2020-03-23
L’omofobia metterà fuori legge i cristiani
È lo psicoreato per eccellenza, che non punisce le aggressioni (come il Codice penale), bensì le opinioni, sulla base di veri e propri dogmi. Perciò il ddl targato Pd non specifica in che consista l'illecito: così si può sanzionare tutto ciò che non piace alla lobby Lgbt.PSICOREATO (PARTE 2)Gli psicoreati della nostra epoca sono fondamentalmente cinque. La violazione di questi dogmi può già portare in varie parti del mondo a sanzioni civili o penali. 1 Omofobia. 2 Transfobia. 3 Islamofobia. 4 Migrante è bello: gli immigrati sono tutti belli e buoni. Pamela Mastropietro si è suicidata e Desirée Mariottini pure.5 Il clima cambia per colpa dell'uomo, la nostra casa è in fiamme, Greta Thunberg è un genio. Lo psicoreato per eccellenza è l'omofobia. Dogma: l'omosessualità è genetica, fisiologica e irreversibile. Ma la cosiddetta omosessualità non è genetica, è reversibile e non può essere considerata fisiologica.Il termine omofobia è un termine improprio, un neologismo, che non indica persecuzione, ma il semplice provare ripugnanza davanti al comportamento omosessuale. Anche la Bibbia, Gesù Cristo che spesso cita la distruzione di Sodoma, San Paolo, tutti i dottori della Chiesa e soprattutto Santa Caterina da Siena condannano l'omosessualità. Per la cronaca: condannano anche gli adulteri, ma quelli non fanno pride e non si sono offesi. Se passa la legge sull'omofobia, nessuno si faccia illusioni, salta il cristianesimo. La liberà di alcuni di vivere come vogliono, libertà che nessun vuol limitare, non può imbavagliare la libertà di altri di disapprovare quel comportamento, che non è né genetico né irreversibile.. Il ddl Scalfarotto prevedeva fino a sei anni di prigione, per omofobia, e lo stesso vale per la proposta Zan. L'omofobia e la transfobia sono il crimine assoluto. Sei anni sono più che per uno stupro: uno stupratore può cavarsela con cinque se non ci sono aggravanti. In realtà la legge non specifica che cos'è la cosiddetta omofobia. Non lo specificano le due proposte di legge italiane e non specificano le leggi già approvate e operanti all'estero. Quindi c'è un reato, ma non è specificato in che consista. Chi decide che cosa rientra nel reato? In Gran Bretagna la legge dichiara che può essere punita per omofobia qualsiasi dichiarazione venga percepita come tale, quindi decidono il movimento Lgbt e la sua squadra di avvocati. Dichiarare che omosessuali non si nasce e che l'omosessualità è reversibile è considerato omofobia? Certo: coloro che lo affermano in Gran Bretagna, Stati Uniti adesso anche Germania possono essere incriminati. Dichiarare che un bambino ha bisogno di papà e mamma è omofobia? Certo che lo è. Negli Usa, patria del diritto, ai bei tempi di Barack Obama, chi lo dichiarava perdeva il posto se era un dipendente pubblico. La legge sull'omofobia potrebbe mettere un bavaglio anche a chi osa criticare la nuova schiavitù del terzo millennio: le donne che vendono gli ovuli, a costo di gravissimi danni alla loro salute e di una ferita insanabile nella loro anima.Nel frattempo che passi la legge sull'omofobia, riporto le Linee guida ai giornalisti, iniziativa dell'Unar, l'Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali, e dell'Ordine dei giornalisti. In realtà l'Unar non dovrebbe occuparsi di persone con comportamento omosessuale, perché queste persone non costituiscono un gruppo etnico. Il comportamento omosessuale è un comportamento che, come testimoniano gli ex gay, che sono molto più numerosi dei gay, come può essere appreso può essere abbandonato. Come ricorda Richard Cohen, psicoterapeuta ex gay nel libro Riscoprirsi normali.Il 13 dicembre 2016 è stato pubblicato un documento, intitolato Linee guida per un'informazione rispettosa delle persone Lgbt. Si precisa subito infatti che i giornalisti che non si piegheranno all'Unar violeranno le norme deontologiche. 1 Non confondere il sesso con il genere. Il sesso è una caratteristica anatomica, ma ognuno sceglie se essere uomo o donna «indipendentemente dal sesso anatomico di nascita».2 Di fronte ai coming out non si dovrà parlare di «gay esibizionisti», bensì sottolinearne gli aspetti positivi come il coraggio di chi si rende visibile.3 Considerare il termine «lesbica» un complimento.4 Se un transessuale si sente donna il giornalista deve scrivere «la trans» e non «il trans».5 Non associare transessuali e prostituzione. E invece di parlare di prostitute o prostituti si usi piuttosto l'espressione «lavoratrice del sesso trans».6 Educare i lettori a una opinione benevola sul «matrimonio» omosessuale, o su «altro istituto ad hoc per il riconoscimento dei diritti Lgbt». L'idea base da inculcare è che «il matrimonio non esiste in natura, mentre in natura esiste l'omosessualità», mentre non vanno presi in considerazione «i tre concetti: tradizione, natura, procreazione», indizio di omofobia, sempre ricordando che il «diritto delle persone omosessuali ad avere una famiglia è sancito a livello europeo».7 vietato parlare di «matrimonio tradizionale» e, per contrasto di «matrimonio gay», traducendolo come «matrimonio fra persone dello stesso sesso».8 Vietato sostenere che il bambino «ha bisogno di una figura maschile e di una femminile come condizione fondamentale per la completezza dell'equilibrio psicologico», un «luogo comune», smentito dalla «letteratura scientifica». Così come parlare di «utero in affitto», espressione «dispregiativa», da sostituire con «gestazione di sostegno».9 I conduttori televisivi, quando nelle trasmissioni vengono trattati questi temi, non sono obbligati al contraddittorio poiché «non esiste una soglia di consenso prefissata, oggettiva, oltre la quale diventa imprescindibile il contraddittorio».: I fotografi nei loro reportage ai gay pride sono invitati a evitare immagini di persone «luccicanti e svestite».Chiunque affermi le tesi di Richard Cohen rischia sanzioni. Particolarmente tragico e lesivo sia della libertà che della verità è il punto 8. Che un bambino abbia bisogno di padre e madre non è un luogo comune e non è smentito dalla letteratura scientifica. Il dolore dei figli privati della vera genitorialità è descritta in un libro dolente scritto dai protagonisti, i figli di unioni omogenitoriali, che si definiscono «figli di un esperimento sociologico, un esperimento fallito». Il libro Jephthah's daughters - Innocent casualties in the war for family equality (Le figlie di Iefte - Vittime innocenti nella guerra per la famiglia egualitaria), curato da Robert Oscar Lopez e Rivka Edelman (non tradotto in italiano), si avvale del contributo di ben 13 autori, per un totale di quasi 480 pagine, unite dal fil rouge della difesa dell'infanzia. Non si salvano neanche i fotografi. L'obiezione secondo cui se chi partecipa ai gay pride non si svestisse, non correrebbe il rischio di essere fotografato nudo, non sembra essere venuta in mente dei redattori del testo.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)
Lo stabilimento Stellantis di Melfi (Imagoeconomica)
Ecco #DimmiLaVerità del 12 settembre 2025. Il capogruppo del M5s in commissione Difesa, Marco Pellegrini, ci parla degli ultimi sviluppi delle guerre in corso a Gaza e in Ucraina.