2025-08-30
La nuova Farnesina
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Da gennaio 2026 parte la riforma del ministero degli Esteri approvata in un cdm lampo. Tajani promette: «Sarà una riforma a costo zero».Annunciata il 28 agosto in una conferenza stampa tenuta dallo stesso vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, la nuova Farnesina acquisirà più poteri e più competenze. «Per un'amministrazione più efficiente e più moderna. E per far sì che la nostra politica estera possa essere sempre più pregnante e possa portare sempre più risultati positivi per i nostri concittadini».Tajani ha spiegato che «di fronte a quello che sta accadendo nel mondo per quanto riguarda il commercio internazionale, e visto che quest'ultimo rappresenta più del 30% del Pil e c'è una strategia del governo per rinforzare l'export fino a 700 miliardi di euro nel 2027, serviva riorganizzare il ministero" che con la riforma, in vigore dal 1 gennaio 2026, sarà 'bicapite', una testa politica e una economica guidate rispettivamente da due Segretari generali aggiunti». Si dividono i compiti e si fanno nuove nomine quindi. Verrà istituita anche una direzione generale della crescita, che sarà un punto di riferimento per tutte le imprese e avrà il compito di «rafforzare l'export: noi vogliamo far sì che il ministero degli Esteri sia un ministero a forte trazione economica». Una riforma che appare formale ma che in realtà secondo gli addetti ai lavori è sostanziale. Una riforma che nasce come conseguenza di una trasformazione di un ministero che diventa sempre più centrale e importante rispetto al passato. Una riforma che «avviene a costo zero», ha rivendicato il ministro che poi ha annunciato anche la nascita di una direzione generale che si occuperà della sicurezza cibernetica «per garantire maggior difesa di tutte le informazioni sensibili che ci sono nel nostro ministero». In questo senso, «inaugureremo presto anche una sala cyber, che sarà visitabile, dove si potrà toccare con mano il nostro impegno su temi quali IA, nuove tecnologie, lotta alla disinformazione».«La dg avrà una parte politica e una parte tecnica dove cercheremo di avere il maggior numero possibile di esperti, abbiamo già chiesto ad altre amministrazioni, soprattutto alla difesa, di avere persone che possano contribuire a dare risposte concrete e evitare attacchi cibernetici, che ci sono stati».Terzo punto della riforma prevede la creazione di «una unità dedicata alla semplificazione, per permettere al nostro ministero di ridurre i passaggi burocratici e offrire ai cittadini anche servizi sempre più efficaci e puntuali: penso al potenziamento dei servizi della rete consolare e anche i servizi Viaggiare Sicuri e Dove Siamo Nel Mondo».Inoltre «avremo una nuova direzione generale per i servizi ai cittadini all'estero e le politiche migratorie per rafforzare l'efficienza e l'operatività nell'erogazione dei servizi per gli italiani nel mondo». Infine, «abbiamo deciso di ampliare la 'cantera' dei diplomatici: apriamo il concorso diplomatico a tutti i corsi di laurea»., ha annunciato Tajani. «Perché uno che è laureato in fisica o in medicina non può fare il diplomatico? L'importante è che superi il concorso» l'idea del ministro. "Stiamo lavorando addirittura per far sì che ci siano più specializzazioni all'interno della carriera diplomatica: vogliamo avere esperti in diversi settori e far crescere la qualità dei nostri diplomatici».
Giorgia Meloni e Donald Trump (Ansa)