2024-02-11
Irpef e assicurazioni, sgravi in Aula. Ma la lotta dei trattori non si ferma
In arrivo emendamenti del governo per esentare dall’imposta i redditi sotto i 10.000 euro (il 90% delle aziende) e sospendere per sei mesi l’obbligo delle polizze. Giovedì 15 nuovo presidio degli agricoltori al Circo Massimo.L’esenzione sull’Irpef agricola e la proroga di sei mesi dell’obbligo assicurativo per i trattori sono gli impegni principali sui cui il governo sta lavorando per rispondere alle proteste degli agricoltori. Contestazioni che non hanno carattere esclusivamente nazionali ma soprattutto europeo.Il problema è, infatti, racchiuso nel pacchetto di norme per la transazione verde e in particolare sulla «politica agricola comune» che prevede obblighi non allineati con il contesto attuale. Alcuni passi avanti in Ue si stanno facendo. Ultimo in ordine cronologico, è stato ricordato ieri da Confagricoltura, è lo stop alla proposta di regolamento sulla riduzione dell’uso dei fitofarmaci. Misura che, se approvata, avrebbe impattato negativamente sulla produzione dell’agricoltura italiana ed europea con il conseguente aumento di importazione da parte di Paesi terzi. Il governo si è dunque impegnato, con i rappresentanti degli agricoltori, a continuare a tutelare la categoria in Unione europea e a livello nazionale, aiutando i più fragili con la reintroduzione dell’esenzione dell’Irpef agricola.Agevolazione introdotta con la legge di Bilancio 2017, per aiutare gli agricoltori in un momento di difficoltà, e poi successivamente prorogata fino al 31 dicembre 2023. Nella Manovra 2024 il governo ha deciso di non rinnovare la misura per due motivi: le poche risorse a disposizione hanno indirizzato l’esecutivo a dare priorità ad alcune specifiche emergenze, comportando il mancato rinnovo dell’esenzione Irpef; in seconda battuta, il fatto che la misura «era un intervento orizzontale che beneficiava i lavoratori abbienti e meno, quasi per nulla, chi era davvero in difficoltà», ha spiegato qualche giorno fa il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.Attualmente si sta, invece, ragionando di ripristinare l’esenzione solo per i redditi fondiari inferiori ai 10.000 euro ed esclusivamente per il 2024, attraverso un emendamento al Milleproroghe. «Depositeremo entro lunedì un emendamento per ridurre l’Irpef agricola ed altri emendamenti che vanno ad aiutare questo mondo»: lo ha detto all’Ansa il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Misura che stando alle parole del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, «garantirà più del 90% delle imprese italiane». E secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, potrebbe costare tra i 100 e i 120 milioni di euro. Risorse che «con grande fatica abbiamo trovato per garantire un’esenzione più equa, senza privilegi a chi non ne ha bisogno. Le associazioni e i trattoristi non hanno posto l’esenzione Irpef come priorità», ha sottolineato Lollobrigida.Accanto all’Irpef agricola il governo ha «presentato emendamenti per posticipare le assicurazioni sulle macchine agricole per ora di sei mesi perché vogliamo scavallare la Commissione europea», ha precisato ieri Lollobrigida. Azione necessaria visto che con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale il 23 dicembre 2023 del decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue del 2021, è ufficialmente entrato in vigore l’obbligo assicurativo per i veicoli agricoli in qualunque area siano ubicati. Le associazioni del settore hanno fin da subito chiesto un intervento del governo con un emendamento al Milleproroghe, dato che si evidenziavano problematiche sia in termini di strumenti assicurativi che di tempistiche. Richiesta accolta nel Milleproroghe.Lunedì sarà, inoltre, l’ultimo giorno utile per presentare subemendamenti agli emendamenti al decreto, in commissione Bilancio e Affari costituzionali. Martedì 13, infine, si procederà con le votazioni in commissioni riunite. Accanto alle misure inserite nel Milleproroghe ci sono anche i fondi del Pnrr. Come anticipato dal premier Meloni nei giorni scorsi e ribadito ieri dal ministro per gli Affari europei e Pnrr, Raffaele Fitto, «il governo ha dato le prime risposte agli agricoltori. Nel Pnnr c’erano circa cinque miliardi di euro per il mondo agricolo, con la nostra rimodulazione fatta entro lo scorso anno, le risorse sono passate a 8 miliardi».Misure che, al momento, non mettono un freno alla protesta degli agricoltori. Giovedì 15 al Circo Massimo ci sarà la manifestazione del «Cra agricoltori traditi». Il leader, Danilo Calvani, annuncia che «ci saranno almeno 20.000 persone, un gruppo di nostri trattori partirà in corteo dal presidio di Cecchina e arriveranno nel cuore di Roma, fino al Circo Massimo. Dovrebbero essere una quindicina di mezzi scortati dalle forze dell’ordine». Calvani poi aggiunge: «Quella di giovedì sarà solo la prima delle nostre manifestazioni. La nostra protesta andrà avanti».Nel mentre, ieri il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha incontrato in prefettura una delegazione degli agricoltori della provincia. Tema del confronto, non solo le ragioni della protesta, ma anche alcune specifiche emergenze che riguardano le piccole e medie imprese agricole. Aziende che producono eccellenze ortofrutticole, come la mela annurca, che già da diversi decenni sono state costrette a una delocalizzazione nell’alto Casertano e nel basso Lazio o addirittura nell’Est Europa.I problemi agricoli stanno diventando così tanto trasversali all’interno della società da passare dal palco della politica a quello di Sanremo per atterrare infine nel mondo dei filosofi. Inevitabile, visto l’impatto che l’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare avrà anche sulle nostre vite.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.