2020-07-27
Giovanni Toti: «I soldi Ue? Inutili in mano a Conte»
Il presidente della Liguria: «È il governo più inconcludente che ricordi. Accumula debiti senza alcun beneficio. Sarà lo stesso con il Recovery fund. Il centrodestra mi pare pietrificato: spetta a Salvini aprire una nuova era».Cominciamo dal bollettino del fronte. Governatore Giovanni Toti, com'è la situazione delle autostrade in Liguria?«Come sempre. Difficile».I cantieri sono ancora aperti?«Avevano detto che li chiudevano il 1° di luglio, poi il 10 di luglio, poi il 15 di luglio, poi il 20 di luglio. Ora la nuova data è il 28 di luglio».E tu ci credi?«Non ci crede nessuno. Anche perché nessuno ha ancora spiegato perché questo sta avvenendo. Che è la cosa più grave».Disastro doloso o colposo?«Non lo so. Ma se è colposo è quasi peggio: sarebbe l'ennesima prova di incapacità del governo».Ma cosa è successo?«Quello che sappiamo è che tra il 20 e il 28 di maggio è cambiato il protocollo d'approccio. E il ministero ha chiesto una serie di interventi diversi rispetto a quelli che erano concordati…».Solo in Liguria?«Solo in Liguria».E perché?«Nessuno lo ha spiegato. Anche se l'abbiamo chiesto in ogni modo. Il nostro carteggio è diventato un genere letterario. E in cambio abbiamo avuto solo silenzio assordante dal ministero. Allora abbiamo fatto di più».Che cosa?«Un'ordinanza di protezione civile, perché in questo modo si mette a rischio la salute dei cittadini».Risposta?«Nessuna. E non rispondere a un'ordinanza di protezione civile è un reato penale che infatti noi abbiamo già segnalato alla Procura».Avete denunciato il ministero?«Sì, abbiamo denunciato il ministero. E in solido anche Autostrade. Che però, per lo meno, ci ha risposto dicendo: cari amici, noi obbediamo agli ordini del governo…».Beh guarda il lato positivo: vuol dire che il governo finalmente controlla…«Sì, per trent'anni non hanno controllato nulla. Hanno fatto cascare ponti e gallerie. E poi all'improvviso, il 28 di maggio, alla vigilia dell'estate in cui si riparte dal lockdown e si va verso le elezioni, si decide che bisogna ispezionare palmo a palmo tutta la rete autostradale ligure. Dopo trent'anni di inerzia? C'è qualcosa che non torna».Manovra elettorale anti Toti? «Mah. Qualche malizioso potrebbe pensarlo».Il turismo ne soffre...«Inevitabilmente sì. Anche se poi la Liguria è così bella…».…e l'economia pure.«Un terzo del Pil della Liguria è dato dalla logistica. Il 50% dell'import/export del Paese passa dai nostri porti. Se un Tir invece che due ore ce ne mette dodici, il danno è evidente. Non solo per la Liguria».E sul fronte Covid com'è la situazione?«Abbiamo alcuni cluster, ma sono sotto controllo. Bisogna stare attenti. Ma non dobbiamo nemmeno gridare al lupo al lupo. Non possiamo avere gli stessi toni quando abbiamo le terapie intensive che esplodono e quando sono vuote, come in questo momento».Ora arrivano le elezioni regionali. Ti sfida Ferruccio Sansa. Che messaggio hai per lui?«In bocca al lupo. Ma la Liguria, come l'Italia, non ha bisogno delle ricette di cui lui è portatore».Lui ti accusa di aver portato la Liguria a essere fanalino di coda dello sviluppo economico.«Sono dati completamente falsi. Dall'Osservatorio Ambrosetti a Bankitalia, gli osservatori indipendenti dicono che in Liguria tutti i settori, dai porti al turismo, sono in crescita. Nonostante gli errori commessi quando governava chi ora sostiene Sansa».Dice Sansa che non rispetti l'ambiente.«Chi non rispetta l'ambiente sono quelli contro cui Sansa scriveva. E che oggi l'appoggiano».E tu che fai?«Noi buttiamo giù il quartiere di Begato che equivale alle Vele di Scampia. Lo abbattiamo con un piano di rigenerazione urbana a cemento zero. E poi abbiamo già fatto cantieri contro il dissesto per quasi 400 milioni di euro».Altra accusa: il Covid ha colpito la Liguria perché tu hai seguito il modello della sanità lombarda.«Non c'è ombra in Liguria del modello lombardo».Tu che ne pensi della sanità lombarda?«È e resta un'eccellenza del Paese. Che poi sia stata investita da un'ondata potentissima e siano stati commessi degli errori…».Fontana è indagato.«Lo considero una persona perbene».Il voto delle regionali potrà far cadere il governo Conte?«No. Il referendum sul taglio dei parlamentari sterilizzerà il voto».Cioè: siccome si taglia il numero dei parlamentari, lo scioglimento del Parlamento prima della scadenza diventa improbabile.«Esatto. Credo che questo Parlamento, nonostante l'alto tasso di litigiosità, si avvii a concludere la legislatura. E eleggerà il nuovo presidente della Repubblica».Salvini qualche settimana fa non escludeva nemmeno, alle regionali, un possibile 7-0 del centrodestra. Neanche in questo caso cambierebbe qualcosa?«Uno scossone potrebbe anche esserci. Ma mi sembra che questo governo sia pervicacemente attaccato alle sue poltrone».Ma è un bene per il Paese?«Non credo».Con Conte si lavora male?«Con il Conte I avevamo fatto un buon lavoro. Il Conte II è il governo più inchiodato e inconcludente della storia repubblicana. Sicuramente di quelli che io ricordi».L'hai toccata piano.«Ci sono opere che potrebbero partire domani, come la Gronda».Infatti l'hanno messa nel decreto semplificazioni.«Quello è un imbroglio. La Gronda è già finanziata, il progetto è approvato, noi abbiamo già espropriato terreni. La pratica sta sul tavolo del ministro. Per farla partire non ci vuole un decreto: basterebbe una penna bic da un euro. Per mettere una firma».Hai chiesto al ministro De Micheli perché non la mette?«Eccome no».E lei che risponde?«Che stanno vedendo, valutando, partirà prestissimo, finalmente ci siamo. Ma l'ultimo finalmente ci siamo era di sei mesi fa».La soluzione per Autostrade ti è piaciuta?«Francamente no. È come se avessimo un negozio senza licenza. Ma anziché chiuderlo lo si tiene illegale e se ne diventa soci».Ammesso che arrivino, ti hanno detto qualcosa su come verranno spesi i soldi dell'Europa?«Nel modo più assoluto no. Niente. Con le Regioni non si è aperto nemmeno un dibattito su quali potrebbero essere le opere più importanti. O su come farle».Preoccupato?«Sì, sono preoccupato. Vedo un surreale dibattito su come aumentiamo il debito e dove prendiamo i soldi. Poi, però, è tutta da provare la capacità di spendere questi soldi. Anzi, siamo certi che non c'è».Altro siluro.«Ma dai. È come se una famiglia continuasse a contrarre mutui, senza investire i soldi. Solo per tenerli sul conto e pagare interessi». Non sarebbe una scelta intelligente in effetti.«Ma ti rendi conto che stiamo facendo la stessa cosa? E nessuno che alzi un dito per dire che noi quei soldi, se arriveranno, non riusciremo a spenderli nei prossimi trent'anni. E l'unico risultato che otterremo è far pagare più tasse ai nostri figli e ai nostri nipoti».E nel centrodestra che succede?«Sembra la foresta pietrificata. Si muovono i sondaggi: scende un po' la Lega, cresce la Meloni, Forza Italia continua a tendere alla zero. Ma di fatto sono tutti inchiodati».Che cosa ti aspetteresti?«Che nasca qualcosa davvero di nuovo. È finita l'era della Seconda Repubblica, delle sfide Prodi-Berlusconi. Ma non ci siamo ancora damossi verso la Terza Repubblica».Responsabilità di chi?«Prima di tutto di Salvini. È lui il leader del primo partito. È a lui che tocca aprire l'era del nuovo centrodestra. Deve lanciare i dadi. Deve dire che cosa vuol fare».E il tuo movimento Cambiamo!? Si presenterà in Liguria?«In Liguria si presenterà una lista civica Toti che comprende Cambiamo! ma anche altre liste civiche. È la prima prova di aggregazione di moderati che nasce da quell'esperienza. Per allargarsi».Prove di nuovo partito?.«C'è bisogno di aggregare quell'area del centrodestra».Non lo sta facendo la Meloni?«La Meloni è bravissima e rappresenta un pezzo di quel mondo. Ma non lo può esaurire. C'è un altro pezzo, del mondo di centrodestra che si ispira al liberalismo, al socialismo riformista, che non si riconoscerà mai in lei».Tra poco sarà inaugurato il nuovo ponte di Genova.«Sì. Il 3 agosto verrà il presidente Mattarella. Dal 5 gli automobilisti potranno percorrerlo. Io credo che questa ricostruzione debba essere un esempio per l'Italia».Ma cosa deve fare l'Italia per seguire quell'esempio?«Deve avere lo spirito di Genova».E che cos'è lo spirito di Genova?«Mettere insieme le eccellenze del Paese e lavorare con coraggio. Lo sai qual è il difetto peggiore della politica in questi ultimi anni?».Ne avrei un elenco.«Te ne dico uno, il più grave di tutti: i politici si accucciano dietro le leggi».Si accucciano?«Mai un po' di coraggio. Mai una responsabilità. Se avessimo fatto anche noi così, il ponte sarebbe ancora giù…».
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)