2021-01-08
Il trucco della tessera del finto 007 nel tour col marò e i due ministri
L'inchiesta della Difesa ha fatto luce sull'incontro di Valter Tozzi con Paolo Gentiloni e Roberta Pinotti a Ciampino. L'«imbucato speciale» ha citato l'iscrizione da geometra per accreditarsi come giornalista alla cerimonia.L'indagine interna del ministero della Difesa ha dato i primi frutti e, in attesa che un magistrato militare valuti la presenza di eventuali reati, ci permette di rivelare come Valter Tozzi, cinquantasettenne geometra reatino con la passione per l'«imbuco», sia riuscito a intrufolarsi all'aeroporto militare di Ciampino in mezzo al comitato di accoglienza che sabato 28 maggio 2016 ha atteso l'atterraggio del fuciliere della Marina Salvatore Girone di rientro dall'India. All'epoca Tozzi riuscì a piazzarsi in fondo alla scaletta dell'aereo e a confabulare con gli allora ministri degli Esteri e della Difesa, Paolo Gentiloni e Roberta Pinotti. Quando chiedemmo ai diretti interessati se ricordassero chi fosse l'uomo elegante con cui avevano parlottato entrambi i ministri sono trasecolati.E allora come ha fatto Tozzi, sedicente agente segreto, a trovarsi sulla pista di atterraggio di un aeroporto militare insieme alle alte cariche dello Stato?Sembra che sia andata così: la sera del 27 maggio ha inviato una mail all'ufficio stampa del ministero della Difesa per accreditarsi come fotografo free lance. In quei minuti dal ministero era partita una nota verso le redazioni per annunciare la liberazione di Girone da parte delle autorità indiane e organizzare la copertura mediatica dell'arrivo.Probabilmente allertato da qualche giornalista, Tozzi inviò la sua domanda, che finì nel flusso delle mail delle redazioni, abbassando il livello di controllo. Infatti tra il 27 e il 28 maggio arrivarono poco meno di cento richieste di accredito.Nella domanda il geometra comunicava il numero della «tessera professionale albo di Rieti», senza, però, specificare di quale ordine. Infatti il tecnico è sì iscritto all'albo dei geometri, ma non a quello dei giornalisti, anche perché per quest'ultimo non esiste una sezione di Rieti, bensì del Lazio. Allegava anche una tessera dell'Associazione nazionale carabinieri (Anc), la numero 103035, rilasciata a Roma il 12 settembre 1997. Ricordiamo che possono iscriversi all'associazione i militari dell'Arma in congedo, i loro famigliari, ma anche i semplici simpatizzanti. Solitamente gli uffici stampa accettano le richieste dei free lance accreditati dalle redazioni, ma, quando le domande non sono eccessive, vengono accolti anche i battitori liberi.La tessera dei carabinieri potrebbe aver confuso gli addetti alla comunicazione della Difesa, facendo immaginare che Tozzi potesse lavorare per un sito o un giornale legati a qualche associazione di militari in congedo.Il geometra, accolto a Ciampino come giornalista, dopo aver superato i controlli di sicurezza, sarebbe salito insieme con tutti gli altri colleghi su un pullmino per recarsi verso il box riservato ai media sulla pista, una zona transennata. Qui il personale addetto alla sicurezza impedisce ai cronisti di accedere alla pista e all'area vip, ma non verso il retro della palazzina, dove per esempio ci sono i bagni e le macchinette del caffè e da dove è possibile raggiungere il portoncino di passaggio per le autorità.L'ipotesi che ha preso campo durante l'inchiesta interna è che a quel punto Tozzi, vestito in modo elegante, si sia mescolato alle personalità presenti, magari confondendosi con le loro scorte.Ma se a Ciampino il geometra è riuscito a entrare senza troppa difficoltà, ha, invece, dovuto rinunciare alla parata del 2 giugno 2016. Infatti, contemporaneamente alla richiesta per assistere allo sbarco di Girone, ha cercato di imbucarsi anche alla «rivista militare» della Festa della Repubblica, provando ad accreditare pure il figlio Paolo Andrea, a sua volta titolare della tessera dell'Anc numero 233802. Però l'ufficio comunicazione della Difesa, avendo avuto il tempo di soppesare la domanda, l'ha rispedita al mittente, consigliandogli di rivolgersi allo Stato maggiore della Difesa. Anche l'ufficio stampa del Quirinale ha negato a Tozzi l'ingresso all'area stampa per la parata del 2 giugno, questa volta quella del 2018, e per la cerimonia di presentazione dei David di Donatello del 27 marzo 2020, quando cercò di accreditarsi come foto-cineoperatore insieme con un'amica. Anche in questo caso Tozzi, oltre alla copia del documento di identità inviò una carta intestata tempestata di incarichi e titoli: consulente del Tribunale di Rieti, «Cavaliere dello Stato Città del Vaticano» e della Repubblica italiana, benemerito della Presidenza del Consiglio, mediatore civile del Ministero della Grazia (sic, ndr) e responsabile della sicurezza presso il politecnico di Milano. Un curriculum che, però, non gli è valso neppure uno strapuntino.