La Cina fa l’arbitro tra Mosca e Kiev e può metterci fuori dai giochi
Ansa
L’Ucraina chiede una mediazione di Pechino, che se da un lato ha buoni rapporti con Vladimir Putin, dall’altro vede con fastidio la sua accelerazione. Intanto Gazprom fa i suoi affari. E noi? Sempre più irrilevanti.
Sempre più firme illustri prendono di mira i talk show che osano ospitare pareri critici sulla guerra. Se «Il Foglio» lancia avvertimenti a Urbano Cairo affinché «normalizzi» La7, Massimo Recalcati paragona il dissenso alla pedofilia e al negazionismo sulla Shoah.