2024-07-31
Israele reagisce: bombe su Beirut. Nel mirino un leader di Hezbollah
Arriva la risposta alla strage nel campo di calcetto: raid di Gerusalemme sulla roccaforte del Partito di Dio. L’obbiettivo era il braccio destro di Nasrallah. Pioggia di razzi verso lo Stato ebraico. Ora è rischio escalation.Era nell’aria. Ci si aspettava una reazione israeliana come rappresaglia per i 12 bambini e adolescenti uccisi da un razzo lanciato dal Libano sabato scorso sul villaggio druso di Majdal Shams. Così è stato. Intorno alle 19 ora italiana, l’esercito israeliano ha effettuato un raid in un sobborgo meridionale di Beirut, Da’aheh, roccaforte di Hezbollah. Secondo quanto riferito, l’obiettivo dell’attacco era un comandante di alto rango di Hezbollah, preso di mira da un drone israeliano. Si tratta del responsabile della strage del Golan, Fouad Sukar, noto anche come Al Hajj Mohsin, considerato il numero due dell’organizzazione guidata da Hassan Nasrallah. Obiettivo mirato dunque. Poco dopo i media vicini a Hezbollah hanno confermato la morte di un comandante, senza però specificarne il nome, mentre fonti dei miliziani sciiti rendono noto che ci sarebbero almeno due morti. Altre ancora che Shukr si sia salvato. Secondo il Dipartimento di Stato Usa, Shukr ha fatto anche parte del Consiglio della Jihad, il corpo militare di Hezbollah e, secondo la stessa fonte ha avuto un «ruolo centrale» nell’attacco nel 1983 alla caserma dei marines americani a Beirut che uccise 241 militari. Durante la guerra civile siriana «aiutò i combattenti e le truppe pro-regime».Chiuse le strade intorno alla zona bombardata e crollato l’edificio preso di mira. Secondo il canale saudita Al-Hadth nel luogo dell’attacco si trova un ufficio di coordinamento di Hezbollah e delle Guardie rivoluzionarie iraniane.Si tratta del primo attacco aereo dell’Idf contro un obiettivo Hezbollah nella capitale libanese dall’inizio della guerra a Gaza, il 7 ottobre. Non si fa quindi attendere l’annunciata risposta di Hezbollah: dozzine di razzi Katyusha sono stati lanciati verso il Nord di Israele. «Hezbollah ha oltrepassato la linea rossa»: così il ministro della Difesa israeliana, Yoav Gallant. Eppure un alto funzionario israeliano riferisce che Israele spera che questa sia la fine di questo round: «Non vogliamo vedere tutto ciò degenerare in una guerra più ampia. Vogliamo inviare un messaggio molto chiaro che non tollereremo danni ai civili. Faremo tutto ciò che è necessario per difenderci, ma non vogliamo vedere questo trasformarsi in una guerra più ampia. Se la cosa si intensificherà, ora è nelle mani di Hezbollah».In ogni caso la reazione di Israele era talmente prevedibile che per tutto il giorno la diplomazia internazionale ha invitato Hezbollah a non rispondere a un eventuale attacco israeliano. «La leadership della resistenza deciderà la forma e la portata della risposta a qualsiasi potenziale aggressione», era stata la replica. La milizia libanese risponderà a qualsiasi «aggressione» israeliana, anche se di natura e dimensioni limitate. Così infatti è stato. L’ennesima escalation di questo conflitto, pur attesa, è stata scongiurata da tutti, compresa la premier italiana Giorgia Meloni che ieri invitava Israele a non cadere nella trappola. «Ogni volta che ci sembra di essere un po’ più vicini all’ipotesi di un cessate il fuoco accade qualcosa. Significa che ci sono diversi soggetti regionali che puntano a un’escalation e che puntano sempre a costringere Israele a una reazione», il suo commento.E c’è preoccupazione per i soldati italiani impegnati nella missione Unifil. «Abbiamo due contingenti, uno a Beirut e un altro al confine tra Hezbollah e Israele. Adesso sono messi in sicurezza, però come ha chiesto il ministro della Difesa Crosetto vogliamo sapere dalle Nazioni Unite cosa intendono fare, forse le regole d’ingaggio vanno modificate visto che la situazione sta cambiando di giorno in giorno». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani.Ora resta da capire che dimensioni assumerà il conflitto con gli Stati Uniti che ieri promettevano di aiutare Israele in caso di attacco libanese. Allo stesso tempo l’amministrazione Biden aveva messo in guardia privatamente Israele dal prendere di mira Beirut, sottolineando che ciò potrebbe portare a un’escalation incontrollabile.Il razzo sulle alture del Golan oltre ai 12 bambini e adolescenti morti ha causato 16 feriti di cui sette ancora in gravi condizioni. Otto dei feriti sono allo Ziv Medical Center, di cui tre in gravi condizioni; due di loro sono ancora sedati e ventilati. Tutti e tre hanno ferite addominali, ferite al torace e fratture agli arti, afferma l’ospedale. Un bambino è in condizioni moderate e altri quattro sono leggermente feriti, principalmente affetti da ferite da schegge. Il Rambam Medical Center di Haifa afferma che 5 bambini sono ancora ricoverati in ospedale.Inoltre, ieri pomeriggio un uomo di 30 anni moriva in seguito alle ferite riportate nel lancio di razzi dal Libano sul kibbutz Ha Goshrim, nel Nord di Israele. Secondo l’esercito, nell’attacco sono stati lanciati 10 razzi dal Libano, la maggior parte dei quali è stata intercettata dall’Iron Dome.
Marcello Degni. Nel riquadro, Valeria Franchi (Imagoeconomica)
Giuliano Pisapia, Goffredo Bettini, Emma Bonino e Anna Paola Concia (Ansa)
L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina (Ansa)