2019-05-01
Cinque anni d'attesa e almeno 5.000 euro per possedere una «it bag»
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Le borse più famose della storia della moda continuano a sedurre migliaia di donne. Un viaggio nella storia delle it bag più famose, dalla Kelly di Hermès alla Luggage Tote di Celine, senza dimenticare la creazione di Gianfranco Ferrè per Dior e l'indimenticabile 2.55 di Chanel.Valentina Curzi di Vic Matié racconta la sua ultima collezione e afferma: «La donna è cambiata e nella vita di tutti giorni preferisce la comodità dello zaino o del marsupio»Philip Karto ha dato vita a un nuovo business colorando gli accessori più tradizionali con graffiti o frasi celebri. Lo speciale contiene due articoli e tredici box.Dimmi che borsa porti e ti dirò chi sei. Perché una determinata borsetta può fare davvero la differenza, biglietto da visita che apre le porte più di un sorriso smagliante. Donne famose hanno reso celebri modelli a loro volta diventati simbolo di eleganza e prestigio. Le chiamano «it bag» autentici oggetti del desiderio per le quali si fanno sacrifici immani, si delapidano stipendi, si fanno liste di attesa di anni (furbizia che contribuisce come nulla mai ad accrescere il desiderio). A dare il là fu Grace Kelly. La borsa di Hermès prese il nome da un «momento glamour» del 1956, quando la Kelly (attrice, icona della moda e principessa di Monaco) utilizzò il Sac à Dépêches come copertura per nascondere la sua gravidanza. Ricevette la borsa nel 1954 per usarla nel film di Hitchcock Caccia al ladro e se ne innamorò all'istante. Anche se da allora in poi tutti chiamarono la borsa «la Kelly Bag», fu rinominata ufficialmente così solo nel 1977. Non ha mai perso il suo fascino nonostante si sia moltiplicata per sette misure e venga proposta in una marea di combinazioni di colori e materiali. Ci vogliono circa 25 ore per pezzo e ci sono 2600 cuciture a mano. Il record della Kelly più costosa è detenuto dalla Matte Geranium Porosus Crocodile & Pelle Togo nera Sellier con i piedini, di 32 cm., venduta all'asta per 125.000 dollari.Sempre di Hermès è la Birkin. La storia comincia nel 1984, quando l'attrice Jane Birkin, in volo da Parigi a Londra, suggerì all'allora stilista della maison, Jean-Louis Dumas, di realizzare una borsa per il week-end pratica e organizzata con più tasche, ma che mantenesse lo stile femminile e sofisticato delle creazioni della griffe. Così nacque il modello che ancora oggi porta il suo nome e che d'allora è uno dei più costosi al mondo, simbolo del lusso moderno, tornata di gran moda grazie alla serie televisiva Sex & the City. Tempi di attesa anche di due anni ma può essere affittata a 300 dollari a settimana. Se la Kelly è stata progettata per essere indossata dalle principesse del mondo, e per questo più elegante, la Birkin è più una borsa per tutti i giorni. Creatura legittima di Coco Chanel in persona, la 2.55 deve il suo nome alla data in cui fu svelata: il febbraio dell'anno 1955. Si racconta che Mademoiselle Gabrielle nascondesse nella patta tutte le lettere dei suoi amanti e che la trama impunturata, il tipico matelassé, si ispirasse ai giubbotti dei garzoni di scuderia che Chanel vedeva sulle piste da corsa. La «trapuntina» è un'altra borsa iconica, realizzata con l'idea di una borsa a tracolla per avere le mani libere. Audrey Hepburn l'ha resa famosa ma la Speedy di Louis Vuitton, il pratico bauletto con il lucchetto, una delle borse più note della maison francese, è nata negli anni Trenta, disponibile in cinque diverse misure, è realizzata in canvas - tela gommata - con stampa logo all over. I manici sono in vacchetta naturale, un materiale chiaro che si scurisce con l'utilizzo, mentre le parti metalliche sono in ottone. La Jackie O di Gucci è una hobo bag in pelle da portare a spalla e prende il nome da Jacqueline Kennedy. Nelle foto sui tabloid che la immortalavano in coppia con Aristotele Onassis, dopo la morte di John Fitzgerald Kennedy, non mancava mai sulla sua spalla l'icona di Gucci. Quando nacque la Lady Dior, nel 1994, si chiamava «Chouchou» ma appena due anni dopo fu ribattezzata Lady Dior in onore della principessa Diana che per quella borsa andava «matta». È in agnello con le inconfondibili impunture «cannage», manici da portare a mano, e charm lettering pendenti che formano il nome della maison. È tornata alla ribalta la leggendaria Baguette di Fendi ideata nel 1997 da Silvia Venturini Fendi, immediatamente diventata un'icona. Si porta sotto braccio proprio come i francesi fanno col loro filoncino di pane, e fin da subito s'è vista addosso a personaggi come Madonna, Cate Blanchett, Julia Roberts, Caroline di Monaco, Rania di Giordania, Charlotte di Monaco, Sarah Jessica Parker, Jennifer Lopez. Tre le misure della nuova Baguette che si può anche preordinare online. La più gettonata quella ricoperta di paillettes viola per un effetto 3D. Nuova la Balenciaga Motorcycle, la borsa da città che ha trovato il suo successo quando è diventata la borsa «ufficiale» della It-girl e guru della moda, Mary Kate Olsen. Senza dimenticare la City di Balenciaga la it bag lanciata nel 2003 dal direttore creativo Nicolas Ghesquière che proprio in quegli anni stava tentando il rilancio della maison da quel momento sempre più apprezzata da addetti ai lavori e non.La Chloe Paddington nasce, invece, nel 2005 e compare al braccio di Kate Moss e Sienna Miller, è una borsa giovane, destrutturata, adatta agli stili bohemien. La Cabas di Saint Laurent si porta a mano, è in pelle e ha l'inconfondibile Y che evoca il vecchio logo Yves Saint Laurent. Disponibile in molti colori e dimensioni. Falabella di Stella McCartney prende il nome da un piccolo pony argentino ma non è di pelle nel pieno rispetto degli animali. L'anima green di Falabella si traduce in materiali eco friendly e cruelty free, come la pelle ecologica e il nylon riciclato: Stella McCartney non usa pelle, piume o pellicce nelle sue collezioni.In pratica, delle it bag non se ne può fare a meno. Una vera mania. Tanto che la maggior parte sono copiate, imitate, falsificate. Un successo tale che ingolosisce pure i truffatori. Ma si può essere perfette anche con borse che non vantano nomi tanto prestigiosi, a prezzi accessibili e di alta qualità. Basta saper scegliere e il tocco in più della borsa giusta è assicurato.
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