2024-10-24
«Non ho mai sentito la magistratura lontana dalla polizia così come oggi»
Domenico Pianese (Imagoeconomica)
Il capo del sindacato Coisp Domenico Pianese: «Inaccettabile il racconto di certi media che parlano di “persona inerme uccisa a sangue freddo”».Il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo: «Con l’emendamento la cifra salirà a 10.000 euro».Lo speciale contiene due articoli.«Abbiamo appreso con favore che il governo farà una protesta formale nei confronti dell’organo Ue che ha diffuso una relazione, sul presunto razzismo delle forze dell’ordine senza coinvolgere nazioni e interlocutori dei Paesi interessati», afferma Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp all’indomani della diffusione del dossier dell’Ecri che parla del rischio di «profilazione razziale».Voi farete qualcosa?«Noi abbiamo chiesto con forza un confronto con questo organismo per capire dove hanno preso e che origine hanno i dati che hanno inserito nel rapporto e che ricadono su tutta la comunità, Si tratta di accuse totalmente infondate e oltraggiose prive di qualsiasi riscontro oggettivo, un insulto non solo verso chi ogni giorno rischia la vita per la sicurezza dei cittadini, ma anche verso il nostro sistema di sicurezza, che è riconosciuto a livello europeo come esempio di efficienza e rispetto delle leggi. La democrazia della polizia italiana è fuori discussione, non ha pari in molti altri Paese».Un rapporto simile influisce sull’opinione pubblica?«Influisce in modo negativo in un momento di divisioni, di scontro politico e sociale, tra guerre, movimenti pro Pal e sicurezza. Introdurre anche un elemento infondato e fuori luogo crea un alibi per chi da sempre lancia attacchi alle forze di polizia, negli ultimi anni sempre più vittime di aggressioni, dando una percezione negativa dell’ordine pubblico».Razzismo e manganello facile, le ultime accuse ai poliziotti, che succede?«Dopo 35 anni di attività su strada, dico che nel corso degli anni è cambiato l’atteggiamento della magistratura nei confronti della polizia, c’è un vero distanziamento tra le due istituzioni. Poi c’è stato un allontanamento della politica in generale dai temi della sicurezza, vissuti come un costo su cui fare macelleria sociale. Dal 2001 fino al 2014 abbiamo subito tagli per 4 miliardi mai recuperati».E oggi?«Solo il governo Meloni, e lo dico da sindacato indipendente, sta mettendo risorse che finora sembravano superflue o inutili. Basti pensare alla legge Madia, con il governo Renzi, che tagliò gli organici di tutte le forze di polizia, un taglio di organico drammatico che paghiamo ancora oggi».Poi ci sono i casi di Pisa e Verona con gli agenti indagati.«Casi che dimostrano la difficoltà dei nostri uomini a operare quotidianamente. Su Verona abbiamo assistito alle ricostruzioni infondate e fuorvianti, con il poliziotto che uccide a sangue freddo una persona inerme... I giornali e i politici che sostengono questa tesi inaccettabile, non fanno cenno al poliziotto che mette a rischio la sua incolumità per tutelare la sicurezza dei cittadini. Su Pisa i nostri poliziotti sono indagati per aver fatto una carica di alleggerimento che si fa normalmente perché rientra nell’ordinaria gestione delle manifestazioni. A questo punto ci dicano come dobbiamo gestire l’ordine pubblico, come dobbiamo affrontare l’attività predatoria...».Siete preoccupati?«C’è una preoccupazione diffusa per gli attacchi continui che subiamo da alcuni media e da politici quando ci accusano di aver cambiato atteggiamento, di fare interventi più fisici... Noi facciamo il possibile per tutelare la sicurezza dei cittadini. Le nostre modalità sono le stesse da decenni, non da un anno, Poi che nelle ultime tre manifestazioni ci sono stati 38 poliziotti feriti, uno addirittura con la frattura del bacino, non ne parla nessuno, come delle tre bottiglie incendiarie lanciate sotto le auto nella manifestazione di Roma. Soltanto la prontezza dei colleghi ha evitato conseguenze più gravi. Altro che pacifisti».E chi tutela il poliziotto indagato?«Nessuno. Intanto viene trasferito dal suo ufficio di competenza e passa da attività operativa ad amministrativa, ma il problema più grande è che il collega si deve pagare avvocato, medici legali, tutto con il proprio stipendio, direi esiguo stipendio, mettendo quindi in crisi non solo la vita ma l’intera famiglia. Paghiamo un prezzo elevato in modo incolpevole perché facciamo il nostro dovere».Quindi l’emendamento sulla tutela legale vi aiuterà?«L’emendamento, nel pacchetto Sicurezza, è all’esame del Senato ed è stato fortemente voluto da noi e per la quale ringraziamo la maggioranza, il ministro Matteo Piantedosi e il vice Nicola Molteni. La norma introduce l’anticipo delle spese legali e lo porta a 10.000 euro per ogni fase di giudizio. Un vero sostegno e una svolta che davvero tutelerebbe non solo il poliziotto ma la famiglia incolpevole che paga le conseguenze. Nel pacchetto però ci sono anche le norme per intervenire e aiutare i cittadini, nelle truffe agli anziani come nelle occupazioni, oltre all’aumento di pene per chi minaccia e aggredisce i poliziotti».La divisa di poliziotto ha ancora il suo appeal?«No, c’è una crisi vocazionale enorme e per alcuni versi preoccupante. C’è il clima avverso, ma anche il trattamento economico, 1.500 euro al mese, non invoglia tanto. Le ore di straordinario del 2023 ancora non sono state pagate. Ma noi facciamo tutto quello che è possibile fare per assicurare la sicurezza dei cittadini, per controllare il territorio, e quando ci sono clandestini minorenni non accompagnati che non hanno da mangiare o dove dormire, vengono nei nostri commissariati, per carenza di strutture nei Comuni, e sono i poliziotti che con i loro soldi comprano il cibo... Per questo l’accusa di razzismo è una ferita per 100.000 uomini e donne in divisa».<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/magistratura-lontana-dalla-polizia-oggi-2669466276.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="scudo-legale-per-le-forze-dellordine-la-lega-raddoppiamo-limporto" data-post-id="2669466276" data-published-at="1729717898" data-use-pagination="False"> Scudo legale per le forze dell’ordine. La Lega: «Raddoppiamo l’importo» Tutela sì o tutela no? Esiste un fondo a copertura delle spese legali a cui gli ufficiali o gli agenti delle forze dell’ordine possano accedere qualora siano sottoposti a procedimenti giudiziari per azioni che abbiano commesso durante lo svolgimento del loro pubblico esercizio? La domanda sorge spontanea, soprattutto a seguito di quanto è accaduto a Verona domenica scorsa. Tutto era iniziato all’alba, quando la stazione di Porta Nuova è stata teatro di uno scontro tra la polizia e Moussa Diarra, maliano di 26 anni. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per reati di droga, era in stato di alterazione quando, dopo aver danneggiato alcune vetrine dei negozi nella stazione, aveva aggredito una pattuglia della polizia municipale armato di un coltello. Poche ore più tardi, dopo essersi allontanato frettolosamente, il giovane era stato nuovamente avvistato in zona e intercettato da una pattuglia della polizia ferroviaria. Alla vista degli agenti, Diarra aveva estratto di nuovo il coltello e si era scagliato contro di loro. In risposta all’aggressione, uno dei poliziotti aveva aperto il fuoco, sparando tre colpi, uno dei quali fatale. Malgrado i tentativi di soccorso da parte dello stesso agente, che aveva praticato il massaggio cardiaco nell’attesa dell’ambulanza, Diarra è deceduto sul posto.Il vicepremier Matteo Salvini ha commentato l’accaduto con un duro messaggio sui social: «Con tutto il rispetto, non ci mancherà. Grazie ai poliziotti per aver fatto il loro dovere». Le parole del ministro avevano provocato la reazione di esponenti del Partito democratico, come il senatore Franco Mirabelli, che ha definito vergognoso «festeggiare per la scomparsa di un uomo». Nel frattempo, l’agente coinvolto è stato iscritto nel registro degli indagati per «eccesso colposo di legittima difesa». Secondo la Procura, si tratta di un atto dovuto, necessario per chiarire se vi sia stato un uso eccessivo della forza. Dalle prime ricostruzioni emerge che l’agente, dopo aver esploso i colpi, ha cercato in tutti i modi di prestare soccorso a Diarra, «segno di un profondo senso di umanità», come sottolineato dal sindacato Siulp.E qui torniamo al punto di partenza? Chi paga la tutela legale di un agente di polizia che nel compimento del suo dovere ha ucciso un uomo che lo stava attaccando, una vicenda che produrrà inevitabilmente un lungo processo? Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, spiega alla Verità come stanno le cose. «Nella legge di bilancio del 2021», spiega Romeo, «avevamo autorizzato la spesa di oltre 10 milioni di euro da destinare alla stipula di apposite polizze assicurative per la tutela legale e la copertura delle responsabilità a favore del personale delle forze armate, di polizia e dei vigili del fuoco proprio per eventi dannosi, non dolosi, causati a terzi nello svolgimento del proprio servizio. Nell’ambito del disegno di legge Sicurezza, come Lega abbiamo introdotto un emendamento già approvato alla Camera e ora al vaglio del Senato, che raddoppia l’importo massimo a disposizione degli agenti per affrontare le spese legali, che passa da 5.000 a 10.000 euro per ciascun grado di giudizio, non solo per i tre gradi di giudizio, compresa la fase istruttoria e preliminare. Si tratta di una copertura legale la cui cifra deve essere restituita allo Stato qualora l’agente venga poi condannato in via definitiva». Romeo ha poi concluso: «Come Lega siamo sempre stati vicini al personale delle forze di polizia e abbiamo ritenuto necessario prevedere una loro tutela legale perché conosciamo bene le difficoltà in cui operano gli agenti, sotto continue minacce da parte di criminali e provocazioni da parte di teppisti. Non solo: sempre nel ddl abbiamo previsto la possibilità di inserire le bodycam sulle divise, in modo tale da poter verificare le dinamiche degli eventi. Un’innovazione che va a tutela di tutti».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.