2020-03-22
L’Italia regala un ospedale al Lussemburgo
Migranti a Ventimiglia (Ansa)
Mentre il Paese piange centinaia di morti al giorno, una struttura sanitaria della Nato con 300 letti viene inviata nel principato, dove i decessi sono otto. Nel frattempo Emmanuel Macron abbandona i migranti sul confine ligure, per farli disperdere nei nostri Comuni.L'ospedale della salvezza c'è, ma l'abbiamo mandato in Lussemburgo. Quei 300 letti con respiratori che risolverebbero i problemi di Bergamo travolta dal contagio e dal dolore, allenterebbero la morsa del virus su Milano o sarebbero eventualmente il toccasana per ogni regione italiana in emergenza, sono finiti nel ricco principato a 1.200 chilometri dal fronte italiano. Un regalo surreale che il Paese più colpito del mondo (oltre 4.000 vittime) fa a una nazione che fino a ieri aveva otto morti e 670 contagiati.Si tratta di un ospedale da campo militare, completo di rianimazione e ventilatori polmonari trasferito venerdì dal centro operativo della Nato a Taranto con sei voli cargo partiti dalla Puglia, e destinato a supportare il Centre hospitalier de Luxembourg. È una struttura che, come spiega il primo ministro lussemburghese Xavier Bettel «è destinata ad aumentare la capacità di intervento in modo preventivo. Saremo così in grado di adattare considerevolmente un'area di triage per i nostri pazienti». Così l'Italia con l'acqua alla gola permette che il principato faccia prevenzione; da noi migliaia di morti, ma non sia mai che si ammali un lussemburghese di troppo. L'ospedale era in dotazione alla base italiana della Nspa (Nato support and procurement agency) che ha la base centrale a Capellen, in Lussemburgo. Per questo, sottolineano i media locali, «essendo il Lussemburgo membro della Nato e Paese ospitante dell'agenzia, è stato in grado di richiederlo. Il resto dei membri della Nato può fare richiesta senza alcun problema, cosa che finora non è stata fatta». Il governo di Giuseppe Conte sapeva di avere un ospedale impacchettato pronto all'uso? Il governo Conte non ha mai fatto richiesta di poter installare il suo ospedale sul proprio territorio? Il governo Conte ha dato autorizzazione all'uscita dal Paese di un ospedale salvavita indispensabile in Lombardia, Veneto, Emilia e necessario nelle altre regioni? Il caso diventa immediatamente politico e a sollevarlo è il parlamentare della Lega, Daniele Belotti, bergamasco, consapevole del dramma della sua terra, con un'interrogazione urgente al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. «Poiché il sistema sanitario lombardo è al limite del collasso e nei prossimi giorni potrebbero raggiungere la saturazione anche gli ospedali di altre regioni, chiedo se corrisponde al vero che è uscita dal territorio italiano la struttura mobile ospedaliera, se il governo lussemburghese ha fatto esplicita richiesta alla Nato, se il governo italiano ha mai avanzato analoga richiesta e in caso negativo perché non lo ha fatto. E se l'Italia è ancora membro della Nato, visto che il piccolo Lussemburgo ha un peso politico superiore al nostro. La trincea europea contro il coronavirus è qui».La storia lascia senza forze e conferma la debolezza di un esecutivo sgangherato nel quale l'inclinazione al servaggio nei confronti dell'Europa è dominante. Maggiordomi che si credono aristocratici e per guadagnare credito sono disposti a far uscire dal Paese destinazione Lussemburgo (la patria di Jean Claude Juncker), un ospedale pronto all'uso, determinante per salvare italiani intubati e ammassati nei corridoi e nelle sale d'aspetto.Per un regalo che parte ce n'è uno che arriva. Quello di Emmanuel Macron è più puntuale di Amazon e non c'è pandemia che tenga. È costituito da un gruppo di migranti abbandonati alle porte di Ventimiglia, un cadeau che nel mezzo dell'emergenza sanitaria mette in allarme sindaco e cittadini. Sul fronte ligure la situazione è incandescente perché gli italiani costretti in casa si rendono conto di un paradosso: le frontiere sono di fatto chiuse da una parte sola (quella francese) e gli unici a potersi muovere senza protezioni sanitarie sono i disperati di ritorno.«Malgrado il pericolo di contagio, le autorità francesi continuano ad accompagnare al confine italiano i migranti trovati sul loro territorio nazionale», testimonia il primo cittadino Gaetano Scullino (Lega). «I quali entrano poi a piedi e si disperdono in città senza essere controllati e senza sapere, se pure loro come noi, sono portatori del virus. Non posso più tacere, ma devo portare avanti la voce della stragrande maggioranza dei cittadini che con senso civico resta a casa». C'è paura e senso di impotenza, Roma è lontana, il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ancora di più e al sindaco non rimane che alzare il volume della radio: «È inaccettabile continuare in questo modo, chi ha la responsabilità di decidere si assuma le proprie responsabilità e lo faccia subito». Scullino si riferisce al prefetto di Imperia, Alberto Intini, al quale lancia un messaggio in bottiglia. «Gli chiederò di intervenire per evitare che i migranti siano spinti in Italia e poi lasciati a spasso. Dalla frontiera devono essere accompagnati al campo Roja di Bevera e da lì non devono uscire, come non escono di casa gli italiani». La distinzione è un altro segnale di debolezza dello Stato; i cittadini hanno il diritto di ritenere che nel rispetto delle regole (e della profilassi) ci siano due pesi e due misure. Con la possibilità di rischiose conseguenze, visto gli ospedali a disposizione degli italiani vengono lasciati partire a pezzi per il Lussemburgo.
Il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello (Imagoeconomica)
Il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello: «Dopo il 2022 il settore si è rilanciato con più iscritti e rendimenti elevati, ma pesano precariato, scarsa educazione finanziaria e milioni di posizioni ferme o con montanti troppo bassi».