2024-03-08
La Lagarde adesso si lamenta per la crescita dei salari e blocca i tassi di interesse
Il presidente Bce vede pericoli per l’inflazione dalle retribuzioni. Fabio Panetta (Bankitalia): non serve a molto aspettare i nuovi contratti. Ribassi rimandati almeno a giugno.Tutto come da copione sui tassi di interesse. Il comitato direttivo della Bce ieri li ha lasciati invariati. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4% e quello sui prestiti marginali al 4,75%. È la quarta pausa nel ciclo di dieci rialzi consecutivi cominciato a luglio 2022. Ieri la riunione non ha proprio discusso un possibile taglio. Per sapere se verranno finalmente abbassati, bisognerà aspettare almeno giugno che sarà un mese decisivo. Con un occhio alle prossime mosse della Fed (gli investitori hanno fatto slittare a luglio la data più probabile per un taglio dei tassi, pur non escludendo giugno). Nessuna sorpresa, dunque. A Francoforte si naviga ancora a vista: a preoccupare Christine Lagarde sono soprattutto le dinamiche salariali, con numerosi negoziati in corso fra le parti sociali in Europa. «Anche se gran parte degli indicatori d’inflazione sono ulteriormente rallentati, restano pressioni inflazionistiche interne, specialmente la crescita dei salari», ha detto la presidente della Banca centrale europea. Secondo Lagarde gli stipendi sono «un fattore sempre più importante per la dinamica dell’inflazione». Non la pensa allo stesso modo il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, secondo il quale si può già tagliare e non serve a molto attendere di vedere i nuovi contratti di lavoro, perché dei ritocchi al rialzo dei compensi non dovrebbero innescare una spirale fra prezzi e salari in un'economia europea debolissima dopo una forte perdita del potere d’acquisto dei lavoratori. In Italia i contratti in attesa di rinnovo sono 29 e coinvolgono circa 6,5 milioni di dipendenti, il 52,4% del totale. Quelli in vigore sono 44, riguardano il 47,6% dei dipendenti, circa 5,9 milioni. Nel quarto trimestre sono stati rinnovati tre contratti (agenzie recapiti espressi, credito e grafiche-editoriali) ma è scaduto quello delle aziende alimentari. Il tempo di attesa di rinnovo è aumentato dai 20,5 mesi di gennaio 2023 ai 32,2 mesi di dicembre 2023. Non solo. Il nostro Paese ha registrato il calo dei salari reali più forte tra le principali economie Ocse, si legge nel rapporto dell'Employment Outlook dell’organizzazione per la cooperazione lo sviluppo economico. Alla fine del 2022, i salari reali nella Penisola erano calati del 7,5% rispetto al periodo precedente la pandemia contro una media Ocse del 2,2%.In generale, a livello europeo, secondo gli analisti la crescita salariale negoziata inizierà a diminuire nel corso del 2024. A questo punto è probabile che Francoforte attenda i numeri relativi al primo trimestre dell’anno - previsti per maggio e considerati «la prova del nove» - prima di agire. La Bce ieri ha intanto tagliato le stime sull’inflazione ma anche quelle del Pil per il 2024, mettendo in guardia sui rischi che derivano dalle tensioni geopolitiche. Le previsioni sull’inflazione sono state riviste al ribasso, in particolare per il 2024, «principalmente per effetto del minore contributo dei prezzi dell'energia». Gli esperti indicano ora che i prezzi al consumo si collocherebbero in media al 2,3% nel 2024, al 2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Anche l’inflazione al netto dell’energia e degli alimentari è stata corretta al ribasso, a una media del 2,6% nel 2024, del 2,1% nel 2025 e del 2,0% nel 2026. Tagliata anche la proiezione della crescita per il 2024 allo 0,6%: «l’attività economica dovrebbe rimanere moderata nel breve periodo, per poi salire dell’1,5% nel 2025 e dell'1,6% nel 2026, sostenuta inizialmente dai consumi e in seguito anche dagli investimenti», si legge nella nota al termine della riunione. Lo stesso comunicato sottolinea che il consiglio direttivo «ritiene che i tassi di interesse di riferimento della Bce si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale» al ritorno dell’inflazione all'obiettivo del 2%. «Le decisioni future assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario» e si «continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione». In particolare, le decisioni sui tassi «saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria». Nel dettaglio i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale «rimarranno invariati rispettivamente al 4,5%, al 4,75% e al 4%». Una decisione che è stata «unanime».Per il futuro, Lagarde ha ribadito per l’ennesima volta in conferenza stampa che «continuerà a prestare attenzione ai dati economici. Si saprà qualcosa in più ad aprile, molto di più a giugno», ha aggiunto incalzata sulla tempistica di un eventuale taglio del costo del denaro. La numero uno dell’Eurotower ha inoltre confermato che «l’economia della zona euro resta debole ma si vede una ripresa graduale nel corso del 2024». Quanto al programma di acquisto per l'emergenza pandemica il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nella prima parte del 2024. Nella seconda parte dell’anno intende ridurre il portafoglio del Pepp di 7,5 miliardi di euro al mese, in media, e terminare i reinvestimenti nell'ambito di tale programma alla fine del 2024.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.