2025-02-05
Intesa sgancia 6 miliardi di dividendi e osserva il risiko. «Noi dediti al credito»
Messina presenta i conti (utile +12%) e guarda le Ops in corso: «Operazioni di mercato». «La Meloni ha riportato prestigio».Intesa Sanpaolo chiude il bilancio 2024 con un utile netto di 8,7 miliardi (+12,2% rispetto ai 7,7 miliardi del 2023), dividendi per 6,1 miliardi, un buyback di 2 miliardi da avviarsi a giugno e una previsione di un utile netto per il 2025 «ben al di sopra» di 9 miliardi. Con in tasca questi risultati l’amministratore delegato, Carlo Messina, si chiama fuori dal risiko, sia italiano sia straniero, e soprattutto si tiene fuori dal ring su cui si stanno sfidando Mps, Mediobanca e Unicredit. Nessuna fusione o acquisizione, né di altre banche né di partecipazioni di minoranza, nessun interesse per una quota di Generali. Perché «quando si gestisce un’organizzazione come la nostra, con 100.000 dipendenti bisogna essere chiari nella direzione che si segue e una banca come Intesa non può essere gestita come se fosse un hedge fund, preferiamo fare credito», ha detto in una conferenza telefonica con gli analisti. Concetto ribadito un’ora più tardi ai giornalisti: «Vogliamo essere lontani dalla confusione che c’è sul mercato italiano». E ancora: «Siamo l’unica azienda bancaria con un azionariato in prevalenza italiano, siamo l’unico vero soggetto di sicurezza finanziaria nazionale di questo Paese, abbiamo 1,4 miliardi di risparmi degli italiani e siamo orgogliosi di essere un motore per l’economia reale».Sull’Ops del Montepaschi per Mediobanca, il commento del banchiere è chiaro: «Quella che hanno lanciato è un’operazione di mercato» e «il mercato sarà decisivo, salvo le valutazioni che riguardano la vigilanza. Sono gli investitori che devono valutare l’operazione» e «deve vincere il migliore», ha aggiunto Messina che si è detto «non preoccupato per la presenza dello Stato in uno di questi operatori». «Poi è chiaro che questa presenza dovrebbe essere ridotta il più possibile nel corso del tempo», ha concluso Messina riferendosi alla partecipazione del Mef nella banca senese. E a proposito del governo, il banchiere all’inizio della conferenza stampa aveva citato la presidente del Consiglio: «Il nostro Paese ha prospettive di crescita nel 2025 importanti perché può raddoppiare la crescita che ha avuto nel 2024. Sono testimone che la premier Giorgia Meloni ha un prestigio unico tra gli investitori internazionali». Poi ha sottolineato: «Dobbiamo fare tutti la nostra parte per salvaguardare i nostri interessi nel contesto europeo. Contesto che mostra grandi fragilità». Secondo il banchiere è indispensabile che i risparmi generati in Europa vengano reinvestiti in Europa, e che i risparmi generati in Italia vengano reinvestiti in Italia.Messina ha, inoltre, affrontato il tema del prossimo rinnovo del cda, previsto nell’assemblea di aprile. Gli azionisti sono ragionevolmente «soddisfatti e mi aspetto che questo non porterà a cambiamenti nel gruppo. Io sono giovane e forte per dare ancora molto e sono a disposizione della banca», ha sottolineato. Infine, una battuta sulle mosse di Donald Trump: «Mettere dei dazi importanti porta a una rivalutazione del dollaro e una svalutazione dell’euro, potrebbe portare ad avere molti meno danni di quanto si immagina, ma addirittura anche benefici. Prima di dire se portano un danno o un elemento positivo, aspetterei».Tornando ai conti diffusi ieri e guardando al conto economico consolidato, il gruppo ha registrato interessi netti in crescita del 6,9% a 15,72 miliardi, commissioni in aumento del 9,4% a 9,4 miliardi e proventi operativi netti in rialzo del 7,5% a 27,11 miliardi. Il risultato dell’attività assicurativa, inoltre, ammonta a 1,7 miliardi. Da non trascurare la performance nell’attività di wealth management, con 900 miliardi di euro di raccolta diretta e risparmio amministrato della clientela per «alimentare la crescita del risparmio gestito». Buone notizie anche per gli azionisti che potranno contare su una generosa remunerazione. Dei 6,1 miliardi di euro di dividendi complessivi a valere sull’anno scorso, 3 miliardi sono di acconto pagato a novembre 2024 e una proposta alla prossima assemblea di un saldo per 3,1 miliardi da pagare a maggio 2025. Con un rendimento intorno all’8%. La banca prevede un aumento del dividendo per azione relativo al 2025 rispetto all’importo relativo al 2024; ulteriore distribuzione per l’anno in corso che sarà quantificata quando verranno approvati i risultati annuali.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.