2020-07-24
Lampedusa scoppia ma ne arrivano altri
Nelle ultime 24 ore sono sbarcati sull'isola 550 migranti. L'hotspot, che ha una capienza di circa 100 ospiti, ne contiene oltre 900. Matteo Salvini: «Il governo sta importando infetti per far scattare lo stato di emergenza». E il capo della polizia difende la «sua ministra».Per quanto abituata, 550 sbarcati in 24 ore sono davvero un'esagerazione per la piccola Lampedusa. L'hotspot è al collasso da tempo. Nella struttura di contrada Imbriacola fino a ieri pomeriggio c'erano oltre 900 immigrati a fronte di una capienza prevista di circa cento. C'è un unico padiglione funzionante e gli immigrati, tunisini per la maggior parte, sono ammassati in fila lungo i viali che costeggiano la struttura. Le autorità non hanno fatto in tempo a segnalare un avvistamento e a far partire i soccorsi che dopo qualche minuto ce n'era già un altro da segnalare. Guardia di finanza e capitaneria di porto hanno lavorato senza sosta. Alla fine la conta è arrivata sulla soglia dei 30 sbarchi. In un unico intervento, poco prima dell'alba, la capitaneria di porto è riuscita a rintracciare tre barche della speranza con a bordo 103 immigrati provenienti dalla Libia, dalla Tunisia e dal Bangladesh. La notte scorsa, invece, la guardia costiera ha tirato a bordo 90 immigrati che erano su un gommone alla deriva a sud dell'isola. E sono solo 200 gli immigrati imbarcati sul traghetto di linea con destinazione Porto Empedocle per alleggerire le presenze nell'hotspot. A disporlo è stata la Prefettura di Agrigento. A Lampedusa nel frattempo è nato un comitato spontaneo che ha organizzato un referendum al quale hanno partecipato oltre 2.000 persone. Il sì alla chiusura dell'hotspot locale e il blocco degli sbarchi è stato votato dal 90 per cento dei cittadini. C'è preoccupazione, soprattutto per i casi di immigrati contagiati. Il leader della Lega Matteo Salvini è arrivato a Lampedusa nel pomeriggio, dove è stato accolto tra gli applausi da supporter, ma anche da lampedusani. E ha sganciato una bomba: «Il governo sta importando infetti. Magari è una strategia per tenerci sotto lo stato di emergenza fino al 31 ottobre». E ha annunciato: «Noi non li facciamo uscire dall'aula se questi vogliono tenere sotto ricatto gli italiani fino al 31 ottobre. Non c'è nessuna emergenza sanitaria, chiunque voglia prorogare lo stato d'emergenza è un nemico dell'Italia e degli italiani». Dopo la visita all'hotspot ha aggiunto: «Ci sono 800 persone invece di 190, quasi tutti adulti, maschi, giovani, in forma e belli robusti. Questi non sono naufraghi, c'è un vergognoso traffico di esseri umani di cui il governo italiano è complice in maniera criminale». Franco Gabrielli, capo della polizia, ha provato a metterci una pezza: «La preoccupazione di casi di Covid tra i migranti che arrivano nel nostro Paese è al vertice delle preoccupazioni della mia ministra, che ovviamente non sta sottovalutando questa questione. Ci sono dei dati confortanti. Per esempio tutte le persone che sono sbarcate a Lampedusa sono risultate tutte negative. A volte si crea anche un meccanismo di veicolazione non corretta e di preoccupazione non giustificata». In Basilicata, però, di infetti ne sono arrivati 37, smistati da Lampedusa. E il senatore leghista Pasquale Pepe ha interrogato il ministro Luciana Lamorgese: «Grazie al pressappochismo, alla disattenzione e alla incapacità del governo, ha creato le condizioni perché si generasse quello che ad oggi può essere definito il caso Basilicata». Che era Covid free prima del trasferimento degli immigrati, finanche alle porte di Matera, una delle mete turistiche più accorsate del Mezzogiorno. La Prefettura sta valutando la possibilità di trasferirli altrove. Per ora restano in isolamento in un centro di accoglienza a Irsina, dove ieri è stata anche aggredita una troupe Rai della Tgr che stava documentando le condizioni del centro d'accoglienza. Il sindaco di Potenza Mario Guarente sta valutando azioni legali, perché nella sua città di immigrati contagiati ne sono arrivati 26: «Ci era stato detto che arrivavano tutti con tampone negativo salvo poi scoprire che si trattava di un test sierologico inattendibile. È scandaloso». Per ora, comunque, di nuove navi per la quarantena non se ne sono viste. Lamorgese si è limitata ad annunciare che «si sta lavorando per avere altre due navi». Poi ha ammesso che a oggi sono 163 i gli immigrati sbarcati in Italia risultati positivi al Covid. Dalla Calabria tuona la governatrice di centrodestra Jole Santelli: «Ho sottolineato la necessità di avere queste navi per la quarantena in mare. Spero vada in porto la gara altrimenti si faccia la requisizione. La quarantena deve essere svolta fuori da ambito territorio italiano». Per ora ci sono un po' di conti da pagare. Il costo per la messa a disposizione di una nave da quarantena da parte della compagnia italiana di navigazione Alan Kurdi e della nave spagnola Aita Mari è stato di 423.182 euro. L'importo peraltro non è stato ancora corrisposto. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, ha snocciolato un po' di dati: «Gli sbarchi sono aumentati di oltre il 300 per cento rispetto allo scorso anno, ne sono arrivati più di 10.000 e questa è l'unica voce che abbiamo in attivo in Italia». E come era accaduto a Siderno dieci giorni fa, dove i poliziotti del commissariato che hanno accolto gli immigrati hanno tirato un sospiro di sollievo solo dopo i tamponi, anche in Puglia tra le forze di polizia c'è forte preoccupazione. A denunciarlo è Valter Mazzetti, segretario generale dell'Fsp polizia di Stato: «Proseguire così in tema di gestione dei migranti è impossibile. Il lavoro è troppo per il numero di uomini che devono svolgerlo, le garanzie troppo poche, le tutele scarse, i rischi altissimi specie a causa dell'emergenza Covid-19, e adesso anche i numerosi arrivi da Lampedusa rendono la situazione simile a una bomba a orologeria».
Charlie Kirk (Getty Images)