2022-03-05
«La Lega darà battaglia in Aula»
Claudio Borghi: «Ripresenteremo l’emendamento per fermare la stangata sugli immobili». Scontro fra Enrico Letta e Giorgia Meloni: «Il Pd vuole la patrimoniale nonostante la guerra».«Ripresenteremo l’emendamento quando la delega fiscale arriverà in Aula»: il deputato della Lega Claudio Borghi ufficializza alla Verità quello che era prevedibile, ovvero che la battaglia del centrodestra contro l’aumento delle tasse sulla casa che si nasconde dietro la riforma del catasto proseguirà fino alla fine. Prima dell’approdo in Aula del disegno di legge sulla delega fiscale, tra l’altro, si annunciano altre scintille in commissione Finanze a Montecitorio, dove l’emendamento del centrodestra per togliere dal tavolo la riforma del catasto è stato bocciato per un solo voto: «L’intesa», aggiunge Borghi, «era che avremmo ritirato tutti gli emendamenti se la sinistra e il M5s avessero eliminato il riferimento al catasto. Ora è saltato tutto, quindi sarà battaglia». Dura polemica sui social tra Enrico Letta e Giorgia Meloni: «Il centrodestra», twitta il segretario del Pd, «ha tentato di far cadere il governo Draghi sul riordino del catasto. Non vi è riuscito per un soffio. Abbiamo tenuto. Sembra una fake news, in uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente. Purtroppo», aggiunge Letta, «è una notizia vera. Sono senza parole». «In uno dei giorni più drammatici della storia recente», risponde immediatamente la Meloni, «e con due stati di emergenza aperti siete riusciti a mettere una patrimoniale. A rimanere senza parole sono gli italiani». «Con la revisione degli estimi catastali», spiega il deputato di Forza Italia Alessadro Cattaneo, «secondo alcune stime attendibili l’Imu sulle seconde case potrebbe aumentare in media del 125%. Così come potrebbero esserci implicazioni anche sul calcolo Isee, perché la prima casa subirebbe aumenti percentuali in media del 300%. Con punte del 600% a Palermo e del 450% a Catanzaro. Questo significa che molte famiglie, soprattutto al Sud, in futuro», aggiunge Cattaneo, «non potrebbero più godere delle agevolazioni calcolate tramite Isee, perché questo sarà più alto». «Come per la delega fiscale», argomenta il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, «è una questione di metodo: non si può pretendere che le forze diverse che hanno appoggiato Draghi debbano adattarsi su tutto senza poter in qualche modo intervenire sui provvedimenti. Diversamente, se l’idea di un governo di unità nazionale è fondamentalmente solo quello che va bene al Pd e deve andare avanti», sottolinea Molinari, «allora il governo se lo facesse il Pd». Cerca di barcamenarsi, come di consueto, Giuseppe Conte. Il M5s ha votato contro l’emendamento del centrodestra, ma Giuseppi nega l’evidenza: «Il M5s», dice Conte a Fanpage.it, «non vuole nessuna tassa patrimoniale o tassa sulla casa, l’ho ribadito anche a Draghi. Ieri si trattava di approvare una norma legata più in generale a una delega fiscale, semplicemente per digitalizzare il catasto. Mi sembra assurdo, stiamo parlando di una delega e della possibilità di digitalizzare il catasto». Farebbe sorridere, se non si trattasse di un argomento così serio, il commento alla vicenda di Alessandro Colucci, il deputato di Noi con L’Italia, che con il suo voto ha determinato la bocciatura dell’emendamento del centrodestra sulla riforma del catasto: «Io non ho votato con l’obiettivo di salvare il governo», dice Colucci a Rai Radio 1, «ma rispetto al merito sull’aggiornamento dei valori catastali. Ho ricevuto complimenti dai cittadini». Ammette che si va verso un aumento delle tasse sulla casa la Cgil: «La revisione dei valori immobiliari», dichiara il vice segretario generale Gianna Fracassi, «è un’azione che riteniamo necessaria. Il calcolo dei valori reali delle abitazioni è la precondizione necessaria per un riordino del fisco sugli immobili». Evviva la sincerità.