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Il think tank di Soros e Rockfeller usa il Covid-19 per abolire la famiglia

Il think tank di Soros e Rockfeller usa il Covid-19 per abolire la famiglia
George Soros (Ansa)
  • Il sito «Open democracy», finanziato da alcuni dei più grandi magnati della Terra, pubblica un editoriale dell'ultrafemminista Sophie Lewis, che invita a sfruttare l'epidemia per distruggere il focolare domestico.
  • Il presidente Raffaele Volpi fa sapere che l'intelligence lavorerà sugli attacchi ai siti istituzionali denunciati nei giorni scorsi. Faro puntato anche sul credito.

Lo speciale contiene due articoli

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Toscana choc: «Spara a Giorgia». Firmato Br
La scritta apparsa a Marina di Pietrasanta (Ansa)
Gli autori della scritta sul lungomare di Marina di Pietrasanta, pubblicata da Donzelli (Fdi), si richiamano alle Brigate rosse. Solidarietà al premier e al suo partito da Lega, Fi, Noi Moderati e diversi ministri. Silenzio lungo e imbarazzante di Pd, Avs e M5s.

«Spara a Giorgia». Accanto, una stella a cinque punte, firmata con la sigla Br. Un messaggio diretto al premier Giorgia Meloni, sintetico e brutale, scritto su un muro del lungomare di Marina di Pietrasanta. A rilanciare la foto sui social ci ha pensato il responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, il deputato Giovanni Donzelli, che denuncia con forza il gesto «firma dell’estremismo comunista delle brigate rosse». «Solidarietà a Giorgia», aggiunge: «Il linguaggio di odio di certa sinistra fa guadagnare qualche ospitata televisiva e molti like, ma rischia di fomentare i facinorosi e far ripiombare l’Italia in un clima che non vorremo mai più rivivere. Giorgia non si farà intimidire. Non ci fermeremo».

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Edicola Verità | la rassegna stampa dell'8 dicembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa dell'8 dicembre con Carlo Cambi

Condannato per autodifesa: «È un ergastolo»
È stata confermata in appello la condanna di primo grado pronunciata nei confronti di Mario Roggero (Ansa)
Mario Roggero, il gioielliere che in Appello si è visto comminare oltre 14 anni di galera per aver ucciso due rapinatori, esprime a «Fuori dal coro» tutta la sua frustrazione: «Avevo una pistola puntata alla faccia. Le vere vittime siamo io e la mia famiglia».

Mario Roggero, il gioielliere condannato l’altro giorno in appello a 14 anni e 9 mesi di reclusione per aver ucciso due rapinatori e ferito un terzo quattro anni fa all’esterno del suo negozio in provincia di Cuneo, davanti alle telecamere di Fuori dal coro, ha sintetizzato in una frase ciò che la Corte d’appello ha anestetizzato con il dispositivo: «Se alzava la pistola in alto non avrei sparato, ma quando lui (uno dei rapinatori, ndr)dall’auto me la punta in faccia, me la punta in fronte, che faccio?». Questa non è un’esagerazione. È esattamente ciò che i documenti certificano: arma (percepita come vera), minaccia diretta, colpi esplosi, famiglia a rischio. E c’era anche un precedente.

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Il compagno Maurizio denunci i picchiatori rossi
Maurizio Landini (Ansa)

Maurizio Landini tace. Da quando alcuni dirigenti della Uil hanno denunciato di essere stati aggrediti da una squadraccia della Cgil, il segretario della principale confederazione sindacale si è inabissato.

Sempre pronto a denunciare i pericoli di un ritorno del fascismo, sempre in prima linea per manifestare nei confronti di qualsiasi popolo oppresso, cominciando ovviamente dai lavoratori sfruttati e maltrattati da un governo di centrodestra, Landini, all’improvviso, è scomparso dai radar. Un gruppo di attivisti della Fiom ha assaltato e picchiato i colleghi della Uilm (due sono finiti in ospedale) che non condividevano la protesta indetta dal sindacato guidato dal leader arrabbiato e il segretario della Confederazione generale italiana del lavoro è entrato in modalità «silenzio stampa».

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