2021-01-09
L’Ue ha stufato persino i tedeschi. «Sul Covid ritardi e incompetenza»
Ursula von der Leyen (Ansa)
«Spiegel» e «Bild» attaccano in coro la gestione Ursula von der Leyen: «Ursula responsabile del tempo perso». Nel mirino anche Parigi: per favorire Emmanuel Macron presi meno vaccini di Usa e Gran Bretagna, pagandoli di più.Quante bugie vi hanno già raccontato sul vaccino per il Covid, e alle bugie hanno già aggiunto le minacce di farvi diventare cittadini di serie B se quel benedetto vaccino non ve lo fate. Ma fare cosa, se il disastro della fornitura ha già rivelato non solo un gigantesco casino organizzativo Italiano del governo più incapace del West (cosa che già si era capita) ma anche la malafede, l'inesistenza, la iattura, l' affarismo pro Francia e Germania costituito da questa Unione europea e dai suoi burocrati? Con qualche distinzione della quale poco si parla. Se da noi la polemica sul disastro organizzativo e sul fatto che il 2021 sarà un anno perduto per la vaccinazione di massa (figurarsi per una terapia), è battaglia di poche testate e altrove campeggia un incredibile Casalino in ostentazione vanesia di muscoli trionfanti, in altre nazioni europee i giornali fanno il loro dovere, magari proprio in senso «sovranista». Gli imbrogli e le bugie di Ursula von der Leyen, commissario europeo sempre più simile a Domenico Arcuri nell'arte di arrampicarsi sugli specchi, vengono raccontati sui giornali tedeschi in polemica furibonda con l'esplicita accusa di fallimento. E l'Ue ne esce per quello che è: un fallimento completo, tutti contro tutti, i potenti corrono ai ripari e i subalterni, cioè noi, impotenti.Dichiara von der Leyen in conferenza stampa: «Al momento abbiamo accesso a 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer. La buona notizia è che ora abbiamo concordato di estendere il contratto con Pfizer e ora potremmo acquistare fino a 300 milioni di dosi aggiuntive di questo vaccino, così raddoppieremo le dosi del vaccino Pfizer». E per coloro che avessero ancora fresco Il ricordo degli acquisti separati che la Germania ha condotto nelle scorse settimane in barba agli accordi, la presidente aggiunge con una gran faccia tosta che «il negoziato condotto da Berlino per 30 milioni di dosi aggiuntive di vaccino con Pfizer-Biontech è avvenuto nella cornice Ue giuridicamente vincolante, in cui il lavoro viene condotto dai 27». Ma il Cremlino non ha appena annunciato la decisione di Merkel e Putin di cooperare per produrre un vaccino? No comment. Se a questo punto vi state domandando come mai si insista tanto sul vaccino Pfizer Biontech, tanto più caro e difficile da mantenere e trasportare, sappiate che casualmente la Biontech è un'azienda tedesca. Se vi domandate che fine abbiano fatto le dosi di vaccino Sanofi francese, sappiate che ancora non si possono mettere in commercio anche se sono state comprate a tonnellate. Sappiate infine che il vaccino non si può scegliere perché invece Astrazeneca (a compartecipazione italiana) sarà riservato, a quanto pare, a fasce di età sotto i 55 anni. E che anche tra Pfizer e Moderna il primo ha uno schiacciante numero di prevalenza, si dovrebbe viaggiare a 470.000 dosi a settimana. A questo punto vi chiederete se non siano molto contenti i tedeschi di essere come al solito privilegiati. Non è così: la polemica contro Bruxelles va crescendo. È l'Unione europea, bellezza! Parto dalla Bild che scrive: «La cancelliera Merkel ha scelto di consegnare l'operazione vaccini alla Ue, come grande gesto europeista durante la sua presidenza , ed è stata una decisione fatale. Quanto alla presidente von der Leyen è politicamente responsabile della burocrazia, il tempo perso e l'incompetenza nell'Ue, e quindi del fatto che 450 milioni di europei hanno a disposizione molti meno vaccini di quanti ne avrebbero potuti avere». L'articolo scende nei dettagli dell'operazione fallimentare. Luglio 2020. Mentre Stati Uniti e Gran Bretagna chiudevano pre-contratti con 6 ditte produttrici per 840 milioni e 340 milioni di dosi, la Commissione solo a fine agosto, per bocca della commissaria Kyriakides annunciava il contratto con Astrazeneca per 300 milioni di dosi, più 100 milioni successive.Secondo la Bild «la pressione di Parigi è stata esiziale, il governo tedesco non ha vigilato sulle capacità della commissaria Kyriakides di resistere alle sollecitazioni di Macron. Ricordiamo che quel contratto per 300 milioni di dosi slitterà perlomeno fino alla fine del 2021, perché la terza fase di sperimentazione è andata a rilento. Convinti dai francesi, alla Commissione hanno tardato, secondo i giornali tedeschi, a trattare con successo per i vaccini più sperimentati, Biontech Pfizer e Moderna. È finita che ne hanno presi di meno li hanno pagati di più. Perciò la Bild, assieme allo Spiegel, chiama in causa le due leader più potenti della Ue. Dai giornali lo scontro anti europeo si sposta in politica. «La Commissione europea ha probabilmente pianificato in modo troppo burocratico: sono stati ordinati pochi vaccini e il dibattito sui prezzi è andato avanti per troppo tempo», accusa Markus Soeder, governatore della Baviera e leader della Csu.Dibattito vistosamente antieuropeista, ma dagli torto quando si è abituati a comandare e quando ci si sente in piena emergenza. Tanto da noi in Italia il supercommissario Arcuri scarica tutte le responsabilità non solo sulle case produttrici dei vaccini ma anche sulle giunte regionali; tutti negano il disastro organizzativo e lasciano parlare alla luna Il ministro Roberto Speranza che, non si capisce a che titolo, dichiara la cifra di 70.000 vaccinazioni al giorno.