2019-02-18
«Cari 5 stelle, non badiamo ai sondaggi»
Il sindaco della Capitale Virginia Raggi: «Le Lega ci sta rubando voti? Questo modo di ragionare da vecchia politica va superato. Servono azioni concrete. Per esempio: grazie al decreto sicurezza di Salvini avremo più forze dell'ordine a Roma».A quasi tre anni dall'inizio del mandato, il sindaco Roma, Virginia Raggi, traccia un bilancio dell'attività di gestione della Capitale. Questo mentre, a pochi passi dal Campidoglio, le due ali del governo nazionale, Lega e Movimento 5 stelle, sono ancora divise sulla realizzazione della Tav Torino-Lione, dopo la pubblicazione dell'analisi costi benefici. Sulla Tav Lega e 5 stelle sono ancora molto distanti. Da Roma, lei da che parte si schiera?«Possiamo prendere Roma ad esempio per dimostrare che non diciamo no a prescindere alle grandi opere. Le infrastrutture si devono realizzare, ma solo se sono utili e danno benefici alle comunità che li ospita». Facciamo un esempio di opera utile. «Prendiamo la metro C di Roma. Ci siamo impegnati per effettuare le giuste verifiche sul progetto: la stessa cittadinanza si è espressa per un prolungamento del percorso oltre il Tevere. Nel frattempo, grazie ai risparmi sul bilancio, siamo stati in grado di stanziare 400 milioni per rinnovare i trasporti di superficie». Stesso discorso per lo stadio della Roma?«Sì, alla fine lo stadio si farà. Abbiamo trovato il provvedimento già approvato, e nell'interesse pubblico lo abbiamo inquadrato in standard ambientali elevatissimi». E questa struttura, il cui percorso è stato rallentato dalle inchieste giudiziarie, quanto verrà a costare?«Ci accingiamo a investire un miliardo di finanziamenti privati nei prossimi tre anni. Questo a ulteriore dimostrazione del fatto che non siamo contrari a prescindere alle infrastrutture».Però nella relazione chiesta dal Comune al Politecnico di Torino c'era scritto che l'impatto dello stadio sulla viabilità capitolina sarebbe stato «catastrofico». «Catastrofica in realtà è l'attuale situazione. Alla fine gli esperti di Torino non hanno fatto che confermare la nostra linea. L'area individuata per lo stadio è quella giusta: poi è chiaro che dev'essere una struttura adeguatamente servita non soltanto da arterie automobilistiche. Ci sono già due linee ferroviarie che saranno comunque potenziate. Abbiamo firmato un protocollo con Ferrovie dello Stato per un rinnovamento generale delle linee su ferro». L'altro provvedimento che divide i due partiti di governo è quello sulle autonomie regionali. Molti sindaci del Centro Sud temono un impoverimento dei loro bilanci a vantaggio delle regioni più ricche. Cosa le fa più paura?«È presto per dirlo. Come può farmi paura una cosa che ancora non conosco? Attendo di capire quale saranno i paletti: poi mi esprimerò». Lei è molto cauta: ma soprattutto su ambiente e infrastrutture il percorso per l'autonomia sembra molto accidentato. Altri sindaci e governatori vedono addirittura a rischio l'unità nazionale. «Ripeto: prima dobbiamo leggere le carte. Anche perché qui un giorno si dice una cosa e un giorno l'opposto».Dopo la maxirissa a Roma tra tifosi della Lazio e del Siviglia lei chiede punizioni esemplari. Quali? «Roma ospita spesso partite internazionali, come è giusto che sia. Purtroppo tra i tifosi si mescolano gli ultrà, e di concerto con il Questore sono stata costretta più volte a blindare la città. E ogni volta ci facciamo carico dei costi di ripristino del decoro urbano. Spendiamo circa 2 milioni all'anno per mettere in sicurezza la città in occasione di questi eventi. Lo sport è sacrosanto: la violenza no. E non trovo giusto che a pagare il conto sia la collettività. Dunque ho chiesto di valutare la possibilità di applicare il Daspo anche a questi vandali. Su questo sono pronta a collaborare con il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, al fine di trovare una soluzione insieme». Il decreto sicurezza di Salvini che impatto ha avuto su Roma? «Abbiamo assunto già circa 900 vigili da quando siamo arrivati al Campidoglio, sbloccando vari concorsi paralizzati da tempo. Quattrocento sono stati schierati questo mese. Erano 5.000 quando abbiamo preso il governo della città, dobbiamo raggiungere quota 8.000 in pianta organica. Salvini ha promesso nuove forze su Roma e pare stiano arrivando: questo mi fa molto piacere. Inoltre ho chiesto al ministro Giulia Bongiorno di sbloccare tutte assunzioni necessarie. C'è ancora tanto da fare in una città complessa come questa, grande nove volte Parigi». Eppure continuano ad arrivare esempi di degrado profondo in alcune periferie. «Ci stiamo mettendo del nostro: ad esempio, con il progetto “Reinventiamo Roma" stiamo riversando investimenti in aree degradate e abbandonate , al fine di riqualificarle. Questo attira investimenti privati e crea posti di lavoro». Dopo la morte della giovane Desirée Mariottini, San Lorenzo sembra essere tornata una terra di nessuno. Occorre la ruspa salviniana?«No, è un quartiere più presidiato, adesso. In generale Roma è una città che ha bisogno di presidi costanti e di collegamento continuo tra le diverse forze dell'ordine. Questo ovviamente non è responsabilità primaria del sindaco». Un altro cavallo di battaglia dei 5 stelle: le chiusure domenicali degli esercizi commerciali, a tutela dei lavoratori. Quale potrebbe essere il contraccolpo economico sulla Capitale?«Penso ci sarà comunque una deroga sui centri storici. Sarebbe impensabile chiudere le saracinesche a Roma, che vanta - e questo è uno dei suoi punti di forza - un turismo particolare. Per il resto, sul principio in sé occorre valutare caso per caso». L'Azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti romani, l'Ama, dice che non dispone più dei fondi per pagare gli stipendi dei dipendenti e le commesse dei fornitori. E chiede di poter trattenere la Tari versata dai cittadini. Qual è la situazione?«Su questo argomento mi limito a precisare una cosa. Non è vero che il Comune di Roma non sta trasferendo fondi all'Ama, e dunque non è vero che non ci sono i soldi per pagare gli stipendi. Lo dico anche per rasserenare un po' gli animi». Dopo la sua assoluzione al processo sulle nomine, da donna si è sentita offesa per certi titoli sui giornali che la riguardavano?«Diciamo che è acqua passata, è un brutto costume italico che scalfiremo con il duro lavoro quotidiano».Dopo la sconfitta in Abruzzo, Luigi Di Maio apre alle alleanze con liste civiche. È d'accordo?«C'è un dato di fondo. Il Movimento 5 stelle chiede di aggregare le forze migliori della società. È la stessa partecipazione che chiediamo a ogni singolo cittadino: la democrazia partecipata, l'attivismo civico, fanno parte del nostro dna. Non ci vedo dunque nulla di strano. Faccio un esempio: a Roma, nell'importante piazza dei Navigatori, abbiamo deciso insieme ai cittadini come spendere 18 milioni di euro, che derivano da oneri concessori. Sono sperimentazioni importanti di democrazia partecipativa. Se riuscissimo a coinvolgere i cittadini all'interno di processi decisionali che hanno un impatto sui territori, avremo dalla nostra parte le forze migliori della società». Però i sondaggi continuano a registrare un calo del Movimento 5 stelle a vantaggio, tra gli altri, della Lega. Come se lo spiega?«Non sono abituata a guardare i sondaggi. E non dovremmo dargli troppo peso. Ormai fanno parte di un vecchio modo di intendere la politica. A fare la differenza è il lavoro amministrativo concreto. È su quello che ci giudicheranno i cittadini».
La Global Sumud Flotilla. Nel riquadro, la giornalista Francesca Del Vecchio (Ansa)
Vladimir Putin e Donald Trump (Ansa)