2024-09-14
Lagarde non accetta critiche: «Io sono indipendente». Tajani la riporta sulla Terra
Il taglio dello 0,25% delude Roma che sperava nel doppio. Ma il presidente della Banca centrale tira dritto: «Zero pressioni». Il vicepremier insiste: «Non è intoccabile».Può la presidente di una Banca centrale presiedere un istituto così importante non capendo una mazza di economia e mettersi pure a litigare coi governi che subiscono le sue scelte? Purtroppo sì, si chiama Christine Lagarde e presiede - ahi noi - la Banca centrale europea. Opera come se fosse una scolaretta che ha preso male gli appunti del manuale di economia e ha nel cervello (lo diciamo per eccesso) un solo dato, il 2%, cioè ciò che c’è scritto nei Trattati europei a proposito dell’inflazione. Tutto il resto dell’economia per lei non esiste e, non esistendo nel suo cervello, non lo considera.Come ha spiegato molto bene Nino Sunseri ieri su La Verità, il taglio che ha fatto dello 0,25%, portando i tassi al 3,5%, senza alcun impegno o indicazione su cosa farà a dicembre, dimostra che la signora non è capace di «alcun atto di coraggio nonostante la crescita dell’Eurozona presenti variazioni da prefisso telefonico». È sempre Sunseri a scrivere che «la crescita prevista per quest’anno è di 0,8% (contro il precedente 0,9%) e di 1,3% nel 2025 (contro il precedente 1,4%). L’inflazione dovrebbe attestarsi in media al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026». Capite la follia di tenere il tasso al 3,5% con un’inflazione che è sostanzialmente già al 2%? Capite che alla Lagarde sfugge una questione semplicissima dell’economia? E cioè che per farla crescere bisogna diminuire i costi a carico delle famiglie e delle imprese: uno di questi costi è quello del denaro che, se non lo fai calare, pesa negativamente sulle possibilità di investimenti delle imprese e, dunque, sullo sviluppo dell’economia europea. Questo vuol dire che, mentre tendi inutilmente, negativamente e in un modo che danneggia pesantemente lo sviluppo economico, a quel maledetto 2%, unico dato economico che la Lagarde legge, non considerando, come farebbe un economista di serie zeta, tutti i dati di contesto, ebbene, come ha titolato giustamente La Verità ieri, «La Lagarde taglia, ma non cuce». Chi ne risente sono le famiglie e le imprese ma, di tutto ciò, alla guida della Bce non pare fregare molto.L’Italia ha protestato per questo taglio, così esiguo, dei tassi in un momento in cui c’è bisogno di ripresa: il costo del denaro grava su di essa in modo esiziale, con due importanti ministri: quello degli Esteri, Antonio Tajani (di Forza Italia), e quello delle Imprese, Adolfo Urso (Fratelli d’Italia). La Lagarde ha risposto ieri mattina: «Le critiche dell’Italia? La Bce è indipendente, ci teniamo lontani da pressioni politiche». Indipendente sì, ma dall’uso del cervello e dalla ragionevolezza economica, nonché nonché da qualsiasi sensibilità legata allo sviluppo del Pil. E lontana sì, ma non dalle pressioni economiche, dalle pressioni che vengono dai soggetti che, unici, possono far ripartire l’economia: le famiglie e le imprese. Ma in tutta Europa non si può trovare un tutor che dia lezioni private di economia alla signora Lagarde? Giustamente Tajani ha controreplicato dicendo l’ovvio: «Lo 0.25% è un taglio troppo basso per favorire la crescita, perché il costo del denaro troppo alto impedisce alle imprese di poter essere competitive e di poter raccogliere prestiti per fare progetti. Era più giusto tagliarlo dello 0,50%: non è un delitto di lesa maestà dire che la penso diversamente. Questo non significa limitare l’indipendenza di un’istituzione. L’indipendenza la rispetto, però la Bce non è intoccabile: è indipendente ma può essere criticata come qualsiasi istituzione, tant’è che la signora Lagarde deve andare di fronte al Parlamento europeo a riferire di ciò che fa. Che un politico, un ministro, dica “ci vuole più coraggio”, non mi pare offensivo». La stessa Lagarde tempo fa raccontò dettagli della sua vita privata sostenendo che «a 63 anni si può essere straordinariamente felici e sotto tutti i punti di vista: mentale, fisico e sessuale». Ha pure detto che tiene molto al suo aspetto fisico, tanto da allenare i glutei in ascensore, ma «anche durante le riunioni. Soprattutto quando sono interminabili. Appoggio la schiena contro la sedia e contraggo i muscoli». Cara signora Lagarde, immagino che si riferisca ai suoi glutei, ma sappia anche che lei, col suo operato, impone da anni alle europee e agli europei, soprattutto famiglie e imprese, gente che ha contratto mutui o prestiti dalle banche, di contrarre i medesimi muscoli dei glutei per evitare gli effetti nefasti delle sue politiche assurde. Ormai, a furia di contrarli, sono diventati glutei da body builder; eppure, lei è riuscita ugualmente a distruggerli. Invece di contrarre i glutei mentre è in riunione, provi a spremere il cervello per mettere in campo una politica monetaria che ci aiuti a incrementare la nostra ricchezza.Quando faceva l’avvocato, lo ha rivelato lei, «i clienti giapponesi erano convinti che fossi lì solo per servire il caffè». Probabilmente avevano capito che con i glutei duri riusciva a portare il vassoio con i caffè senza che le tremassero le mani con passo deciso. Quanto ameremmo che tornasse a servire il caffè.Ha letto anche il Rapporto di Mario Draghi non capendoci praticamente niente e ha speso parole insignificanti, sostenendo che il Rapporto contiene «una diagnosi severa ma accurata». E ci credo, Draghi dice il contrario di quello che lei sta facendo. Ma non solo, ha osato anche affermare che «se la produttività aumenterà, sarà una bella notizia, così come il completamento del mercato unico dei capitali». Peccato che il suo operato vada in senso completamente opposto.Purtroppo, aveva ragione Mark Twain: «Tutto ciò di cui hai bisogno in questa vita è ignoranza e fiducia poi il successo è assicurato». Pensa se Twain avesse conosciuto la Lagarde.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.