reddito, consentendo l’acquisto di beni di prima necessità, carburante e abbonamenti per il trasporto pubblico.In un contesto di crescente difficoltà economica, questa misura rappresenta un importante strumento di sostegno per le famiglie più vulnerabili.Queste misure rientrano in un approccio più ampio che il governo Meloni ha adottato per affrontare le sfide economiche e demografiche dell'Italia. La manovra si propone di integrare diversi aspetti della vita familiare e lavorativa, cercando di creare un contesto più favorevole alla crescita e alla stabilità delle famiglie italiane.In conclusione, la manovra economica del governo Meloni si presenta come un tentativo audace di affrontare le sfide che le famiglie italiane si trovano ad affrontare. Con misure specifiche per la natalità, il potenziamento dei congedi parentali e la riforma fiscale, il governo intende fornire un supporto concreto e tangibile. Sebbene i dettagli delle misure richiedano ulteriori chiarimenti, l’approccio adottato rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente più favorevole per le famiglie e per il futuro demografico del Paese. La vera sfida ora sarà garantire che queste iniziative vengano implementate efficacemente e che possano realmente tradursi in un miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie italiane.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)