2024-11-17
Il ddl che rende la Gpa reato universale è stato vidimato il 4 novembre. Il Quirinale, però, ne ha dato notizia solo ieri, posticipandone la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Cappato: «Pronti 50 ricorsi contro il divieto».È forse un caso che la presidenza della Repubblica abbia fatto sapere soltanto ieri, ultimo giorno prima della scadenza dei termini, che il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato la legge sulla gestazione per altri (Gpa), più nota come maternità surrogata. Il ddl che introduce il divieto di praticare la Gpa non solo in Italia, dove è già illegale da vent’anni, ma anche all’estero, porta la firma della deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi ed è stato approvato in via definitiva al Senato, tra mille polemiche, lo scorso 16 ottobre. Sono in molti a chiedersi se le dichiarazioni del presidente pronunciate l’altro ieri davanti agli studenti dell’Osservatorio permanente Giovani Editori non volessero far riferimento proprio all’utero in affitto: «Più volte mi è avvenuto di promulgare una legge che non condivido - ha dichiarato Mattarella - che ritengo sbagliata, anche inopportuna. Ma è stata approvata dal Parlamento, dalla Camera, dal Senato e io ho il dovere di promulgarla». È la tempistica a destare qualche sospetto: il Quirinale ha reso noto che il presidente ha firmato la legge il 4 novembre, ma la notizia è stata data solo ieri. Un ritardo che qualcuno ha letto come una presa di distanza, ricordando che in un’altra occasione, ad agosto di quest’anno, Mattarella aveva firmato il disegno di legge Nordio (che aboliva il reato di abuso d’ufficio) l’ultimo giorno disponibile. La norma che estende la punibilità della maternità surrogata anche a chi la pratica all’estero entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale di domani - dunque il prossimo 3 dicembre - e va a modificare l’articolo 12 della famosa legge 40 del 2004. Al comma 6, l’articolo prevede che «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro». È il rischio che correranno le 50 coppie che si sono rivolte all’associazione Luca Coscioni, preoccupate per le conseguenze della legge sui loro «progetti di famiglia» realizzati sulla pelle di giovani donne pronte a tutto. Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria dell’associazione Coscioni, promettono battaglia: «Siamo pronti a difendere tutte le coppie danneggiate da questa legge ingiusta e irragionevole - hanno dichiarato - porteremo la nostra e la loro battaglia nei tribunali e in ogni sede adeguata». Con ogni probabilità, anche in Corte Costituzionale. La Consulta, a dire il vero, già a partire dalla decisione n. 272 del 2012 ha stabilito che la Gpa è una pratica che «offende in modo intollerabile la dignità della donna e che mina nel profondo le relazioni umane», oltre a richiamare «l’elevato grado di disvalore che il nostro ordinamento riconnette alla surrogazione di maternità, vietata da apposita disposizione penale». Ancora nel 2023, la Corte ha rifiutato la trascrizione automatica dell’atto di nascita di un bambino nato all’estero da Gpa, spiegando che la proibizione della prassi in Italia è da considerare un principio di ordine pubblico internazionale, perché posto a tutela di valori fondamentali, tra cui appunto la dignità della gestante. Anche il Parlamento europeo ha votato il 23 aprile 2024, con 563 voti a favore, 7 contrari e 17 astensioni, un emendamento che modifica la direttiva sulla tratta degli esseri umani per includere lo sfruttamento della Gpa tra i reati che gli Stati membri sono tenuti a sanzionare.I sostenitori dell’utero in affitto continuano però a portare avanti la narrazione della maternità «solidale». Le coppie che probabilmente ricorreranno in giustizia sono «coppie che hanno appena intrapreso il percorso - ha spiegato l’associazione Coscioni - che hanno solo firmato il consenso in un centro estero o che hanno già fatto il prelievo di gameti. Coppie che stanno attendendo il parto o che stanno per iniziare il percorso dopo aver scelto il Paese con leggi più chiare». Non è certo il caso della coppia padovana, un oncologo e il suo compagno, fermata a Buenos Aires per aver corrisposto a una donna 5.500 euro in cambio di una neonata concepita lo scorso 10 ottobre in Argentina, una delle tante nazioni dove la maternità surrogata non è regolamentata. «Siamo contrari a ogni forma di sfruttamento», si sgola Cappato, annunciando che è stata elaborata una proposta di legge sulla gravidanza per altri «solidale» che «rispetta pienamente i diritti fondamentali di tutte le persone coinvolte» e «pone al centro il rispetto e libertà di scelta della donna». Sarà, ma dei famosi 66 Paesi che prevedono l’accesso alla gravidanza per altri, in forma solidale oppure in entrambe le forme (sia commerciale che solidale) attraverso una legge nazionale, soltanto tre sono europei: Cipro, Grecia, Portogallo, a cui si aggiungono Macedonia del nord, Ucraina e Regno Unito. Anche negli Stati Uniti è consentita in soli quattro Stati su cinquanta (Louisiana, Michigan, Nebraska e Virginia). L’Italia, checché ne dica Cappato, è diventato un modello da imitare.
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Il presidente ucraino al tycoon: «Ferma la nostra guerra». Niente intesa sui Tomahawk. Aerei Nato sfiorano Russia e Bielorussia. Da Orbán petizione contro «i piani bellici Ue».
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E’ il dessert più classico che si possa immaginare e dunque ogni famiglia ha la propria ricetta anche perché se si fa una festa con i ragazzi, se si hanno degli amici a cena e non si vuole impazzire con il forno o con i vari impasti il salame di cioccolato è il più goloso dei rimedi. E’ anche una ricetta di recupero perché permette di usare biscotti avanzati.Si prepara in fretta, ma dovete tener presente che ci vuole un riposo non breve in frigo.
Sebastien Lecornu (Getty Images)
Oggi la squadra del nuovo governo, in tempo per approvare il bilancio entro domani. Ma i partiti si sfilano dal sostegno diretto. Il figlioccio politico del presidente, Attal: «Così dà l’impressione di volere solo il potere».