2018-09-08
La Cirinnà pubblicizza i vini di famiglia sul profilo Facebook di parlamentare
Tra un insulto a Matteo Salvini e una foto di gay, la madrina delle unioni civili scivola sul Sangiovese e spara spot della sua produzione.La senatrice Monica Cirinnà invita a comprare i suoi vini. Non lo fa mostrando riccioli e denti in qualche pubblicità, sceglie la sua pagina Facebook di parlamentare piddina per promuovere le bottiglie di casa. Tra un insulto a Matteo Salvini e una foto di gay slinguazzanti che ha appena reso «marito e moglie», in una cerimonia con «amici e parenti felici, tanta gioia e nessuna discriminazione», la madrina delle unioni civili posta un appassionato elogio del Sangiovese che produce. «Visto l'orario parliamo di... vino? È uno dei miei vini preferiti, un vino rosso dall'aroma di frutti rossi, sentori vegetali e erbe aromatiche dal gusto pieno e avvolgente. Da abbinare ad ogni pasto, dalla carne alle verdure», scrive gioiosa. Per carità, la Cirinnà ha un'azienda agricola biologica in Maremma, la Capalbiofattoria dove trascorre tre giorni la settimana e può anche fare marketing sui social. Forse però è poco serio, o poco elegante, per chi come lei usa Facebook come vetrina della sua attività politica. Ma come, potranno pensare i suoi più di 100.000 sostenitori, piange la morte di «Andrea Berardicurti, l'indimenticabile Karl du Pigné. Se ne va una colonna portante di tutto il movimento Lgbt, voce, anima, sorriso e colore della comunità romana». Plaude a «Nicola Zingaretti che sprona e dà speranza a questo partito» e mentre critica, elogia, fustiga, ci infila uno spot commerciale della cantina di famiglia? Nella tenuta toscana, 136 ettari di cui 12 di vigneti, 4 di uliveti, poi il frutteto, un grande orto, e animali di tutti i tipi, dalle galline alle vacche chianine, agli asini amiatini, la coppia Monica Cirinnà - Esterino Montino, uniti in matrimonio e negli affari, dal 2001 produce vini rigorosamente biologici. Come diversamente non potrebbe essere, visto che la cinquantacinquenne senatrice è vegetariana e da anni si occupa di animali, prima ancora che di Lgbt. Fondatrice nel 1991 dell'Arca (Associazione romana cura animali), «con l'obiettivo di prendersi cura delle colonie feline e dei gatti e di assistere i loro amici umani», i suoi impegni politici con Rutelli e Veltroni furono principalmente in difesa dei quattro zampe. Lo stesso non si può dire del marito, carnivoro e cacciatore, ma la fattoria bio è una passione anche per Montino, 15 anni più grande della Cirinnà, già senatore per i democratici di sinistra e poi per l'Ulivo, ex capogruppo dei democratici al Consiglio regionale del Lazio, governatore provvisorio della Regione Lazio nel 2009 dopo lo scandalo Marrazzo, sindaco di Fiumicino dal 2013 e da poco riconfermato. Esterino, assieme ai figli Luca e Fabio avuti dal precedente matrimonio, e con Monica sposata nel 2011 (l'unione fu benedetta da Massimo D'Alema), a Capalbiofattoria produce vino (80.000 bottiglie l'anno), olio e marmellate. «Abbiamo deciso di non recintare il vigneto per una scelta etica, infatti riteniamo che i frutti della terra siano patrimonio di tutti e la loro condivisione con gli altri nasce da un pensiero che esprime la nostra visione di impresa: nessuno può essere padrone della terra, perché quest'ultima in realtà è di tutti», dichiarano sul sito dell'azienda, dove «trovano rifugio soprattutto cinghiali e istrici che si nutrono della nostra uva». I vini della senatrice (amministratore unico della società e senz'altro più nota del marito fuori Roma), sono sponsor di iniziative come l'evento mondano Summer is coming a Spazio Margutta, lo scorso giugno, e ogni anno vengono offerti in degustazioni capitoline all'elegante Roof garden dell'Hotel Atlante Star. Si chiamano Sassi chiari, Sassi scuri, Filari di luna, I Caprai (dal nome della località). «Sere fa, a Capalbio dopo una rassegna culturale, c'è stata una cena cui hanno partecipato anche il giudice della Corte costituzionale Giuliano Amato e il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan. Gli organizzatori, preoccupati del fatto che quest'ultimo è un vero intenditore di vino, hanno chiesto di essere riforniti dalla senatrice dem Monica Cirinnà che li produce nella sua Capalbiofattoria», scriveva lo scorso novembre Strettamenteconfidenziale.it. Pochi mesi prima, per augurare buona Pasqua, l'azienda della senatrice aveva utilizzato sui social l'immagine di papa Francesco con il pollice rivolto verso l'alto e una sua citazione: «Senza vino non c'è festa». Niente male come trovata per una che fino a tre anni fa era beatamente felice col suo Nokia di vecchia generazione e che nel libro L'Italia che non c'era racconta di aver scoperto da poco i social e lo smartphone.
Charlie Kirk (Getty Images). Nel riquadro Tyler Robinson