2024-03-15
In commissione la Lega cerca di sventare il blitz animalista
True
Michela Vittoria Brambilla, firmataria della proposta di legge sul maltrattamento degli animali (Imagoeconomica)
La proposta a firma di Michela Vittoria Brambilla è stata emendata in commissione Giustizia dai deputati della Lega per il timore che, qualora approvata, la legge potrebbe offrire ampio spazio all'estremismo animalista.Doveva essere una legge bipartisan, ma le cose non sono andate esattamente in questo modo. Stiamo parlando un progetto di legge che inasprisce le pene per chi maltratta gli animali, che è attualmente all'esame della commissione Giustizia di Montecitorio. Nei giorni scorsi è stato adottato il testo base, partendo da quello di cui è prima firmataria Michela Vittoria Brambilla, da sempre alfiera dell'animalismo parlamentare. Al testo della deputata ex-Fi, sono state associate delle proposte simile depositate da esponenti di praticamente tutti i gruppi, il che faceva pensare alla classica approvazione all'unanimità per uno dei pochi temi non divisivi dell'agenda politica. Nel corso dell'iter, però, sono emersi degli elementi che hanno fatto scattare un campanello d'allarme all'interno della maggioranza. Alcune formulazioni, infatti, sono risultate all'occhio dei rappresentanti della Lega e del governo ambigue, tanto da rischiare di fare del testo in questione una legge che avrebbe potuto interferire con la stagione venatoria ma soprattutto che non avrebbe teoricamente posto limiti all'intervento sanzionatorio.Andiamo per ordine: l'impianto del testo base prevede alcune modifiche degli articoli del codice penale che riguardano i reati riguardanti i maltrattamenti agli animali e l'organizzazione di gare o di combattimenti illegali. Nello specifico, nel primo articolo della proposta si introduce un'innovazione non da poco, abolendo di fatto la distinzione tra animali d'affezione e il resto degli animali. Attualmente, infatti, la legislazione distingue tra gli animali al “sentimento” che l'uomo prova per le diverse specie, ed è a quelli ancestralmente più vicini all'uomo che le sanzioni o le pene per i maltrattamenti si rivolgono in primo luogo. E in tema di pene edittali e di multe, queste vengono praticamente raddoppiate per chi organizza manifestazioni vietate o in cui si maltrattano animali, con la novità che anche chi vi assiste potrà essere sanzionato. I deputati del Carroccio, di fronte alla prima parte del testo, hanno manifestato delle perplessità e hanno presentato un emendamento per lasciare intatta l'attuale formula del codice penale. Il rischio, a loro avviso, sarebbe quello di fornire una base legale all'animalismo più intransigente, con possibili ricorsi delle associazioni più estremiste contro gli allevamenti, ma soprattutto contro manifestazioni storiche radicate nella nostra tradizione. Inoltre, mettere nero su bianco che l'animale è inviolabile a prescindere, potrebbe in punto di diritto rendere imputabile anche chi elimina un roditore (e che dire di mosche e zanzare?). Che l'obiettivo – per fare l'esempio più famoso – siano poi eventi come il Palio di Siena, è scritto nella relazione introduttiva della proposta, laddove, illustrando i vari tipi di maltrattamenti degli animali, si parla di “condotta tipica della partecipazione alle feste popolari che comportano sevizie”. In questo senso, gli attacchi reiterati portati negli anni dalla Brambilla al palio della città toscana lasciano facilmente intuire che nel mirino, oltre alla legittima neutralizzazione della violenza e del sadismo contro gli animali, vi siano anche questo tipo di manifestazioni. Quando anche il governo ha dato parere positivo sull'emendamento leghista, è partito il coro di contumelie delle opposizioni e degli animalisti, che di fatto ha posto fine alla breve stagione bipartisan della proposta. La “garante degli animali” del Comune di Roma Patrizia Prestipino ha parlato addirittura di “ritorno al Medioevo”, mentre per Avs lasciare la distinzione attuale tra animali d'affezione e altri sarebbe “un grave arretramento”. Il prossimo round è previsto per la settimana prossima, e c''è da scommettere che quando la notizia arriverà agli animalisti più spinti le proteste subiranno un'escalation.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.