2019-06-06
La Lega riprova l’assalto alla rossa Emilia
Nei ballottaggi di domenica prossima torna la sfida tra centrodestra e centrosinistra. M5s in corsa solo a Campobasso. Cruciale la battaglia di Ferrara: in caso di vittoria del «suo» Alan Fabbri (sfiorata al primo turno), Matteo Salvini può ambire a prendersi la Regione.Si torna al voto domenica 9 giugno per il secondo turno delle amministrative. Urne aperte in 136 comuni dalle 7 alle 23. Si vota tracciando il segno sul simbolo di una lista collegata a un candidato sindaco oppure si può scegliere quest'ultimo senza indicare alcuna lista. Dal punto di vista politico, si torna alla contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra: solo a Campobasso il M5s è riuscito ad approdare al secondo turno. Nelle altre città, gli elettori grillini saranno decisivi per la vittoria.Per quanto riguarda i 15 capoluoghi al ballottaggio, in 10 di questi il sindaco uscente è del Pd, in 2 di Forza Italia, in una di Fratelli d'Italia, in una del M5s e ad Avellino c'è un commissario prefettizio. A Potenza la sfida sarà tra Mario Guarente, di centrodestra (44,73% al primo turno) e Valerio Tramutoli, sostenuto da due liste civiche (27,41%); a Campobasso troviamo l'unico candidato del M5s che riesce ad approdare al secondo turno: Roberto Gravina (29,41%) se la vedrà con la candidata del centrodestra Maria Domenica D'Alessandro (39,71%); ad Ascoli Piceno vanno al ballottaggio Marco Fioravanti, di centrodestra (37,38%) e Piero Celani, sostenuto da liste civiche (21,43%); ad Avellino sfida interna al centrosinistra che piazza due candidati al ballottaggio: Luca Cipriano (32,5%) e Gianluca Festa (28,6%); a Biella la sfida sarà tra il candidato del centrodestra Claudio Corradino (39,95%) e Donato Gentile, sostenuto da alcune liste civiche. Pd al ballottaggio anche a Verbania, dove il sindaco uscente, Silvia Marchionini (37,5%), sfida il candidato del centrodestra Giandomenico Albertella (45,81%).Ballottaggio anche per il sindaco uscente di Vercelli Maura Forte, di centrosinistra (24,66%), contro Andrea Corsaro del centrodestra (41,89%). A Cremona sfida tra Gianluca Galiberti di centrosinistra (46,37%) e Salvatore Malvezzi di centrodestra (41,65%); a Ferrara ballottaggio tra Alan Fabbri di centrodestra (48,44%) e Aldo Modonesi di centrosinistra (31,75%); a Foggia tra Franco Landella di centrodestra (46,11%), e Pippo Cavaliere per il centrosinistra (33,71%), a Forlì sfida decisiva il 9 giugno tra Gian Luca Zattini di centrodestra (45,8%), e Giorgio Calderoni di centrosinistra (37,21%). A Livorno duello al ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Luca Salvetti, (34,2%) e Andrea Romiti, di centrodestra (26,64%). A Reggio Emilio sfiora, con il 49,13%, la vittoria al primo turno Luca Vecchi di centrosinistra, che dovrà vedersela al ballottaggio con Roberto Salati di centrodestra (28,22%). A Prato Matteo Biffoni, di centrosinistra (47,16%), se la vedrà con Daniele Spada, di centrodestra (35,12%). A Rovigo vanno al ballottaggio Monica Gambardella di centrodestra (38,17%) e Edoardo Gaffeo di centrosinistra (25,42%).Riflettori accesi, in particolare, sui «fortini rossi» dell'Emilia Romagna, regione che alle europee del 26 maggio scorso ha scoperto di essere diventata leghista, con il Carroccio primo partito al 33,8% che ha staccato il Pd (31,2%) e surclassato il M5s (12,9%). Considerato che siamo a pochi mesi dalle prossime regionali, il risultato dei ballottaggi di domenica sarà un importante termometro per capire se Matteo Salvini, che si sta impegnando in una estenuante campagna elettorale comune per comune, può ambire a conquistare anche il governo della Regione. Molto importante, ad esempio, la sfida di Ferrara, dove il sindaco uscente, Tiziano Tagliani del Pd, non si è ricandidato. Salvini schiera uno dei suoi big: Alan Fabbri, capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale e protagonista di primo piano della Lega, è arrivato a un soffio dalla vittoria al primo turno con il 48,44% dei consensi, distanziando Aldo Modonesi di centrosinistra (31,75%). Se Fabbri riuscirà a vincere, sarà la prima volta che Ferrara avrà un sindaco non di sinistra.Curiosità anche per quanto accadrà a Campobasso, dove troviamo l'unico candidato del M5s che riesce ad approdare al secondo turno: Gravina se la vedrà con la candidata della Lega, Maria Domenica D'Alessandro in vantaggio di 10 punti al primo turno. Sarà interessante scoprire su chi si riverseranno i voti degli elettori del Pd e delle altre liste di sinistra, escluse dal ballottaggio.