2019-04-05
In Bankitalia il supermutuo del sindacalista
Esposto a Via Nazionale sul prestito di favore concesso a Giulio Romani, l'ex capo della First Cisl, che tutela i dipendenti del settore finanza, ora in segreteria confederale. Faro sulle garanzie, sul prezzo dell'immobile e sul rapporto tra rata e reddito.Il mutuo da favola del bancario sindacalista approda in Banca d'Italia. Secondo indiscrezioni raccolte dalla Verità, la vicenda di Giulio Romani, ex capo della First Cisl, è finita, da pochissimi giorni, all'attenzione dei funzionari di Via Nazionale. Stiamo parlando del prestito a condizioni particolarmente vantaggiose concesso nel 2016 dalla Cassa di risparmio del Veneto (oggi IntesaSanpaolo) all'ex segretario generale della First, il ramo bancario della Cisl. Un finanziamento «speciale» da 300.000 euro che ha fatto discutere gli addetti ai lavori. Lo scorso dicembre, il vertice della Cisl ha interrotto, prima della scadenza naturale, il mandato di Romani alla First (a gennaio è stato nominato al suo posto Riccardo Colombani), spostandolo nella segreteria confederale. Una poltrona sicura, ma meno esposta.54.000 euro risparmiatiSu queste colonne, negli scorsi mesi abbiamo raccontato la vicenda, con tutti i particolari del finanziamento relativo a un immobile acquistato a Verona. Ecco un rapido riassunto. Romani (dipendente del Monte dei Paschi di Siena) aveva chiesto quel finanziamento per cancellare un precedente debito di analogo importo, chiesto nel 2014 con la moglie (dalla quale si separa più tardi) e necessario ad acquistare un appartamento con garage a Verona, pagato 165.000 euro. Quel secondo affidamento viene concesso al solo Romani a un tasso di poco superiore allo 0,60% (contro una media di mercato che va ben oltre il 2%): condizioni, secondo una nostra fonte, «sorprendentemente generose che potrebbero portare a vantaggi economici fino a 54.000 euro in termini di risparmi sugli interessi versati». In 20 anni, questa la durata dei rimborsi, Romani dovrebbe versare circa 18.500 euro a fronte dei 72.900 calcolati con condizioni standard: un vantaggio di tutto rispetto per il suo portafoglio. Il primo mutuo, invece, era stato erogato nel 2014 a entrambi i coniugi, anche in quel caso a condizioni di sconto, ma legate al fatto che la ex moglie del capo della First era una dipendente della Cr Veneto.l'ipervalutazioneLa faccenda ha creato molto rumore nella Cisl (con Romani che ha lasciato l'incarico in First e ha minacciato di querelarci, ma non ha mai dato seguito agli annunci) e ha acceso un dibattito nel settore bancario. Adesso, è finita addirittura al vaglio di Bankitalia. La segnalazione arrivata in Via Nazionale, secondo quanto siamo in grado di ricostruire dal carteggio, si concentra su alcuni aspetti specifici: il basso valore dell'immobile e l'elevato importo del mutuo concesso, le condizioni particolarmente di favore del prestito, le scarse garanzie, la rata molto alta e il reddito di Romani. L'esposto, poi, pone sotto i riflettori un aspetto: Romani era un «massimo dirigente della First Cisl, quindi controparte sindacale» e probabilmente «non in linea con le normative e le circolari sui mutui».Quanto agli aspetti «tecnici», il principale dubbio che è arrivato alle orecchie degli ispettori di Bankitalia è il seguente: l'immobile era in condizioni pessime, in una zona non di pregio e quindi di contenuto valore complessivo. Il valore, probabilmente, era assai più basso dell'importo del finanziamento (270-280.000 euro secondo le indicazioni fornite a Bankitalia). Ci si chiede, pertanto, come sia stato possibile deliberare quel credito tenuto conto che, in linea di massima, i mutui non superano l'80% del valore di mercato dell'immobile oggetto di acquisto. Quanto allo stipendio, i dati spediti a Via Nazionale indicano un salario mensile netto di circa 3.500 euro, a fronte del quale, secondo le norme in vigore, la rata non dovrebbe superare 1.166 euro (ovvero il 33% della retribuzione), mentre quella di Romani potrebbe variare, stando ad alcuni calcoli, da 1.294 euro a 1.386 euro: in ogni caso, oltre la soglia di legge.mistero sui versamentiFinora, però, Romani avrebbe versato assai poco alla banca. E qui spunta un altro mistero. I lavori di ristrutturazione non sono ancora terminati, tant'è che alla Conservatoria del Registro immobiliare non è arrivata la documentazione formale con la quale la banca determina il tasso finale e l'inizio dell'ammortamento ovvero del rimborso del capitale. Ne consegue che, con ogni probabilità, l'ex capo della First Cisl sta versando solo gli interessi. Ma la banca continua ad accettare questa curiosa «esposizione».