Il settore scende per la guerra dei prezzi e i costi delle nuove tecnologie. L'arrivo della rete super veloce avrà un effetto positivo per un periodo limitato. Va meglio chi ha le torri, come Ericsson e American tower.
Il settore scende per la guerra dei prezzi e i costi delle nuove tecnologie. L'arrivo della rete super veloce avrà un effetto positivo per un periodo limitato. Va meglio chi ha le torri, come Ericsson e American tower.Il 2018, soprattutto in Europa e in Italia, per il settore delle telecomunicazioni non si ricorderà come un anno da incorniciare visto il ribasso medio del settore pari al -7,5% che nel caso di Tim supera il -24%. Pesano negativamente i continui ribaltoni in Telecom Italia sul fronte azionario e del management così come un settore sempre più competitivo, margini più ridotti e investimenti elevati per reggere la sfida tecnologica.Anche in Europa la situazione è difficile e pure in Francia la guerra delle tariffe si sta dimostrando fratricida a vedere la sfidante Iliad (sbarcata anche in Italia) che da inizio anno ha perso in Borsa oltre il 40% perché i profitti languono. La situazione va meglio negli Usa, dove il settore delle Tlc almeno non è andato in rosso e anche nelle ultime settimane ha mostrato una certa resistenza.«I fondi e gli Etf di questa categoria», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpert scf, «risentono dell'andamento negativo del settore e, se si vogliono trovare delle storie di successo, bisogna andare su casi particolari come Maroc telecom, quotata alla Borsa di Parigi, che gode di un mercato di riferimento in grande espansione, margini in miglioramento e una competizione molto limitata. In Europa si difende Deutsche telecom grazie a risultati in buon miglioramento e al comportamento difensivo del titolo».La grande sfida nel settore resta comunque quella della rivoluzione tecnologica, con il sopravanzare del 5G che consentirà di viaggiare sul mobile a una velocità da 100 a 1.000 volte superiore rispetto al 4G. «Questo», continua Gaziano, «favorisce soprattutto le società che vendono apparati per il 5G o detengono torri: non a caso Ericsson, American tower negli Stati Uniti o Cellnexx telecom sono fra i titoli che meglio si sono comportati nel 2018 e vedono la maggior attenzione da parte degli investitori nel settore Tlc».«Gli analisti», spiega Alberto Conca, gestore di Aqa capital, «si aspettano un continuo miglioramento del margine operativo lordo nel 2019 grazie alla digitalizzazione del servizio, che permette di ridurre il costo unitario (Vodafone stima una riduzione dell'80% con l'adozione del 5G), l'offerta di pacchetti (video, dati, voce e linea fissa) volti a fidelizzare maggiormente il cliente e l'introduzione nella seconda metà del 2019 di servizi 5G». Quello che è certo è che l'aumento del fatturato in arrivo dai servizi 5G, purtroppo, non durerà a lungo. «Inizialmente i servizi 5G verranno offerti a un prezzo maggiore rispetto alla vecchia generazione, ma così come accadde nel caso del lancio del 4G, la sostenibilità di un prezzo superiore avrà breve durata», dice Conca, «Le società cercheranno di rubarsi quote di mercato a vicenda riducendo i prezzi della vecchia tecnologia».In Europa, poi, c'è tutto un mercato destinato a essere rivoluzionato. Nel Vecchio continente «ci sarà ulteriore consolidamento, infatti Paesi come Svezia e Gran Bretagna hanno ancora più di tre operatori, che con il tempo dovranno diminuire», sottolinea l'esperto di Aqa capital.Insomma, quello delle Tlc è un mercato che appare molto difficile: tanti strumenti finanziari su cui investire hanno mostrato il segno meno. Ma, tra tutti, ci sono anche diverse opportunità destinate a crescere nel tempo.
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