La Rossa di Maranello sfila tra i Navigli di Milano e attraversa il Canal Grande. Nella settimana del Gran premio d'Italia il F1 Milan Fan Festival porta in strada una serie di eventi per far vivere alla gente la passione e le emozioni della Formula 1.
La Rossa di Maranello sfila tra i Navigli di Milano e attraversa il Canal Grande. Nella settimana del Gran premio d'Italia il F1 Milan Fan Festival porta in strada una serie di eventi per far vivere alla gente la passione e le emozioni della Formula 1.Dalla Darsena di Milano al Canal Grande a Venezia con direzione autodromo di Monza. Così la Ferrari prepara la sua festa in vista del Gran Premio d'Italia 2018, in programma domenica 2 settembre sullo storico circuito brianzolo. Il prestigioso marchio del Cavallino rampante è sbarcato in città per portare tra la gente le monoposto del presente e quelle del passato che hanno fatto la storia della Formula 1. Si tratta di un tour senza precedenti che vede la Rossa di Maranello protagonista di una settimana densa di eventi spettacolari, ricchi di fascino, storia, passione ed emozioni.Il viaggio della Ferrari, alla viglia del Gran Premio di Monza, è iniziato nel pomeriggio di martedì 28 agosto tra le strade di Milano con l'inaugurazione del F1 Milan Fan Festival in Darsena. Davanti a una folla di tifosi, appassionati, o più semplicemente, curiosi, i due piloti della Ferrari, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, si sono esibiti in manovre e sgommate spettacolari.Gli spettatori hanno potuto godersi anche la sfilata dei bolidi degli altri team che infiammeranno il weekend italiano di Formula 1. Il giorno successivo lo show ha visto le auto storiche protagoniste di una parata sul circuito allestito tra i Navigli: 30 macchine sportive anteguerra sono partite dalla sede dell'Automobile Club di Milano in direzione Darsena, per poi fare tappa al Just Cavalli, alla sede di Regione Lombardia, a Garage Italia e al Museo Alfa Romeo di Arese.Dalle acque dei Navigli milanesi a quelle del Canal Grande veneziano il passo è breve, almeno per la Ferrari. Nella mattinata di giovedì 30 agosto la monoposto rossa ha attraversato per la prima volta assoluta El Canalasso, passando da Piazza San Marco al Ponte dell'Accademia, da Rialto al Casinò Municipale. Un evento del tutto storico in quanto «per la prima volta», come dicono gli organizzatori, «la Formula 1 dell'asfalto sarà gemellata alla Formula 1 del mare, il gondolino», in rappresentanza di tutte le barche che domenica 2 settembre, stesso giorno del Gp d'Italia, prenderanno parte alla Regata storica 2018. Un sodalizio suggellato dalla novità di premiare i piloti che saliranno sul podio a Monza con opere d'arte realizzate dai maestri vetrai di Murano. Il gemellaggio tra il Gran Premio d'Italia e la Regata Storica ha vissuto uno dei suoi momenti clou con la presentazione celebrata a Ca' Vendramin Calergi, sede del casinò di Venezia, dal sindaco Luigi Brugnaro entusiasta dell'iniziativa: «Questo gemellaggio è un simbolo che suggella il legame tra l'eccellenza sportiva dei motori e i gondolini, vera e propria Formula 1 della Laguna». Insieme al primo cittadino del capoluogo veneto anche il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani, il presidente della FIA Jean Todt e il presidente di Liberty Media, azienda proprietaria della Formula 1, Chase Carey. «La Ferrari e Venezia sono due eccellenze fortemente italiane che sono note in tutto il mondo e che sicuramente non hanno mai vissuto prima un momento come quello di oggi. Noi volevamo allargare lo spettacolo dell'evento del Gran Premio e c'è stata fin da subito una grande sintonia con Liberty Media per far uscire dagli autodromi le macchine e dare quindi la possibilità di ammirarle a tanta gente, perché la Formula 1 deve coinvolgere i territori più vasti possibile» ha affermato il numero uno di Aci Sticchi Damiani.
(IStock)
Riparte l’allarme sulle difficoltà di migliorare la propria condizione. Eppure il dato rivela una tendenza positiva: il superamento dell’ossessione della carriera, dei soldi e della superiorità, specie tra le nuove generazioni.
Oltre 3.000 professionisti, club, aziende e istituzioni sportive hanno partecipato all’ottava edizione del Social Football Summit a Torino. Tra talk, workshop e premi internazionali, focus su tecnologia, intelligenza artificiale, infrastrutture e leadership femminile nello sport, con la Start Up Competition vinta da Wovlabs.
2025-11-19
Colpevolizzare tutti i maschi per la violenza sulle donne creerà solo giovani più fragili
Gino Cecchettin (Ansa)
Etichettare gli uomini bianchi come potenziali criminali non fermerà i femminicidi. La condanna generalizzata, ora perfino a scuola, provoca invece angoscia nei ragazzi.
Ci parlano di femminicidi. In realtà ci assordano. Il signor Gino Cecchettin, padre di una figlia brutalmente assassinata, chiede corsi di prevenzione scolastica. Abbiamo una cinquantina di cosiddetti femminicidi l’anno su una popolazione di 60 milioni di abitanti. Ogni anno le donne assassinate sono poco più di cento, a fronte di 400 omicidi di maschi di cui non importa un accidente a nessuno. Abbiamo circa tre morti sul lavoro al giorno, al 98% maschi: anche di questi importa poco a tutti, a cominciare dal sindacalista Maurizio Landini, troppo impegnato in politica estera fantastica per occuparsi di loro. I suicidi sono circa 4.000 l’anno, e di questi 800 circa sono donne e 3.200 uomini. Il numero dei suicidi dei maschi è approssimato per difetto, perché molti maschi non dichiarano nulla e simulano l’incidente.
Luca Palamara (Ansa)
La gip che fece spiare Palamara per accuse risultate infondate parla di «gogna» se pubblichiamo messaggi messi agli atti.
I magistrati si fanno la guerra e poi accusano i giornali. Il 10 novembre abbiamo intervistato l’ex avvocato Piero Amara e lui ci ha rivelato che un pm, Mario Formisano, nel giugno del 2019, gli avrebbe chiesto, «in ginocchio» e «scherzosamente», di fargli «fare l’inchiesta della vita su Luca Palamara», in quel momento accusato di corruzione dalla Procura di Perugia. Non basta. Da alcune chat sequestrate in un procedimento per accesso abusivo ai danni di un ex cancelliere della Procura, emergeva anche che Formisano con altri colleghi si era adoperato per far trapelare sui media notizie che riguardavano l’ex procuratore aggiunto di Perugia Antonella Duchini, in quel momento indagata per corruzione. Una gogna mediatica che oggi la giunta della sezione perugina dell’Associazione nazionale magistrati prova a contestare a chi, come noi, si è limitato a registrare delle notizie.







