2024-05-10
In leggera crescita gli utili di Ifis. Aumentano i depositi, bene gli Npl
il ceo di Banca Ifis, Frederik Geertman (Imagoeconomica)
L’ad Frederik Geertman: «L’attività di factoring e di leasing sale più della media del mercato».Banca Ifis ha chiuso i conti del primo trimestre dell’anno con un utile netto pari a 47,2 milioni di euro, in crescita del 2,7% rispetto ai 45,9 milioni di euro del primo trimestre 2023. Lo stesso vale per i ricavi, in crescita del 5,4% a 185,2 milioni di euro rispetto ai 175,8 milioni del primo trimestre dell’anno scorso. Al risultato ha contribuito in particolar modo la crescita del settore Commercial&Corporate banking (+1,6%, per circa un milione di euro rispetto al primo trimestre 2023) e il buon andamento del settore Npl per 4,8 milioni. Da considerare, inoltre, anche l'incremento dei risultati derivanti dall’attività su strumenti finanziari per 3,2 milioni. Solida anche la posizione di liquidità pari a 2,5 miliardi di riserve e attivi liberi finanziabili in Bce. Banca Ifis (il titolo ha perso il 4,09% a quota 20,64 euro) fa inoltre sapere di aver rimborsato in anticipo 1,25 miliardi di euro di Tltro (le Targeted Longer-Term Refinancing Operations, cioè le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine offerte dalla Bce), mentre i restanti 0,79 miliardi di euro saranno rimborsati entro settembre. In dettaglio, i costi operativi sono stati pari a 102,1 milioni di euro (+12,1% rispetto ai 91,1 milioni del primo trimestre 2023), in aumento per le maggiori spese del personale (43,4 milioni rispetto a 39,7 del primo trimestre 2023). In particolare, a far salire i costi è stato l’aumento del numero di dipendenti e l’ingresso della società Revalea non presente nel primo trimestre 2023, senza considerare gli esborsi imposti con il nuovo contratto nazionale dei bancari e le maggiori altre spese amministrative (61,9 milioni rispetto a 53,8 milion dello stesso periodo del 2023). Il costo del credito è stato pari a 8,6 milioni, in diminuzione del 13,9% rispetto al primo trimestre 2023. Il dividendo di 47 milioni (0,90 euro per azione), deliberato dall’assemblea degli azionisti il 18 aprile 2024, verrà distribuito il 22 maggio 2024. Tale importo si aggiunge all’acconto di 63 milioni (1,2 euro per azione) distribuito a novembre 2023.«I risultati del primo trimestre 2024 confermano la capacità della banca di ottenere performance positive anche in un contesto macroeconomico incerto come quello che stiamo attraversando», ha detto il ceo Frederik Geertman. «La crescita dell’utile è stata guidata principalmente dall’andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito. Nel primo trimestre 2024 l’attività commerciale nel factoring e nel leasing, grazie ad un tenace lavoro della nostra rete, ha ottenuto tassi di crescita superiori ai mercati di riferimento e ha compensato l'aumento del costo della raccolta. Abbiamo completato con largo anticipo, tramite un’emissione obbligazionaria e l’aumento dei depositi alla clientela, il funding per il rimborso del Tltro e del prestito obbligazionario in scadenza a giugno 2024. Abbiamo, inoltre, continuato a rafforzare le coperture del costo del credito deteriorato in linea con la prudente politica di credito che da sempre caratterizza la banca», ha continuato. «Sulla base di questo inizio d’anno positivo, guardiamo con fiducia ai mesi successivi di questo ultimo anno di piano industriale, continuando a rimanere al fianco delle Pmi italiane».
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)