2020-04-17
La Bonetti dopo i parchi «a turno» ci rifila la task force anti maschilista
Il ministro della Famiglia apre un tavolo con le vip Ilaria Capua e Fabiola Gianotti. Il focus? Quote rosa.Si riuniranno quando potranno, studieranno e discuteranno tra loro, e dopo un anno dovranno presentare una relazione scritta con una serie di proposte per migliorare la condizione femminile. Il tutto, ovviamente, senza essere pagate. Sono state proprio trattate come nei peggiori stereotipi, ovvero come se non contassero un tubo e andassero solo esibite, le 13 donne che il ministro alle Pari opportunità e Famiglia, Elena Bonetti, ha chiamato a far parte della sedicente task force femminile per il coronavirus. Un nuovo organismo con competenze pratiche comprese tra lo zero e il convegno sul lago. Il decreto firmato dalla Bonetti contiene delle perle di tecnica legislativa davvero impressionanti. È «motivato», per così dire, da ben 11 «visto»; sette «tenuto conto», un «valutato», un «considerato», un «ritenuto» e un «ravvisata», tra i quali spiccano le solite raccomandazioni Ue sulla parità di genere e la conferenza mondiale di Pechino sulla donna di quando la Cina era un posto sicuro e paritario, ovvero il 1995. Dopo di che, la ministra se la cava con tre articoletti. Nel testo, si trovano la dicitura «task force» (di questo passo, per inseguire le mode, anche il Tar del Lazio diventerà Task force amministrativa regionale») e un nome altisonante: «Donne per il Nuovo Rinascimento». Con la «n» maiuscola come Nuovo Testamento. A far parte dell'organizzazione di stampo neo-mediceo sono state chiamate: Giorgia Abeltino, lobbista di Google per il Sud Europa, Luisa Bagnoli, imprenditrice di Beyond International, Floriana Cerniglia, economista della Cattolica, Cristiana Collu, direttrice della Galleria nazionale d'arte moderna, Fabiola Gianotti, direttrice del Cern di Ginevra, Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario, Enrica Majo, giornalista del Tg1, Paola Mascaro, presidente «Valore D», Federica Mezzani, ingegnere e ricercatrice, Paola Profeta della Bocconi, suor Alessandra Smerilli, economista e consigliera di Stato in Vaticano, Ersilia Vaudo, astrofisica e «chief diversity» Esa (Ente spaziale europeo) e la virologa Ilaria Capua. Alcune prescelte sono ormai un obbligo per qualunque tavolo al femminile, come la Golfo, ex manager craxiana capace di reinventarsi vare volte, o la Gianotti, che a Ginevra ha saputo farsi largo tra centinaia di scienziati. Mentre più sorprendente è la Vaudo, che come astrofisica non è assolutamente una celebrità, ma che all'Esa ha incarichi amministrativi. Che cosa dovranno fare in concreto le 13 donne del Rinascimento è presto detto. Il decreto parla di «analisi ed approfondimenti dei dati ed evidenze scientifiche relative all'impatto nei diversi settori provocato dall'epidemia da Covid-19». Poi ci si aspettano «proposte ed idee per aumentare la percentuale di donne in tutti gli ambiti lavorativi, per superare le barriere all'avanzamento nei percorsi di carriera, in particolare nei campi in più̀ rapida crescita, contro gli stereotipi sul genere che impediscono alle donne di raggiungere le posizioni di leadership, per costruire un futuro sostenibile più ̀ inclusivo per tutti». E infine, andrà sfornato «un documento programmatico con la definizione delle politiche e degli obiettivi prioritari in termini operativi per affrontare le sfide in ciascuno dei settori interessati e delle loro interconnessioni, anche potenziali, e per rafforzare la presenza e il ruolo delle donne in tutti i settori esaminati, con un focus per il rilancio sociale, culturale ed economico dell'Italia dopo l'emergenza epidemiologica da Covid-19». In pratica, è rimasto fuori giusto il compito di indire il Concilio Vaticano III. E sempre all'insegna della creatività, ieri la Bonetti si è fatta intervistare da Repubblica per lanciare una proposta: riaprire appena possibile i parchi, anche a turno, per far giocare i bambini. Così il premier Conte impara ad aver tenuto le donne fuori da tutte le posizioni di vertice nell'affrontare la pandemia.