2024-12-08
Lusso sostenibile in Perù con Stefano Ricci
La maison fiorentina ha presentato la sua collezione autunno-inverno 2025 nel Paese degli Inca, tra Machu Picchu e il lago Titicaca. Dopo il boom dello scorso anno, il fatturato vola anche nel 2024: + 11%. Bene le vendite a Dubai e in Arabia. E arriveranno nuovi negozi.Si va sempre più in alto, dai 2.400 metri del Machu Picchu fino ai 4.900 del Palcoyo passando dal Chinchero e il Písac senza dimenticare il lago Titicaca (il lago più alto del mondo) e la Reserva nacional salinas y aguada blanca. È il Perù la sesta tappa del lungo viaggio che Stefano Ricci ha iniziato con il progetto Explorer mission program, visitando Paesi lontani, traendone linfa ispiratrice e portando iniziative sociali che hanno fatto bene ai territori e ai loro abitanti.Non solo moda di alto livello, quindi, ma anche cultura, artigianalità, sostenibilità, tutti sinonimi veri di un’unica parola: lusso. Che finisce nelle straordinarie creazioni dell’imprenditore fiorentino presentate, questa volta, «In the wonderland of Peru», prendendo a prestito il National Geographic Magazine del 1913 dove sta racchiusa in immagini la scoperta del Machu Picchu. «Siamo esploratori», precisa Filippo Ricci, direttore creativo del brand di famiglia, anima degli Sr explorer project, «lo siamo da sempre, come ha confermato anche la nostra ultima presentazione a livello internazionale, nel prestigioso contesto di The Explorer club a New York». L’azienda, infatti, ha avviato un importante accordo per finanziare corsi di tessitura presso il Centro de textiles tradicionales del Cusco. Questo sforzo non solo sostiene la cultura tessile del Perù, ma rappresenta un’opportunità per la crescita professionale delle comunità locali. Inoltre, a partire dal 2025 saranno finanziate spedizioni internazionali per giovani esploratori, promuovendo una maggiore consapevolezza e valorizzazione delle risorse naturali. Se la storia della Stefano Ricci viene da lontano (fu nel 1972 che Stefano e la moglie Claudia iniziarono la loro splendida avventura imprenditoriale), è sempre la storia dell’umanità inserita in una straordinaria e indimenticabile natura che fa da colonna portante alle collezioni del brand destinate a un esclusivo abbigliamento maschile.Questa volta, in Perù, si vanno a prendere a prestito, per la trama del racconto, i nodi «parlanti» degli Inca, i famosi «quipu», un artefatto tessile composto da nodi e cordicelle in lana di alpaca che hanno avuto, nel tempo, il compito di tramandare usi e costumi delle varie dinastie Inca come se fossero stati scritti su pergamena. «Questo popolo nobile e laborioso parlava utilizzando i tessuti», continua Filippo Ricci. Che è ciò che fa anche Stefano con i suoi materiali preziosi come il cashmere, la vicuña, la seta, il coccodrillo e tutto ciò che di più nobile possa esserci per spiegare come un uomo di stile sia invitato a vestirsi. Basta guardare le foto scattate da Ami Vitale, documentarista di fama internazionale, sei volte vincitrice del World press photo award, per rendersi conto della bellezza del paesaggio e dei capi della collezione uomo Autunno-inverno 2025/2026 immortalati dalla grande fotografa in un panorama unico.Spiccano i colori degli skyline ma anche delle sfumature delle proposte indossate che riflettono l’uso di tecniche di estrazione naturale, come il rosso cocciniglia proveniente da insetti del cactus e l’indaco delle foglie di indigofera. La tavolozza dei colori include il verde, evocativo delle foreste pluviali che circondano Machu Picchu. Tra le creazioni più iconiche ci sono un parka con interno in piuma su jersey di seta, un piumino bianco e un giaccone doppiato in shearling ultra-light, completi di camicie di cotone e cashmere. E trovano spazio perfino i completi da sera più ricercati in velluto e seta. «Il nostro viaggio in Perù e la sua secolare tradizione tessile nella Valle sacra», racconta Niccolò Ricci, ceo di Stefano Ricci, «sono stati profondamente ispirati dalla dedizione incrollabile di Nilda Callañaupa Alvarez, fondatrice e direttrice del Centro de textiles tradicionales del Cusco Chinchero, alla preservazione di una tradizione che altrimenti sarebbe andata perduta. Trovo uno spirito simile in questa missione a quello che abbiamo intrapreso a Firenze, città ricca di arte e artigianato». Scelte sempre vincenti quelle di Stefano Ricci confermate dai numeri delle vendite e del numero dei negozi in ascesa nonostante il periodo difficile che sta attraversando la moda in generale. In termini economici, il brand ha dimostrato di non risentire delle attuali sfide del mercato del lusso: ha riportato una crescita del 43% nel 2023 rispetto all’anno precedente e, alla chiusura del terzo trimestre 2024, ha registrato un aumento del 11% del fatturato, a 174 milioni di euro. Questo incremento è sostenuto dalle prestazioni eccellenti nei mercati del Medio Oriente, con una particolare espansione a Dubai e significativi ricavi dal Sindalah yacht club in Arabia Saudita, mentre anche i mercati europei e statunitensi sono positivi. «In un contesto geopolitico incerto e segnato dal rallentamento dei consumi legati ai beni del lusso», ha sottolineato Niccolò Ricci, «desidero, prima di tutto, ringraziare la forza lavoro e la clientela per l’attaccamento ai valori e alla qualità italiana che continuiamo ad esprimere. Grazie a nuove linee prodotto e a progetti innovativi nel segmento Interior, come la Suite Stefano Ricci-La Rocca a Castelfalfi, il brand continua a conquistare nuovi mercati. Inoltre, Stefano Ricci guarda con fiducia ad aree strategiche come il Nord America e l’Asia. Come proiezione per il 2025, prevale al momento un sentimento di doverosa cautela. Prosegue il percorso di aperture strategiche come le prossime di Montecarlo Mareterra, Ho Chi Minh City e Washington DC».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.