2023-06-28
La Lagarde annuncia altri rialzi e spacca l’Ue
La presidente della Bce: «Il nostro lavoro non è finito, tassi su a luglio». Al fronte del Nord guidato da Berlino si contrappongono i Paesi capitanati dall’Italia. Antonio Tajani: «Così rischiamo la recessione». Il banchiere irlandese Philip Lane frena: «Decidiamo in base ai dati».«Il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a luglio». La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha dato l’annuncio ferale al forum delle banche centrali di Sintra, in Portogallo. Spiegando che «l’impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno». Per Lagarde sono due i fattori fondamentali nella traiettoria della politica monetaria: portare i tassi a livelli «sufficientemente restrittivi» e mantenerli «per tutto il tempo necessario». Quando sarà toccato il picco, non si sa. «Il livello massimo dei tassi sarà determinato in base alle circostanze contingenti. Dipenderà da come evolveranno nel tempo l’economia e le varie forze che ho descritto. E dovrà essere sottoposto a riesame costante», ha aggiunto Lagarde. «L’incertezza riguardo alla trasmissione deriva dal fatto che l’area dell’euro non vive una fase sostenuta di aumento dei tassi dalla metà degli anni 2000 e non ha mai assistito a rialzi così rapidi. Per questo ci si interroga sul ritmo e sull’intensità della trasmissione della politica monetaria alle imprese e alle famiglie, rispettivamente mediante la spesa sensibile agli interessi e il pagamento dei mutui ipotecari», ha aggiunto. Di chiaro, nella strategia dell’Eurotower, resta quindi, solo l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2% nel medio termine. E di certo c’è solo che a luglio la corsa dei tassi continuerà. Ma a settembre cosa succederà? Nel board della Bce ci sono due fronti. Quello del Nord, in cui troviamo la solita Germania (pur alle prese, come abbiamo raccontato ieri, con le perdite derivanti dal programma di acquisto di obbligazioni proprio della Bce) ma anche Gediminas Simkus, governatore della Banca centrale lituana e membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea che in una intervista a Cnbc ha confermato la necessità di un aumento a luglio e ha detto di non essere sorpreso «di discutere in sede di consiglio direttivo un rialzo anche a settembre». Ancora più netto è stato il banchiere centrale lettone Martin Kazaks secondo il quale i mercati stanno sbagliando a prezzare un taglio dei tassi agli inizi del 2024.Tra chi, invece, non vuole una nuova stretta in autunno c’è l’irlandese Philip Lane che nei giorni scorsi ha reso dichiarazioni opposte a quelle della collega tedesca del board della Bce, Isabel Schnabel: quest’ultima aveva sostenuto la necessità procedere con i rialzi, aggiungendo che se proprio la Bce deve sbagliare, meglio sarebbe farlo per eccesso e non per difetto. In altre parole, possiamo e dobbiamo rischiare un aumento dei tassi eccessivo, anziché debole. Lane non è d’accordo e ha invitato alla prudenza per dopo l’estate decidendo sulla base dei dati macroeconomici, senza però mettere le mani avanti. «Troppo in là con il tempo» ha spiegato Lane, per dire già oggi cosa faremo. Il fronte del Nord Europa non è dunque compatto. E quando a Francoforte si vota sui tassi, il consenso richiesto è quasi sempre, se non l’unanimità, perlomeno un’amplissima maggioranza dei votanti. Intanto le parole di ieri di madame Lagarde hanno fatto sollevare una levata di scudi a ben quattro ministri del governo Meloni: per il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani «non va in direzione della crescita continuare ad aumentare i tassi di interesse, soprattutto non condivido gli annunci fatti in largo anticipo come fatto oggi da Lagarde. Con i tassi troppo alti si rischia la recessione». Per l’altro vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, quella annunciata da Christine Lagarde è «una scelta insensata e dannosa, anche perché l’inflazione è stata causata dai prezzi dell’energia. Chiederemo un incontro con il rappresentante italiano nel board della Bce per discutere il problema e analizzare soluzioni». Per il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, le scelte della Bce sono «davvero poco comprensibili» e «fino ad oggi non hanno avuto efficacia». E anche per il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin «un eccessivo aumento dei tassi rischia di essere un boomerang. Ci vuole cautela». Al coro si è aggiunto Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco: «Ci preoccupa lo stato di incertezza e ci preoccupa che i tassi di interesse siano al 4% e stamattina sia stato annunciato un nuovo incremento per luglio. Ci preoccupa l’impatto sugli investimenti che sono già deboli. Ci vuole attenzione che con il rialzo dei tassi non si crei un avvitamento contorto dell’inflazione che a fine anno potrebbe rivelarsi ben al di sopra delle stime».Sullo sfondo, suona, infine, l’allarme lanciato dall’Antitrust: durante il 2022 oltre la metà delle famiglie ha eroso i propri risparmi e «al forte aumento dei tassi praticati a famiglie e imprese per i prestiti bancari non è seguito un corrispondente aumento dei tassi di interesse riconosciuti ai depositanti», ha detto il presidente del Garante, Roberto Rustichelli.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.