2025-02-11
Il «delfino» Vance fa il debutto in Europa. Dalle tariffe alla Cina, il primo round con l’Ue
Oggi incontro tra la Von der Leyen e il vice di Trump: al centro guerra commerciale, deriva green e il controllo sui social.È previsto per oggi l’incontro tra il vicepresidente americano, JD Vance, e il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Si tratta del primo faccia a faccia di alto livello tra l’esecutivo di Bruxelles e la nuova amministrazione Trump. Il meeting avrà luogo a Parigi, a margine del summit sull’intelligenza artificiale, avviato ieri su input di Emmanuel Macron. Dopo la tappa francese, il numero due della Casa Bianca si recherà alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, prevista per questo fine settimana: nell’occasione, dovrebbe incontrare anche Volodymyr Zelensky. Ricordiamo che, negli ultimi tre anni, gli Usa sono stati rappresentati a questo vertice in Germania dall’allora vicepresidente americana Kamala Harris. Ma che cosa si diranno oggi Vance e la Von der Leyen? È altamente probabile che discuteranno dei dossier più spinosi nei rapporti tra Washington e Bruxelles.Innanzitutto, emergerà la questione dei dazi, soprattutto dopo che Donald Trump, domenica, ha annunciato tariffe al 25% sull’import di acciaio e alluminio. «L’Ue non vede alcuna giustificazione per l’imposizione di tariffe sulle sue esportazioni. Reagiremo per proteggere gli interessi delle imprese, dei lavoratori e dei consumatori europei da misure ingiustificate», ha dichiarato ieri la Commissione europea. In secondo luogo, Vance e la Von der Leyen parleranno probabilmente di tematiche relative alla Difesa: dalla guerra in Ucraina ai contributi economici degli alleati europei alla Nato. Non è inoltre escludibile che possano registrarsi frizioni sul green, dopo che il presidente americano ha deciso di far ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Un ulteriore nodo sul tavolo potrebbe essere rappresentato dalla questione della Groenlandia: Trump non ha fatto mistero di voler acquisire l’isola, che - pur autogovernandosi - dipende dalla Danimarca. Una posizione, questa, che, nelle scorse settimane, aveva notevolmente irritato Bruxelles. È poi possibile che si verifichino tensioni sulla Corte penale internazionale: la Von der Leyen ha infatti preso le distanze dalle sanzioni che Trump ha recentemente comminato a questo organismo, accusandolo di mettere a rischio la sicurezza nazionale americana. Infine, ma non meno importante, è verosimile che i due affronteranno anche le divergenze legate alle controverse normative europee di moderazione dei social media. Ricordiamo che Trump ha recentemente siglato un ordine esecutivo contro la censura online condotta dagli apparati governativi statunitensi. Sono d’altronde ben note le fibrillazioni in corso tra la Commissione Ue e X, il social di Elon Musk. Tutto questo, senza trascurare che, in un’intervista rilasciata a Breitbart lo scorso 5 febbraio, il numero due della Casa Bianca ha detto: «Parlerò anche del fatto che i valori europei, i valori occidentali, includono cose come la libertà di parola e il rispetto per le voci dissenzienti e, sfortunatamente, si è vista in Europa una tendenza davvero significativa e penso, francamente, malvagia verso la censura».Ma attenzione: il vicepresidente americano non incontrerà soltanto la Von der Leyen. Oggi è previsto infatti anche un pranzo tra lui e Macron. Secondo quanto riferito dall’Associated Press, i due dovrebbero parlare di Ucraina e di Medio Oriente. A metà gennaio, Politico aveva riportato che il presidente francese stava premendo per ottenere una partecipazione al summit parigino di Musk e dello stesso Trump. In tutto questo, non è affatto scontato che si registrerà un’intesa concreta tra Washington e l’Ue sulla questione dell’intelligenza artificiale. L’attuale presidente americano ha cassato vari paletti che erano stati posti dal predecessore in questo campo e ha inoltre recentemente lanciato Stargate: un progetto per l’Ia che - coinvolgendo OpenAi, SoftBank e Oracle - potrebbe arrivare a valere fino a 500 miliardi di dollari. Macron, dal canto suo, ha appena annunciato un piano da 109 miliardi di euro nel settore. È chiaro quindi che l’inquilino dell’Eliseo vuole rendere la Francia il punto di riferimento per l’Ue sull’intelligenza artificiale. E non è al momento chiaro se questa linea lo porterà prima o poi in rotta di collisione con la Casa Bianca. Ieri, l’inviata francese per l’intelligenza artificiale, Anne Bouverot, ha parlato a Parigi dell’impatto ambientale dell’Ia: un tema, questo, che verosimilmente troverà fredda l’amministrazione Trump.È dunque assai probabile che proprio l’intelligenza artificiale si rivelerà un dossier decisivo nei colloqui di Vance tanto con Macron quanto con la Von der Leyen, anche in considerazione del fatto che, sullo sfondo, si staglia la concorrenza cinese di Deepseek. Perché il punto è anche questo. Il viaggio europeo del vicepresidente americano avrà un convitato di pietra non indifferente: parliamo ovviamente di Pechino e dei suoi rapporti con Francia e Germania. Quella Pechino che, al summit parigino, è rappresentata dal vicepremier cinese, Zhang Guoqing.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.