«Le mie opere sono un simbolo della nostra mortalità». Jeff Koons si racconta in mostra a Firenze

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«Le mie opere sono un simbolo della nostra mortalità». Jeff Koons si racconta in mostra a Firenze
(photo Ela Bialkowska OKNO studio)

Il suo Rabbit detiene il record – con 91,1 milioni di dollari – per l’asta più cara dell’opera di un artista vivente. E il suo matrimonio con Cicciolina, finito con un divorzio, ha occupato le pagine dei tabloid per anni. Si può amarlo oppure odiarlo, ma non c’è nessuno che non conosca il suo lavoro più celebre, Balloon dog, ovvero un “cane di palloncini” formato gigante. E nessuno che non si sia posto la fatidica domanda: quella di Jeff Koons è davvero arte o una presa in giro? Queste opere, prodotte in serie dai suoi collaboratori nello stile di una bottega rinascimentale, valgono davvero milioni, o è tutta una questione di speculazione finanziaria?

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