La crisi fa bene alle tasche di Putin. Il petrolio frutta 87 miliardi in più

La crisi fa bene alle tasche di Putin. Il petrolio frutta 87 miliardi in più
Vladimir Putin (Ansa)
  • Mosca, in due anni di impennata dei prezzi dell’oro nero, ha realizzato guadagni favolosi. E l’Unione europea contribuisce minacciando nuove sanzioni. Il governo italiano sborsa altri 4 miliardi per le bollette.
  • Nel giorno del presunto attacco all’Ucraina la situazione resta in stallo. Usa e Nato non si fidano delle promesse del Cremlino: «Quello che dice è diverso da quello che fa».

Lo speciale contiene due articoli.

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Invece che occuparsi dei veri problemi, il segretario della Cgil fa il leader della sinistra

Warren Buffett, l’addio dell’Oracolo: il genio che amava i giornali, McDonald’s e la pazienza
Warren Buffett (Ansa)

Alle soglie dei 95 anni, Warren Buffett si prepara a chiudere un capitolo della finanza globale. L’«Oracolo di Omaha», come è universalmente conosciuto per la sua capacità di anticipare il mercato con saggezza e semplicità, ha annunciato che lascerà la guida della Berkshire Hathaway entro la fine dell’anno, affidandola al suo braccio destro Greg Abel.

genocidio armeni
Il genocidio degli Armeni iniziato il 24 aprile 1915 (Getty Images)
  • La coscienza occidentale ha rimosso la strage del 1915. Eppure con quei perseguitati l’Italia ha un rapporto speciale, tra fede e cultura. E secondo la Bibbia l’intera umanità affonda le sue radici sulla cima dell’Ararat.
  • Lo studioso ebreo Vittorio Robiati Bendaud, autore di un libro sul massacro compiuto dai turchi: «In comune c’è il ruolo della Germania e alcuni pregiudizi tipici dell’antisemitismo. In Occidente la Chiesa non simpatizzava con i cristiani d’Oriente, a parte eccezioni come Benedetto XV».
  • La questione armena irrompe nel conclave. Può essere uno dei fattori decisivi per bloccare l’ascesa al soglio pontificio di Pietro Parolin e promuovere il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.

Lo speciale contiene tre articoli.

gruppo san donato siria
Kamel Ghribi tra i fratelli Marco (a sinistra) e Paolo Rotelli (a destra)
Il capo di Gksd, Ghribi, visita Damasco dove investirà il gruppo San Donato. Tra i precedenti l’intesa con Edi Rama in Albania.
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