2019-10-07
La medicina è magnifica se sa essere umile
Ricordiamoci sempre che non è una scienza. E la storia è piena di successi ma anche di disastri. Ci sono stati dottori che hanno dichiarato che la razza ariana esisteva ed era superiore. Mentre altri sono morti mentre lottavano per arginare le epidemie.Attenti: la medicina non è una scienza. È un'arte: l'arte di lenire un dolore, di suturare un ferita. Ma per essere magnifica deve essere umile. E ricordare che nelle mani dei dottori ci sono stati grandi successi. Ma anche disastri.Fate il master da muratore. Nel tempo libero, di sabato mattina o la domenica pomeriggio, non andate al centro commerciale e meno che mai a correre, che produce più anidride carbonica e Greta Thunberg ci resta male. Fate il master da muratore. Cercate un muratore che vi insegni il mestiere un paio di ore a settimana e, al massimo in un mese, sarete capaci di tirare su un muro. Costruite muri. La civiltà è nata all'interno di mura. La famiglia è custodita all'interno di mura. Anche la cellula ha una parete cellulare, senza la quale non può vivere. Costruire muri è costruire la potenzialità dell'amore. Le pecore adorano i muri mentre i lupi li odiano. E dato che questo è il tempo in cui i cani da pastore hanno dato le dimissioni, è meglio che le pecore si diano da fare da sé, apprendendo la nobile arte del costruttore di solide mura che le separino dai lupi. Saper fare un muro dà un enorme senso di potenza. Può essere infinitamente utile se avete deciso di ristrutturare la cucina e può essere infinitamente utile se un simpatico gruppo di spacciatori nigeriani, atletici e multiculturali più di voi, si piazza ai giardinetti di fronte a casa vostra. Essere in grado di murare rapidamente una finestra o l'ingresso del garage vi permetterà di riqualificare il vostro immobile in una situazione che, viceversa, potrebbe rapidamente svalutarlo. In un paese con le frontiere aperte, anzi spalancate, i master più tradizionali risultano essere obsoleti, tanto tutte le società e le fabbriche crolleranno una dopo l'altra. Nessuno può sopportare il peso delle tasse necessarie a mantenere i nuovi venuti, lieti e festanti. I nuovi venuti arriveranno in tanti, misericordiosamente accompagnati dall'entusiasmo della nuova Chiesa 2.0, sempre più spumeggiante e amante dei migranti come unico possibile sale della terra. Quindi, ne deduciamo, una chiesa che detesta i restanti, quelli che si battono per la propria terra, che non la abbandonano. Perciò, ai restanti non resta che imparare a fare muri.E, a proposito di terra, fate anche il master da agricoltore. Piantate i pomodori sul terrazzo, le melanzane sul tetto, gli alberelli da frutto in cortile: sono più decorativi degli inutili salici piangenti e di una quercia rubra. È una straordinaria soddisfazione cucinarsi il minestrone con i frutti di quanto si è coltivato con le proprie mani, tanto più se non c'è niente altro. Poi, quando tasseranno l'emissione di anidride carbonica, grazie a Greta, chi ha un albero che la riconverta in ossigeno avrà anche uno sconto.La medicina non è una scienza. La fisica è una scienza: possiamo prevedere esattamente in quanto tempo una certa dose di cloruro di sodio si scioglierà in un litro di acqua a 35°. Perciò, eliminiamo subito questa affermazione, ovvero che la medicina sia una scienza, perché è falsa. Il giorno, peraltro improbabile, in cui conosceremo la struttura molecolare e atomica di ogni singolo essere umano, saremo in grado di prevedere gli effetti di ogni farmaco e di ogni intervento: allora, la medicina potrebbe somigliare alla scienza. Al momento, invece, si va avanti per tentativi e statistiche. Lo stesso antibiotico somministrato al soggetto A può determinare la guarigione da polmonite e nessun effetto collaterale, mentre al soggetto B può causare il miglioramento della polmonite ma effetti collaterali gravi come diarrea e infine al soggetto C una crisi allergica, perché né i tre soggetti né le loro polmoniti erano uguali. La maggior parte delle persone viene rasserenata dall'uso di ansiolitici, al contrario alcune ne sono eccitate. Tutti i medici hanno serenamente prescritto farmaci che, a volte, sono stati tolti dal commercio in quanto risultati nocivi. Si definisce «iatrogeno» l'effetto dannoso causato da pratiche e trattamenti medici. La storia della medicina è un disastroso insieme di effetti iatrogeni. La pericolosissima talidomide, per esempio, un farmaco teratogeno che può causare malformazioni, fu venduta con un foglietto illustrativo che lo raccomandava in gravidanza. La febbre puerperale fu trasmessa, spesso, dalle mani non lavate dei medici che, dopo aver fatto le autopsie, assistevano anche i parti. Micidiali enterocoliti sono arrivate dopo allattamenti artificiali, spesso consigliati da medici. E quanti danni hanno fatto gli interventi di tonsillectomia inutili? Per non parlare del timo, una ghiandola normalmente ipertrofica nei bambini che, erroneamente trattata con irradiazioni, causa un crollo delle difese immunitarie.Ci sono laureati in medicina che hanno difeso il fumo di sigaretta o hanno dichiarato che la razza ariana esisteva ed era superiore: indossati i loro camici bianchi, hanno perfino misurato il cranio e il naso ai ragazzini buttando fuori dalle scuole quelli che si chiamavano Primo Levi, Albert Cohen o Albert Einstein. Gli psichiatri sovietici dichiararono «malati mentali» quanti avevano perplessità sul livello di felicità che si raggiungeva vivendo nel «paradiso dei lavoratori». E poi ci sono stati Josef Mengele e i suoi omologhi giapponesi dell'Unità 731, un orrore mai raggiunto, ma anche gli esperimenti di Donald Ewen Cameron fatti con centinaia di elettroshock, Lsd e droghe paralizzanti su pazienti psichiatrici non consenzienti. Più di una volta, ci sono stati medici che si sono venduti al potere politico oppure più banalmente al conformismo, al desiderio di uniformarsi al pensiero unico. E poi ci sono tutti gli altri: quelli che hanno seguito i parti, hanno suturato le ferite, sono rimasti in piedi ore e ore nelle sale operatorie.I tanti medici morti mentre cercavano di arginare le epidemie e quelli che, invece, sono riusciti ad arginarle, sopravvivendo. Ci sono i medici che hanno messo a rischio la loro vita per cercare di salvare i feriti e ce l'hanno fatta. La medicina esiste, può essere magnifica o fare disastri. La medicina, quindi, deve essere cauta e ricordare che non è una scienza. Deve avere l'umiltà di ascoltare: quando i pazienti, o i genitori dei pazienti bambini, denunciano effetti collaterali non si può fare altro che ascoltarli e prendere nota, con umiltà. La medicina deve ascoltare i malati e fare molta attenzione ai protocolli che standardizzano la prevenzione o la cura delle malattie come se la medicina fosse una scienza, mentre non lo è. E dato che la medicina non è una scienza esatta, dobbiamo restare attaccati, come patelle a uno scoglio, alla nostra prima regola che è: non nuocere. La nostra regola non è fare quello che vuole il paziente. Se arriva un paziente che dice di non volere più il braccio destro perché lo sente estraneo, in quanto soffre di un disturbo di identità corporea, certo un medico non deve amputare il braccio ma curare la mente che non accetta l'integrità del corpo. Considero anche la volontà di abortire una specie di disturbo di identità corporea che rifiuta la propria discendenza e la gravidanza come estranea. Mentre la gravidanza non lo è mai, dentro l'utero c'è un bimbo e la donna che crede di non volerlo è sua madre. E se un medico la accontenta, uccidendo quel piccolo ammasso di cellule che muove già le manine, quella donna prima o poi avrà il cuore ferito dal rimpianto. Se un uomo ci dice che non vuole i suoi organi genitali, non dobbiamo amputarli, ma curare la sua mente e se una donna ci dice che vuole morire non dobbiamo ucciderla, ma aiutarla a ritrovare la vita. Noi siamo medici. Il nostro compito è curare e non nuocere. Non siamo una scienza. La nostra è un'arte, l'arte di lenire il dolore, l'arte di suturare una ferita, l'arte di mettere un neonato nelle braccia della sua mamma e non di strapparlo a quelle braccia per darlo in mano a Ricky Martin. Un bimbo che è costato una sindrome da iperstimolazione ovarica alla donna che ha messo a disposizione i suoi ovuli. Un bimbo che è costato una gravidanza e un parto alla donna che l'ha portato in grembo per nove mesi. Quel bimbo, privato di quel corpo di cui ha imparato a conoscere la voce, avrà una ferita primaria. Porca miseria, siamo medici.
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)