2019-03-06
Leonardo batte la francese Airbus. Siamo più vicini agli Usa che all’Ue
Emmanuel Macron vuole stringere sulla Difesa comune. Giancarlo Giorgetti porta negli States un messaggio opposto e l'azienda di Profumo conquista il mercato degli elicotteri civili, scavalcando la concorrenza del colosso continentale.C'è un vento atlantista che spira. Non è certo una tempesta. È però una brezza che sembra destinata a crescere e avvicinare Roma e Washington. Ne scriviamo da tempo. In queste ore si aggiungono nuovi tasselli. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, è di ritorno da un tour di una settimana. Ha incontrato investitori, fondi e istituzioni. Tutto in nome dell'alleanza atlantica. Domani Angelo Tofalo, sottosegretario alla Difesa, interverrà all'apertura dei lavori del workshop «Cybersecurity, challenges and opportunities for Italy and the Usa», un altro importante momento di dialogo sulla Cyber «con i nostri alleati. A gennaio scorso, infatti, ho discusso con il sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti, Ellen Lord, importanti tematiche di natura industriale e di cooperazione nel settore della Difesa e della Cyber», ha detto lo stesso Tofalo. «Poi, con il generale Edwin Wilson, responsabile del settore cyber defense, abbiamo approfondito la normativa, statunitense e italiana, che disciplina lo specifico settore e parlato di formazione, di reclutamento e di future linee guida per la cyber a livello globale». Gli investimenti e la Difesa sono pilastri essenziali nella strategia di avvicinamento dell'Italia alla Casa Bianca. La cyber security è inoltre essenziale per tenere un link diretto tra Gran Bretagna e Italia. È il modo con cui gli Usa immaginano la soft Brexit: in sostanza non accetteranno mai di trovarsi all'oscuro di quanto accada in Europa. Il nostro Paese si porrà come punto di approdo in tal senso. Ecco perché d'altro lato si aprono nuove possibilità nel campo civile. Ieri Leonardo era al mega salone di Atlanta, il più grande evento dedicato alle pale rotanti non militari. L'azienda guidata da Alessandro Profumo ha diffuso una nota. «Nel 2018 l'azienda si è affermata come primo costruttore di elicotteri civili al mondo per valore con una quota del 40%, in crescita del 7% rispetto all'anno precedente», si legge. «La leadership è confermata anche negli Usa», dove la flotta elicotteristica è più che raddoppiata negli ultimi dieci anni, passando da oltre 200 a più di 450 unità. Tradotto: Piazza Montegrappa si è piazzata prima in termini di ricavi generati dalle consegne degli elicotteri civili (prima di Bell e Sikorsky) ed è prima nella classifica dei manutentori di velivoli, battendo pure Bell. Ma soprattutto significa che nel 2018, Leonardo ha superato nel campo civile perfino Airbus, la concorrente francese. Motivo per cui in questi gironi ha chiuso un accordo per portare nello stabilimento di Philadelphia che da solo ha consegnato oltre 550 elicotteri, la Training academy. Si tratta di una scuola di addestramento per piloti, equipaggio in cabina e manutentori. Ospiterà il simulatore dell'elicottero Aw 169 e del convertiplano l'Aw 609. Un passo essenziale per crescere negli Stati Uniti e portare avanti in parallelo il mega accordo per gli 84 elicotteri per l'Air Force. Un appalto da 2,4 miliardi portato avanti in collaborazione con Boeing. Saranno tutte coincidenza, ma appare curioso che dagli Usa arrivino buone notizie per la nostra industria della Difesa, torni Giorgetti e parta Tofalo, guarda caso il giorno in cui Emmanuel Macron manda a reti unificate la sua lettera ai cittadini Ue per chiedere più Europa. «Da due anni sono stati realizzati importanti progressi, ma dobbiamo indicare una rotta chiara», scrive il presidente francese, «un trattato di difesa e di sicurezza dovrà definire i nostri obblighi indispensabili, in collegamento con la Nato e i nostri alleati europei: aumento delle spese militari, clausola di Difesa reciproca resa operativa, Consiglio di sicurezza europeo che associa il Regno Unito per preparare le nostre decisioni collettive». Il passaggio sulla Difesa è tra i più delicati della missiva dell'Eliseo. Perché a sua volta si basa sul trattato di Aquisgrana e quindi sull'asse franco tedesco.Da tale criterio deriveranno le prossime mosse sulla cantieristica (che vede coinvolta la nostra Fincantieri) e sul progetto europeo di elicottero d'attacco militare. Quale sarà il nostro ruolo? Forte il rischio che sia di terzo livello. Il fatto che Leonardo abbia battuto Airbus nella corsa agli elicotteri civili non significa che gli stessi equilibri si traspongano sulla componente militare. Però è un segnale forte nei confronti dei francesi che certo godono della stessa popolarità alla Casa Bianca. Il made in Italy è di fronte a un bivio. Più Europa o più Stati Uniti? L'industria della Difesa è fatta di scelte politiche, e il 2019 ne impone molte.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco
Ecco #DimmiLaVerità del 18 settembre 2025. Il nostro Carlo Cambi ci rivela tutti i dettagli delle imminenti Regionali nelle Marche.