![La finta indipendenza dei magistrati a comando](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8yMzMyNTk4OC9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc2MDM5NjQxMH0.jLmiV_-DbqgskPps-0TdPbCFARvnCdmVhKLQmZYZWDQ/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C0%2C0%2C0)
Matteo Salvini (Getty images)
Il caso Palamara è un pozzo nero senza fondo, da cui ogni giorno vengono a galla nuove rivelazioni sugli intrighi della magistratura. L'ultimo è un sms che le indagini attribuiscono a Giovanni Legnini, all'epoca dei fatti vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, cioè appena un gradino sotto Sergio Mattarella. E che dice l'uomo nominato da Matteo Renzi ai vertici dell'organismo di autogoverno delle toghe?