2020-04-13
Le nuove tendenze dello skincare: unisex e vegano
iStock
La mascolinità è un concetto in costante cambiamento. Sono ormai lontani i tempi dell'uomo che non deve chiedere mai. Al «sono solo fatti miei» di Raz Degan si sono sostituiti personaggi della porta accanto. Gli idoli delle più giovani sono la promessa di Chiamami col tuo nome Timothée Chalamet, i giovani di Tik Tok come Chase Hudson e soprattutto le star della musica coreane, primi tra tutti i componenti del gruppo Bts. Faccia pulita, sorriso da bravo ragazzo e un tocco di make-up sono alla base del loro successo. Non è certo un caso se il trend maschile per il 2020 è quello delle unghie dipinte. L'uomo come la donna guarda alla bellezza, senza vergognarsi e senza perdere il consenso del gentil sesso.
Lo skincare diventa così un momento da condividere e i maggiori marchi cercano di avvicinarsi sempre più al loro pubblico maschile. Lo sa bene Asos che ha deciso di proporre ai suoi clienti una serie di prodotti da usare insieme. Si parte con la crema idratante firmata First Aid Beauty, una miscela con olio di eucalipto adatta a viso e corpo, per idratare e rinfrescare la pelle. Per eliminare i punti neri invece scegliete la maschera a base di carbone Garnier, mentre per una pulizia più profonda, Glamglow - il marchio più amato dalle star di Hollywood - vi regala una maschera che combina sei super acidi per eliminare le cellule morte e spazzarle via lasciando la pelle fresca e liscia. Nip+Fab utilizza invece formule innovative con ingredienti all'avanguardia come l'acido glicolico e salicilico per illuminare e rinnovare la pelle attraverso uno scrub profondo, che darà alla vostra pelle un leggero profumo fruttato al pompelmo. Una skincare perfetta non può esistere senza tonico, ed ecco che arriva in vostro soccorso Pixi con un prodotto a base di acido glicolico, aloe vera e ginseng, per una pelle dall'aspetto liscio ed equilibrato. Buffet di The Ordinary è invece un siero ad alta tecnologia creato per aggredire i segni del tempo, da provare insieme alla crema arricchita di vitamina C, da applicare prima di andare a dormire.
Anche Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, ha presentato una selezione di proposte per una routine skincare 100% vegana e totalmente cruelty free, ideale per rigenerare la pelle aiutando al contempo il pianeta. Prima novità è senza dubbio Ultraplant, uno struccante viso naturale composto da un blend di ingredienti a base vegetale ideale per idratare e detergere la pelle in modo delicato. «Reinventare un prodotto iconico come la cold cream galenica, la cui formulazione risale a ben 2000 anni fa, è stata una sfida ardua» ha raccontato Alessandro Commisso, Lush Product Inventor. «Dopo due anni di ricerca e sviluppo, siamo riusciti a bilanciare un blend di ingredienti a base vegetale capaci di detergere e pulire perfettamente la pelle senza l'utilizzo di conservanti sintetici. È fresca, completamente naturale e assolutamente efficace». Ultraplant è una formulazione ispirata alla classica cold cream. Contiene sei ingredienti (olio di jojoba, cere candelilla e di girasole, nettare di agave biologico, acqua di fiori d'arancio) attentamente selezionati, ideali per detergere e idratare la pelle con delicatezza e in modo efficace. Famoso per i suoi prodotti solidi, Lush ha ideato «Sleepy face» per detergere, idratare e calmare la pelle con delicatezza e «Like a virgin», ricca di olio di jojoba e limone per tonificare e illuminare la pelle.
Sempre attento agli sprechi e all'ambiente, Lush ha deciso di lanciare sul mercato un'alternativa ai dischetti struccanti e alle salviette usa e getta. A base di carragenina e fagioli cannellini finemente tritati, 7 to 3 è un dischetto struccante riutilizzabile delicato e gentile sulla pelle. Contiene infuso di orchidea dei temporali, fresca e purificante, e olio essenziale di ylang ylang equilibrante. Per attivare questo latte detergente solido basta bagnare il viso con l'acqua, inumidire un angolo del dischetto, massaggiarlo sulla pelle e risciacquare. Al nuovo lancio, si aggiungono poi il primer per il viso «Amazon prive» con olio di andiroba che calma i rossori e polvere di radici di marantea per regalare all'incarnato un vellutato effetto matte. «Banana skin» è invece un cremoso mix di cremose banane fresche, burro di mango idratante e un pizzico di amido di tapioca per una pelle vellutata, mentre «Argan» vi regalerà una pelle «da favola».
Continua a leggereRiduci
Asos e Lush ci mostrano una serie di prodotti per la cura della pelle, da condividere con il proprio partner e che guardano all'ambiente. La mascolinità è un concetto in costante cambiamento. Sono ormai lontani i tempi dell'uomo che non deve chiedere mai. Al «sono solo fatti miei» di Raz Degan si sono sostituiti personaggi della porta accanto. Gli idoli delle più giovani sono la promessa di Chiamami col tuo nome Timothée Chalamet, i giovani di Tik Tok come Chase Hudson e soprattutto le star della musica coreane, primi tra tutti i componenti del gruppo Bts. Faccia pulita, sorriso da bravo ragazzo e un tocco di make-up sono alla base del loro successo. Non è certo un caso se il trend maschile per il 2020 è quello delle unghie dipinte. L'uomo come la donna guarda alla bellezza, senza vergognarsi e senza perdere il consenso del gentil sesso. Lo skincare diventa così un momento da condividere e i maggiori marchi cercano di avvicinarsi sempre più al loro pubblico maschile. Lo sa bene Asos che ha deciso di proporre ai suoi clienti una serie di prodotti da usare insieme. Si parte con la crema idratante firmata First Aid Beauty, una miscela con olio di eucalipto adatta a viso e corpo, per idratare e rinfrescare la pelle. Per eliminare i punti neri invece scegliete la maschera a base di carbone Garnier, mentre per una pulizia più profonda, Glamglow - il marchio più amato dalle star di Hollywood - vi regala una maschera che combina sei super acidi per eliminare le cellule morte e spazzarle via lasciando la pelle fresca e liscia. Nip+Fab utilizza invece formule innovative con ingredienti all'avanguardia come l'acido glicolico e salicilico per illuminare e rinnovare la pelle attraverso uno scrub profondo, che darà alla vostra pelle un leggero profumo fruttato al pompelmo. Una skincare perfetta non può esistere senza tonico, ed ecco che arriva in vostro soccorso Pixi con un prodotto a base di acido glicolico, aloe vera e ginseng, per una pelle dall'aspetto liscio ed equilibrato. Buffet di The Ordinary è invece un siero ad alta tecnologia creato per aggredire i segni del tempo, da provare insieme alla crema arricchita di vitamina C, da applicare prima di andare a dormire.Anche Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, ha presentato una selezione di proposte per una routine skincare 100% vegana e totalmente cruelty free, ideale per rigenerare la pelle aiutando al contempo il pianeta. Prima novità è senza dubbio Ultraplant, uno struccante viso naturale composto da un blend di ingredienti a base vegetale ideale per idratare e detergere la pelle in modo delicato. «Reinventare un prodotto iconico come la cold cream galenica, la cui formulazione risale a ben 2000 anni fa, è stata una sfida ardua» ha raccontato Alessandro Commisso, Lush Product Inventor. «Dopo due anni di ricerca e sviluppo, siamo riusciti a bilanciare un blend di ingredienti a base vegetale capaci di detergere e pulire perfettamente la pelle senza l'utilizzo di conservanti sintetici. È fresca, completamente naturale e assolutamente efficace». Ultraplant è una formulazione ispirata alla classica cold cream. Contiene sei ingredienti (olio di jojoba, cere candelilla e di girasole, nettare di agave biologico, acqua di fiori d'arancio) attentamente selezionati, ideali per detergere e idratare la pelle con delicatezza e in modo efficace. Famoso per i suoi prodotti solidi, Lush ha ideato «Sleepy face» per detergere, idratare e calmare la pelle con delicatezza e «Like a virgin», ricca di olio di jojoba e limone per tonificare e illuminare la pelle. Sempre attento agli sprechi e all'ambiente, Lush ha deciso di lanciare sul mercato un'alternativa ai dischetti struccanti e alle salviette usa e getta. A base di carragenina e fagioli cannellini finemente tritati, 7 to 3 è un dischetto struccante riutilizzabile delicato e gentile sulla pelle. Contiene infuso di orchidea dei temporali, fresca e purificante, e olio essenziale di ylang ylang equilibrante. Per attivare questo latte detergente solido basta bagnare il viso con l'acqua, inumidire un angolo del dischetto, massaggiarlo sulla pelle e risciacquare. Al nuovo lancio, si aggiungono poi il primer per il viso «Amazon prive» con olio di andiroba che calma i rossori e polvere di radici di marantea per regalare all'incarnato un vellutato effetto matte. «Banana skin» è invece un cremoso mix di cremose banane fresche, burro di mango idratante e un pizzico di amido di tapioca per una pelle vellutata, mentre «Argan» vi regalerà una pelle «da favola».
Jeffrey Epstein (Getty Images)
Nel riquadro, Giancarlo Tulliani in una foto d'archivio
A Fontanellato il gruppo Casalasco inaugura l’Innovation Center, polo dedicato a ricerca e sostenibilità nella filiera del pomodoro. Presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini e il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta. L’hub sarà alimentato da un futuro parco agri-voltaico sviluppato con l’Università Cattolica.
Casalasco, gruppo leader nella filiera integrata del pomodoro, ha inaugurato oggi a Fontanellato il nuovo Innovation Center, un polo dedicato alla ricerca e allo sviluppo nel settore agroalimentare. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la competitività del Made in Italy e promuovere un modello di crescita basato su innovazione, sostenibilità e radicamento nel territorio.
All'evento hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini, il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta e il management del gruppo. Una presenza istituzionale che sottolinea il valore strategico del progetto.
Urso ha definito il nuovo centro «un passaggio fondamentale» e un esempio di collaborazione tra imprese, ricerca e istituzioni. Per Marco Sartori, presidente di Casalasco Spa e del Consorzio Casalasco del Pomodoro, l’hub «non è un punto d’arrivo ma un nuovo inizio», pensato per ospitare idee, sperimentazioni e collaborazioni capaci di rafforzare la filiera.
L’amministratore delegato Costantino Vaia parla di «motore strategico» per il gruppo: uno spazio dove tradizione e ricerca interagiscono per sviluppare nuovi prodotti, migliorare i processi e ridurre l’impatto ambientale. Tamagnini, alla guida di FSI – investitore del gruppo – ricorda che il progetto si inserisce in un percorso di raddoppio dimensionale e punta su prodotti italiani «di qualità valorizzabili all’estero» e su una filiera sostenibile del pomodoro e del basilico.
Progettato dallo studio Gazza Massera Architetti, il nuovo edificio richiama le cascine padane e combina materiali tradizionali e tecnologie moderne. I mille metri quadrati interni ospitano un laboratorio con cucina sperimentale, sala degustazione, auditorium e spazi di lavoro concepiti per favorire collaborazione e benessere. L’architetto Daniela Gazza lo definisce «un’architettura generativa» in linea con i criteri di riuso e Near Zero Energy Building.
Tra gli elementi distintivi anche l’Archivio Sensoriale, uno spazio immersivo dedicato alla storia e ai valori dell’azienda, curato da Studio Vesperini Della Noce Designers e da Moma Comunicazione. L’arte entra nel progetto con il grande murale di Marianna Tomaselli, che racconta visivamente l’identità del gruppo ed è accompagnato da un’esperienza multimediale.
All’esterno, il centro è inserito in un parco ispirato all’hortus conclusus, con orti di piante autoctone, una serra e aree pensate per la socialità e il benessere, a simboleggiare la strategia di sostenibilità del gruppo.
Casalasco guarda già ai prossimi sviluppi: accanto all’edificio sorgerà un parco agri-voltaico realizzato con l’Università Cattolica di Piacenza, che unirà coltivazioni e produzione di energia rinnovabile. L’impianto alimenterà lo stesso Innovation Center, chiudendo un ciclo virtuoso tra agricoltura e innovazione tecnologica.
Continua a leggereRiduci
Da sinistra in alto: Piero Amara, Catiuscia Marini, Sergio Sottani e Luca Palamara (Ansa)