In Spagna, Germania, Inghilterra e Galles, nel corso degli ultimi mesi, è stata registrata una mortalità ben sopra alla media rispetto ai numeri attesi. La causa? Probabilmente tutte le patologie trascurate per affrontare la pandemia. In Italia mancano i dati generali.
In Spagna, Germania, Inghilterra e Galles, nel corso degli ultimi mesi, è stata registrata una mortalità ben sopra alla media rispetto ai numeri attesi. La causa? Probabilmente tutte le patologie trascurate per affrontare la pandemia. In Italia mancano i dati generali.Troppi decessi, rispetto a quelli attesi, si registrano in diversi Paesi europei. In Spagna, nei giorni scorsi diversi media hanno richiamato l’attenzione sull’impennata di morti in eccesso, per tutte le cause, salite a + 33.165 unità da gennaio 2022. Erano + 24.490 nel 2021, + 68.172 nel 2020 (anni di pandemia), ma oggi non si comprende la ragione di oltre 30.000 morti inaspettate a emergenza ormai conclusa da mesi, soprattutto nel Paese iberico. Sono state chieste le dimissioni del ministro della Salute e dei responsabili dei dipartimenti sanitari delle Comunità autonome, per l’incapacità di tutelare la salute dei cittadini.Dal 1 giugno al 14 settembre 2022, si sono contate in Spagna 21.173 morti in più, una crescita del 28% rispetto alla media degli anni pre pandemia. Non è stata tutta colpa del gran caldo, come tentò di spiegare il ministro della Salute, al pari di quanto fece l’allora omologo italiano, Roberto Speranza. Secondo MoMo, che effettua il monitoraggio dell’eccesso di mortalità ovvero il numero settimanale di decessi che superano il valore previsto per quel periodo dell’anno, solo 4.721 dei 21.173 morti spagnoli sono stati conseguenza delle alte temperature. E per gli altri? Le cause si conosceranno, forse, il prossimo anno.In Germania, lo scorso ottobre, sono morte 92.954 persone, 14.560 decessi (+ 19%) al di sopra mediana degli anni dal 2018 al 2021 per quel mese. A gennaio erano state + 5%, per salire quasi costantemente (a eccezione del mese di febbraio) fino ad arrivare al +12% di luglio, scendendo (ma sempre in aumento rispetto ai periodi precedenti) a + 10% di settembre, per poi registrare una nuova impennata a ottobre.Secondo lo Statistisches Bundesamt (Destatis), l’ufficio federale tedesco di statistica, dal 31 ottobre al 6 novembre 2022 i morti sono aumentati del 7% rispetto ai dati comparativi degli anni precedenti. Spiega che «al momento non è possibile stimare in che misura il Covid-19, le alte temperature estive e altre cause abbiano contribuito al numero di decessi notevolmente più elevato», superando la mediana degli anni precedenti. Aumenti, marcati, delle mortalità sono stati registrati, infatti, «anche nelle settimane più fresche di quei mesi».In Inghilterra e Galles, alla quarantaquattresima settimana (terminata il 4 novembre), ci sono state 11.795 morti per tutte le cause, delle quali 650 (il 5,5%) per Covid. Una percentuale molto bassa dovuta al virus, ma il numero dei decessi ha segnato un +14,8% rispetto alla media quinquennale.L’Office for national statistics informa settimanalmente anche sul numero delle morti nelle abitazioni private, negli ospedali, nelle Rsa o in altre strutture. Dati che in Italia nessuna istituzione si degna di fornire. Ben diversa era la situazione a fine gennaio di quest’anno nel Regno Unito, quando con 12.401 decessi (l’11,2% per Covid) in Inghilterra e Galles, si era del 9,1% al di sotto della media quinquennale (1.162 decessi in meno).Anche a fine marzo, il numero dei morti era -1,4%. A fine maggio, la situazione cambiava. Le 11.520 morti (4,7% per Covid, quindi in calo quelle dovute al virus) rappresentavano un + 14% rispetto alla media dal 2016. Non potevano essere attribuite al gran caldo, ancora prematuro a quelle latitudini.Il 19 agosto, con 10.982 decessi (il 5% per Covid), la variazione rispetto ai cinque anni precedenti era già a + 18,7%. Scendeva a +10,4% il 16 settembre (10.673 morti, delle quali il 2,8% per Covid) e ritornava a crescere il 14 ottobre con + 15,9 % morti rispetto ai periodi già presi in considerazione. Anche a metà dello scorso mese, appena il 4,8% era dovuto al Covid, quindi perché questo aumento della mortalità? Sono necessarie risposte, indagini da parte dei singoli governi.In Italia, sull’eccesso di mortalità sembrano esserci solo i dati della Sardegna, dove tra gennaio e agosto di quest’anno sono morte circa 200 persone in più al mese, rispetto allo stesso periodo del 2021. La media mensile 2022 è stata di 1.749 decessi, 1.572 quella dello scorso anno (ancora in piena pandemia), e 1.403 tra il 2015 e il 2019.«ll Covid non c’entra: i bollettini regionali riportano sempre più spesso il numero 0 alla voce decessi», si leggeva qualche giorno fa sull’Unione sarda. «Eppure i sardi che se ne vanno sono sempre di più. Perché se il virus non colpisce direttamente, ha lasciato strascichi: le patologie ordinarie sono state curate di meno e chi si ammala, semplicemente, muore», veniva spiegato nelle righe successive.Enormi ritardi nella cura delle persone, con malattie passate in secondo piano durante l’emergenza? È probabile, considerando l’allarme lanciato soprattutto da cardiologi e oncologi di tutta Italia, sull’aumento di patologie trascurate diventate anche letali. Gennaio era stato il mese peggiore nell’isola, con 2.054 morti, seguito da luglio quando i deceduti furono 1.852.Tra le cause, non analizzate, ci sarà pure un calo delle difese immunitarie, forse provocato da richiami troppo ravvicinati. Di certo, non può essere stato solo il gran caldo estivo come tentò maldestramente di spiegare l’allora ministro della Salute, nel rapporto 16 maggio-15 luglio 2022 in cui si affermava che «le ondate di calore che hanno interessato il nostro Paese nel mese di giugno e nelle prime due settimane di luglio sono state associate a un incremento di mortalità».Non c’erano dati a supportare l’ipotesi, tant’è che la stessa nota ministeriale dichiarava che «è impossibile escludere che parte dell’incremento di mortalità possa essere attribuibile alla concomitante epidemia di Covid-19».
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