2024-12-22
Se la Khelif è «ragazza dell’anno»
Imane Khelif (Getty Images)
«Repubblica» ha scelto anche l’atleta dell’Algeria tra i personaggi femminili del 2024. Un premio dal sapore politico visto che il quotidiano attacca Musk, Trump e Salvini.Imane Khelif, la pugile iperandrogena che alle Olimpiadi di Parigi aveva battuto la nostra Angela Carini (l’azzurra scelse di ritirarsi di fronte alla violenza dell’algerina), è tra le dieci «Ragazze 2024» per d, il magazine femminile di Repubblica. Pensiamo solo un attimo a quante donne potrebbero aver meritato il podio dell’attenzione, in quest’anno ormai al termine. Se è una top ten all’insegna dell’esempio, non della prevaricazione, non doveva esserci posto per la discussa medaglia d’oro.Senza tirare in ballo test del Dna o la sua squalifica al campionato mondiale di Nuova Delhi del 2023 per non aver superato il gender test, scegliere un’atleta con differenze di sviluppo sessuale è un bell’insulto per l’universo femminile. «Imane era diventata un bersaglio globale», scrive il quotidiano del gruppo Gedi, lasciando intendere che la classifica sarebbe una sorta di premio di consolazione, così come l’oro di Khelif «è stato la sua risposta a settimane di vergognosi attacchi».In realtà non è affatto così, l’operazione «sbatti il pugile in prima pagina» ha il chiaro obiettivo di rivendicare uno spazio di inclusività che, a una donna, risulta oltraggioso. «Per il suo coraggio e anche per la saggezza con cui ha scelto di non cadere nelle provocazioni dei vari Musk, Trump, Salvini, le abbiamo voluto dedicare la copertina del numero di d che, come da tradizione, celebra le Ragazze del 2024», scriveva ieri Repubblica presentando la classifica.Aggiungendo, a supporto della scelta e parafrasando un articolo del Guardian della scorsa estate: «Se l’ideale femminile di una certa destra è la brava casalinga, beh, ragazze, fate come Imane, lasciateli parlare e continuate a combattere». Una donna combatte da podi diversi, ma soprattutto nell’anonimato e con la sua fisicità. Se gareggia in ambito sportivo, non usa vantaggi competitivi derivanti da livelli ormonali tipici del sesso maschile.Ma veniamo a Imane donna copertina 2024, in canotta, cinturone borchiato e cerotto sulla palpebra. La guardi e pensi a Sylvester Stallone alias Rocky. Ma pazienza. «Durante le Olimpiadi si è trovata al centro di una manipolazione», la incalza Chiara Barzini nell’anticipazione su la Repubblica, chiedendole se «ha avuto modo di pensare e di rispondere», anche al premier Giorgia Meloni. «Non ho risposto a nessuno perché mi sembrava insignificante. Le loro azioni sono immorali e ho scelto di non perdere tempo», dichiara la Khelif oggi impegnata anche con l’Unicef.Racconta di aver sofferto tanto durante le Olimpiadi e di questo ci dispiace. Però rimane sempre in posizione di attacco, continua a ignorare la questione di fondo: occorrono regole chiare nelle competizioni femminili perché ci sia equità. «È stata una campagna di puro odio e bullismo. Ha sfregiato la mia immagine, la mia vita e tutto il duro lavoro che ho fatto per raggiungere il mio posto», lamenta l’atleta. Ad agosto aveva presentato alla Procura di Parigi una denuncia per cyberbullismo e a novembre un’azione legale contro chi ha reso pubblici presunti referti medici, diffusi a sostegno della tesi che avrebbe dei testicoli interni.Tra una presenza alla Milano Fashion week e la copertina di Vogue Arabia, la pugile dice di avere «un desiderio ardente di diventare professionista. Una medaglia così importante può aprire molte porte. Così ho deciso di seguire la mia ambizione». Quindi, sarà sempre in gare femminili.Un’ultima annotazione. Il magazine di Repubblica ha incluso nella super classifica donne con storie diverse, come il consigliere comunale di Genova, Francesca Ghio, che ha raccontato lo stupro vissuto da bambina, come Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ma anche la scrittrice nata in Sri Lanka Nadeesha Uyangoda o la reporter palestinese a Gaza Plestia Alaqad. Non c’era proprio nessuna donna israeliana meritevole?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.